Sandro Ciapessoni

 

"O Santo delle mie terre lontane
Santo Rocco piagato dal tuo cane
io che dentro ho il mastino che mi morde
muro due sassi al nostro mal concorde.

(G. D'Annunzio)

 

SULLE COLLINE AMATE...
dedicata a Daniela

 

Calme son l'onde e dorme 'l glauco lago,
riluce il santo Colle, e le colline
e i poggi di Gargnano, auliscono
il profumo dei limoneti in fiore.

Sui consacrati Ceppi del Montello
assurge al cielo la "Triplice Corona"
e il canto del "Peana di Vittoria"
empie la volta Italica di gloria.

Sulle colline amate dell'Iddia
si poggiano gli aneliti e i respiri,
un aromato fresco a valle scende...
Manerba, ora si sazia di mughetto.

Ma spirito di canto mi conduce
ai Pili e in sommità del santo Colle
ove del Rivotorto in "Acquapazza"
purifico la mente e il mio cammino.

Qui mi sovvien l'antico mormorio;
il frangersi dell'acqua in sottofondo,
e l'armonioso scorrere del rivo
che dolcemente scivola nel lago.

Ma tu, or m'adorni il fianco o dolce Iddia!
e il tuo bel lago, la colorita piana
agli occhi nostri ancora ci dimostra
la leggiadria di dolce sua distesa.

Fresca radura circonda la Fontana,
noi qui rammenta il gran dolor di Jorio;
fasti e dolori sparsi sono attorno
"Macigni" fan rifiorire Eroi di Glorie.

Ulivi ed arcipressi
noi donano la pace;
sentenze su pietre incise
sublimano la Morte...
e in Alto dorme il Vate Eroe,
l' "Italico Valore".

"Io ho quel che ho donato" Egli incise
sui marmi della Storia al santo Colle!

"Io dono a te, Iddia mia fedele
ciò che nel cuore... noi costruimmo assieme!"

Io mi sazierò sul bianchi colli,
sulle colline tenere ed amate
su morbida e candida distesa...
e in "Acquasavia" io laverò l'attesa.

Nei prati, sulle rive mi condurrò
cercando 'l profumato "fior di campo",
adornerò di petali tua valle...
ma dimmi dolce Iddia Alma mia Lady!:

"Distruggerò il mastino... quel Cerbero
feroce, che dentro ancor nell'anima,
terribile... terribile mi morde?".

 

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