Sandro Ciapessoni

 

ANGELO DI DIO...

                                                                            O casa fra l' agreste e il gentilizio,
                                                                                               coronata di glicini leggiadre,
                                                                                               o in mezzo ai campi, dolce romitaggio!

                                                                                                                  (da: "I sonetti del ritorno - II - ")
                                                                                                                               G. Gozzano.

Confusi e opachi
talvolta sono i sentimenti umani.

Disordinati e sparsi
in irrequieto moto,
come sospiri al vento
si perdono nel vuoto.

Nel vuoto scorre il tempo,
l’ "inespugnabil preda",
e in esso stan rinchiuse le vestigia
dell’innocente antica primavera

Le scolorite tinte dei ricordi
affollano confuse la mia mente,
ma nella sfera intima del cuore
io avverto che il baglior ch’é sol del sole,
avvolge con dolcezza e con calore,
quel santo volto... e amato di mia madre.

L’amato sguardo che mi fu donato
col primo mio respiro della vita,
ancora... non conosco,
e questo è per natura;
ma spero che in "quel"... giorno,
il mio desir si avveri.

Gli incerti moti della prima infanzia
mi svelano soltanto una preghiera;
parole e tenerezze sulle labbra
sofferte con pazienza nella sera,
col rosso colorir del sol
sulla brughiera.

Quell’ "Angelo di Dio
che sei il mio custode..."
mia madre allor dettava...
e ancora ripetendo or vado,
quando nei giorni amari si consuma
la triste rimembranza della sera.


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