Sandro Ciapessoni

 

 

CALA LA NOTTE AL VESPERO...
dedicata ad una mia ex Allieva, oggi valente Poetessa e Scrittrice

 

 

Espéra che al calar di luce
infiammi i flutti del tuo mare,
odi il cantar del vento
sulle rigonfie vele
e accogli il suo gioire!

E' il vento di mistrale
che freddo repentino
rigonfia l'onde al pelago
e scalda le tue vene.

Carpisci il suo segreto!
pe' 'l navigar di randa,
e ascolta la gran voce
di Poseidone iddio;
egli non ti è nemico
come lo fu di Ulisse.

Furia è il mugghiar dell'onde...
cala la notte al vespero, e
furia... soggioga il vento.

Una polena mira
nel pelago riflessa
la figlia d'Iperione e Tea.

Il lumeggiar di luna,
raggio dorato
le folte chiome illumina
d'Espéra Poetessa.

"Cala la notte al vespero
e... furia ha soggiogato il vento!".

 

Torna a Rime