IL CAPRIFOGLIO
...era allora in tutto lo splendore della sua
bellezza: voi l'avete conosciuta, con quegli occhi tanto belli
così pieni di angelica bellezza... ".(Stendhal)
Quale ricordo anelo.
nel mio vagar terreno e incerto...
Fioriva il caprifoglio
nel bosco e in sua dimora,
e nella verde conca
il delicato olezzo
del pubescente fiore,
col suo profumo intenso,
fragrante, l'aere empiva.Solerte al verde arbusto
sbocciavano le grazie
di giovane fanciulla,
gentile, solitaria.E l'esile creatura
da un piccolo balcone,
l'incanto del suo sguardo
-se pure circonfuso
d'incognito pensiero-,
talvolta a me donava.In quei momenti d'inspiegabil gioia,
nell'animo fiorivano
novelle, le emozioni,
e il turbamento dolce
che tutto mi avvolgeva,
d'imperio costringeva il mio desire,
a soffermarsi sempre sul suo viso.Con animo confuso
ritorno sui miei passi...
e guardo ancora al rustico balcone
sapendo che il guardar,
soltanto è vano.Eppur io vedo in forma eterea e vaga,
estatica, sublime in dolce sogno,
l'effige antica sua, soave e cara.Loppia conserva ancora come allora,
l'amabil verde conca e sua dimora,
le colorite mura della casa,
l'ortensie con le rose nel giardino,
quel piccolo balcone
cui... tanto mi donava!E ancora la rivedo,
romantica e splendente
come il raggiar sorgente
dell'infiammato ciel d'oriente;
radiosa come l'astro
che eterno il cielo irradia
con luminosi abbagli
l'aurora e la contrada.Quest'eran le primizie
di sconosciute pene.
Verdi germogli
che incarnano passioni,
aghi... che in gioventù
diventeranno amori,
pini... che nel domani
profonde avran radici
confitte dentro il cuore.Rosato è il caprifoglio del giardino,
il delicato olezzo...
ancor minvita!Lontano è giugno...
ma sempre mi è vicino.
Sbocciato è un fiore,
mi è lieto il suo destino.Quale ricordo anelo
nel mio vagar terreno e incerto,
se Loppia senza Pini
è simile al deserto?...
Quale ricordo...
quale ricordo anelo?