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Lorenzo (anni 19 - diploma
di scuola superiore)
Intelligenza: mente ordinata e chiara,
dotata di una buona logica sul piano delle concretezza, ma più assimilativa che creativa,
con un senso critico un po smussato e una originalità/creatività un po
spenta. È meno adatto (tenendo conto del dilemma da lui indicato nella sua presentazione)
a studi matematico/scientifici (che richiedono senso critico, spirito di ricerca e di
investigazione, intelligenza astratta, capacità di sintesi); che agli a studi di economia
che presentano degli aspetti più concreti e non richiedono propensioni spiccate per la
ricerca e la verifica sperimentali.
Emotività: lostentata tranquillità e la dichiarata mancanza di dubbi nelle
decisioni, nasconde in realtà una personalità con non pochi tratti di insicurezza, che
spingono il soggetto ad essere cauto, a prendere precauzioni, ad essere incerto nelle
decisioni, a non amare i cambiamenti, ma a preferire di rimanere nella consuetudine e nel
bozzolo, in famiglia, vicino alle figure parentali o amicali protettive.
Comportamento :è aperto, cordiale, disposto al dialogo, socievole, con una forte
capacità di adattarsi allambiente, anzi a volte è contrariamente alle
apparenze - perfino remissivo e troppo cedevole, influenzabile e bisognoso del sostegno,
della protezione e del consenso degli altri per una certa fragilità interiore e mancanza
di sicurezza.
Orientamento della personalità:: pur non mostrando passioni e slanci ideali
(politico/religiose/ideologiche) spiccati ed essendo chiaramente orientato verso il
quotidiano e la concretezza, il soggetto è sincero, onesto e leale, lineare e stabile nei
nellazione e nei sentimenti.
Giulia - [23 anni - universitaria di lingue straniere - nubile]
Ha delle buone disposizione
allapprendimento, cioè ha una valida intelligenza assimilativa, supportata da una
memoria e capacità di attenzione efficace, da un diligente ordine mentale, da una robusta
capacità di metodo, da abili capacità logiche, soprattutto sul piano della concretezza.
Da questo quadro di insieme pare indovinata la scelta del corso universitario di Lingue e
letterature straniere. La sua intelligenza è però più assimilativa che creativa, più
schematica che elaborativa, più intuitiva che riflessiva e il suo pensiero presenta
ancora delle difficoltà a collocare fatti e oggetti in un ampio quadro di insieme e a
formulare giudizi e valutazioni caratterizzate da unequilibrata e razionale
oggettività.
Il carattere potenzialmente aperto, socievole e altruista è frenato da unaccentuata
tendenza a proteggersi, a cautelarsi, a raccogliersi, a nascondere i propri sentimenti, a
difendersi, a chiudersi nel suo bozzolo. Magari vorrebbe avere con coloro che la
circondano proprio quei contatti che istintivamente evita per diffidenze; ed allora
attende che siano gli altri a farsi avanti. Perchè questo atteggiamento? Si ravvisano
nella sua scrittura numerosi segno di ansia, di preoccupazione, di paure, di mancanza di
sicurezza, peraltro ben nascoste dietro una buona capacità di controllare e frenare
lemotività esteriormente, che solo raramente si apre in manifestazioni esteriori,
in entusiasmo, in slanci ideali, in passioni, in moti di generosità ed altruismo, che
pure sente dentro se stessa. Anzi esteriormente appare rigida e dura nei giudizi, un
po schematica e poco flessibile nei rapporti con gli altri. Da che cosa può essere
nata questa sua diffidenza, lansia, la paura, latteggiamento cautelativo? È
qui che la grafologia non sa andare oltre. Deve essere lei a scoprirne lorigine.
Qualche ipotesi. Difficile rapporto con la madre? Assenza sentita e sofferta delle figure
parentali durante la prima infanzia? Educazione troppo rigida?
La sua riservatezza non ostacola comunque la volontà di riuscire e di affermarsi, che è
sopportata da una valida costanza nel perseguire gli obiettivi, dalla tendenza a
rispettare gli impegni, da una robusta autodisciplina, da una discreta energia psicofisica
e da una buona capacità di recupero dopo gli insuccessi e le difficoltà.
