Sandro Ciapessoni

 

 

BEATRICE

 

E questa sera io poggerò 'l mio viso
su candida tua spalla:
ivi, attenderò il mattino.

 

Oggi io colsi argentea Perla,
l'unica Gemma che il mare mi donava;
Astro che il cielo discendeva
al rammentar la mia terrena strada.

Rosa scarlatta monda di sue pungenti spine,
ma di rugiada fresca, aspersa dal mattino,
io vo' donarti o Beatrice eletta
e a contemplar m'attendo tuo angelico sorriso.

Ma oscuri nembi
ascondono il cammino all'infocata Stella,
mentre il "calar di sole"
ci annuncia il bel pallor di luna.

Io ti condurrò per mano
sul lungomare amato
e, sotto le stelle,
mia trasparente fiamma,
Ombra soave e pura,
attenderemo il canto del mattino.

Quando l'eterno Sole
irradierà rosato
sembianze delicate del tuo viso,
negli occhi tuoi io leggerò
quei moti della gioia...
le misteriose ed inudibil voci
che sbocceran sincere dal tuo cuore.

Rammenterai allora... che
lieve carezza... t'illuminava il viso!

... sul ciglio della rena all'albeggiar del sole
io condurrò per mano l' esile Beatrice.

 

Torna a Rime