Sandro Ciapessoni

 

LOPPIA

" Sine pinos
similiter ac deserta... ".

 

Il piccol porticciol di Loppia spoglia
il "benvenuto" volle a me donare
e fu negli anni "trenta" sul finire,
un dì, di primavera.

M'accolse ancor fanciullo ed esitante,
cercavo in quelle rive un segno amico
che in volontà, vincesse il mio timore
in quelle inesplorate rene.

Per me, tutt'era nuovo e sconosciuto
e un non so che di arcano e misterioso,
colpiva la mia vista.
Forse, i secolari tronchi
dei giovin sempre e maestosi cedri?

Ombre superbe e scure
in terra volte, dirmi parevan:
                      "qui tornerai più volte".

Oggi soltanto, passo capir
quell'ombre scure nunzie di verità
allora sconosciute,
sì da rimpiangere e rievocar sovente
la rustica Spuràno,
la quieta Comacina
verde di fronde e bei colori tinta,
o la serena luminosa Lenno,
il Battistero e il Sant'Andrea
d'argentei ulivi
e d'arcipressi cinto!

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