Sandro Ciapessoni

 

FALDE DI NEVE

 

Sorriso è il tuo cantare
con l'anima del cuore.

Festosa cantatrice
degli alti monti tuoi;
tu che scrivesti il bel:
"Fiocco di neve…",
- le dolci rime di novella Luce -,
un candido bel fiore
donasti a Poesia cantora.

Per questo tuo poetare
piccolo omaggio a te
saranno queste mie scarse rime:
che porgo agli occhi tuoi.

Falde di neve
ammantano nel silenzio
le cime e le scoscese
delle tue amate valli.

Falde di neve
imbiancano col candido lor manto
il morbido declivio
in San Clemente.

Purificano i ruscelli
e si apre così il canto
di quel sommesso scorrere gioioso
del fresco rivo,
che scivola verso il piano.

E in Capricorno terso è l'orizzonte
dell'ampio ciel montano:
qui, aquile ed astori
dispiegano le ali
in libera purissima Natura,
mentre nei boschi e nei dirupi siti,
- per la stagion propizia -,
s'apprestano a rigenerar novella vita
l'alpestre Genzianella
e il Rododendro alpino.

Le pendule graziose campanelle
dei bianchi "nivalis Galanthus"
gli umili Bucanevi, là…nel sottobosco…
vivono la quiete, e stanno.

Ora che la nivea coltre
disteso ha il suo bel manto,
rammento in somma gioia
lo squittir gaio di marmotte
che un giorno non lontano,
- era d'estate -,
per tuo voler cortese ebbi a sentire.

Rammenti? Rammenti ancora?…

Squittire di Marmotte
e il frusciar lieve di ruscello!…

Sorrisi di natura a me donasti,
Sorrisi a piene mani… e di Natura
per cui rivivo quegli istanti cari…
Fringilla dei canti tuoi… soavi.

Torna a sommario