Sandro Ciapessoni

 

 

LA TUIA DELLA CRIPTA

All' ombra dei cipressi e dentro l' urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro?...

(da: "I Sepolcri")
U. Foscolo.

 

Sul poggio di Sfondrati
e in sommità serena,
immerso fra gli ulivi e fra i cipressi,
solingo ippocastano
veglia il riposo eterno
dei Consacrati estinti.

Surge imperiosa al cielo
la centenaria tuia;
sotterra... e misteriosa
insinua coi suoi legni,
i secolari avelli
sigilli nella cripta silenziosa.

Nell' ipogèo dismesso ed inornato,
stan le pietrose urne
lambite dall'oblio.

Ossa che il tempo in polvere ha mutato!
Reliquie della vita
rinchiuse nell' avello.
Nomi!... cui tempo sulle pietre estinse
i labili ricordi del passato!
Quale pietosa mano oggi depone un fiore
sulle corrose pietre
nei giorni del dolore?

Scalzi fratelli foste
nel transitar terreno
sulle lariane sponde,
e il consolar l' umano...
vangelio in norma impose il viver vostro,
ignea scrittura, sancita dall' Eterno.

Silenti labbra ignorano preghiere
per l' alme sconosciute, abbandonate.
Commosso al ciel mi volgo...
e guardo la gran tuia
e affido al verde legno,
segreta... una parola.

Profonde... le radici della tuia!.
Fra i lugubri meandri della terra
e ai piedi degli avelli consacrati
porranno la fidente mia preghiera.

Il grande ippocastano
domina il centro lago:
il ramo degli albòri con le Grigne,
il ramo del tramonto... col Costone.

 

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