Sandro Ciapessoni

 

COME SPECCHIO SOLARE…

 

Come specchio solare a primavera
l'Animo Tuo riluce lo splendore
dell'armonia soave
in mistica preghiera.

Nel giorno cui Silvestro chiude l'anno
cantavi in Santo Giacomo, e solenne,
l'Inno di lode e di ringraziamento santo;
accalorato spirito… svelando.

Confuso a bianca nube
d'incenso profumata,
saliva al Santo Altare
il gregoriano Osanna.

Soggetto a influsso arcano io Ti guardavo
e mi beavo del Tuo modesto aspetto.

Avvolta in caldo manto da collegio…
e da candida stola su spalle bene attorta,
raggiavano Tue luci, cui volle il Fato
donarti in grazia a tua purezza e al volto.

Adatto al bel mantello
color di cielo a sera,
foggiavi sul Tuo capo
un capriccioso basco;
sciolte e fluenti
le ben tenute ed aggraziate chiome
erano carezze lievi su quel candore
d'immacolata lana.

Mentre il cantar frammisto alla preghiera
saliva al Gran Mistero,
furtivo il nostro sguardo s'incontrava
e luce io vedevo, oh appassionata Fiamma!…
segreta voce dal cuore Ti parlava.

Ti parlo ancora ma con rimpianto amaro,
Ti parlo con lo strazio del mio cuore;
rivivo il primo incontro sul gran viale,
la stessa mantellina che portavi
nei tempi degli studi al Tuo collegio…
lo stesso copricapo ad abbellir Tue chiome.

Il delicato odor del calicanto
l'aria addolciva nella tua verde conca
ed eri bella, eterea come dea,
Luce divina che risplendevi a sera.

Opaca or s'è la nube
che innalza la preghiera,
mistico è il salmodiar il sacro canto
ma Tu con me ora canti
nell'intimo del cuore:
"in Te Domine…
Domine in Te speravi…"

Gelida scendeva la nivea coltre
a ricoprir quel viale;
soffice e calda lana proteggeva
l'esili Tue spalle,
e in Santo Giacomo
l'incensata nube avvolgeva il pregar nostro
e al cielo così si alzava…

Mentre ora qui canto il mio dolore
canuto io mi ritrovo intanto;
svanita pur è ogni flebile speranza,
soltanto… serenamente attendo.

Rammentami così…
quando l'Occaso accoglierà notturno
l'ultimo mio tramontar del Giorno.



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