FALDE DI NEVE
Sorriso è il tuo cantare
con l'anima del cuore.Festosa cantatrice
degli alti monti tuoi;
tu che scrivesti il bel:
"Fiocco di neve ",
- le dolci rime di novella Luce -,
un candido bel fiore
donasti a Poesia cantora.Per questo tuo poetare
piccolo omaggio a te
saranno queste mie scarse rime:
che porgo agli occhi tuoi.Falde di neve
ammantano nel silenzio
le cime e le scoscese
delle tue amate valli.Falde di neve
imbiancano col candido lor manto
il morbido declivio
in San Clemente.Purificano i ruscelli
e si apre così il canto
di quel sommesso scorrere gioioso
del fresco rivo,
che scivola verso il piano.E in Capricorno terso è l'orizzonte
dell'ampio ciel montano:
qui, aquile ed astori
dispiegano le ali
in libera purissima Natura,
mentre nei boschi e nei dirupi siti,
- per la stagion propizia -,
s'apprestano a rigenerar novella vita
l'alpestre Genzianella
e il Rododendro alpino.Le pendule graziose campanelle
dei bianchi "nivalis Galanthus"
gli umili Bucanevi, là nel sottobosco
vivono la quiete, e stanno.Ora che la nivea coltre
disteso ha il suo bel manto,
rammento in somma gioia
lo squittir gaio di marmotte
che un giorno non lontano,
- era d'estate -,
per tuo voler cortese ebbi a sentire.Rammenti? Rammenti ancora?
Squittire di Marmotte
e il frusciar lieve di ruscello!Sorrisi di natura a me donasti,
Sorrisi a piene mani e di Natura
per cui rivivo quegli istanti cari
Fringilla dei canti tuoi soavi.