Sara - Anni: 30-40 =
donna = operatrice sanitaria = nubile
Intelligenza agile ed intuitiva, dotata di
un discreto dinamismo, di spirito di osservazione e di capacità di discernimento. Queste
doti danno alla scrivente una buona attitudine alla penetrazione psicologica (=capacità
di comprendere lanimo umano) e ciò spiega i dichiarati interessi per le scienze
umane (ivi compresa la grafologia). Sul piano pratico e concreto è capace anche di
elaborazioni di una certa originalità e ingegnosità. Sempre sul piano della
concretezza ha buone capacità logiche e deduttive ed una discreta capacità di
elaborazione e riflessione. Questultima capacità è evidenziata soprattutto dagli
ultimi scritti, prodotti cioè, quando, si suppone, la scrivente con il progredire
delletà ha raggiunto un più maturo equilibrio. Equilibro che si evidenzia anche
nella capacità di valutare e giudicare con oggettività avvenimenti, idee e persone.
La scrivente (forse per leducazione che ha ricevuto o per il tipo di rapporto che ha
avuto con le figure parentali - che non sono necessariamente e solo i genitori - o forse
per esperienza pregresse negative) ha un senso modesto del proprio io ( cioè non è
superba, nè piena di sè, con qualche cedimento sul piano dellautostima) e ciò la
induce a mantenersi prudente e misurata nellespansività e nei rapporti con gli
altri che a volte, specialmente se trattasi di superiori, le causano una certa ansietà e
qualche impaccio nellagire. La prudenza nei rapporti con gli altri e
lespansività controllata non significano che la scrivente sia fredda e insensibile.
Anzi sa entrare facilmente in sintonia con gli altri ed è versata alla compassione e alla
simpatia per il prossimo, anche se il suo altruismo non è alimentato da valori elevati e
superindividuali. La sensibilità verso gli altri ( anche se recentemente pare che abbia
tirato un po i remi in barca: qualche delusione?) la rendono particolarmente adatta
alla professione che svolge.
La scrivente possiede una buona capacità di rapportarsi con lambiente in cui vive,
ma la disponibilità, la tolleranza e la capacità di adattamento non significano nè
eccessiva cessione, nè condizionamento, nè eccessiva impregnanza . Non esercita cioè
soverchie pressioni sullambiente per portare avanti le proprie idee, la propria
presenza e i propri punti di vista, ma nello stesso tempo non soccombe di fronte alle
pressioni altrui (nè invadenza, nè soccombenza). Se i rapporti con gli altri sono
generalmente educati, immediati e, anzi, improntati ad una certa dolcezza (anche nel
comandare e nel chiedere) non mancano momenti e occasionali spunti di opposizione e
contrasto (specie nelle grafie meno recenti). Possiede una discreta vitalità. É
realista, concreta e rifugge da fantasticherie, come del resto non è animata da elevate
ed astratte idealità. Anche se negli scritti più recenti compare qualche debole segno di
depressione, ha una discreta tenuta psichica; se entra in crisi, sa recuperare con
sufficiente rapidità e sa mantenere gli impegni con perseveranza. È limpida e costante
negli affetti e non le piacciono i compromessi morali.
Maria
Ha delle buone doti di intelligenza. Infatti possiede
una valida capacità di apprendimento, unitamente ad una accettabile memoria dei
particolari, che sa discernere e distinguere tra di loro con una discreta perspicacia . Sa
valutare in maniera equa il pensiero e i punti di vista altrui. Sa collegare le idee e i
concetti tra di loro, ha una buona capacità di associazione, un pensiero rapido e vivace
ed una discreta capacità di rielaborazione sintetica. Tuttavia, come apparirà
chiaramente più sotto, leccessiva emotività turba un po la lucidità della
sua intelligenza.
Possiede una positiva energia psicofisica, per cui risulta attiva, dinamica, buona
lavoratrice, anche se non sempre sa prendere iniziative con forza e decisione, forse per
paura del giudizio altrui o per un eccesso di autocritica o per mania di perfezionismo (=
scarto tra le idee - o illusioni? - che stanno nella mente e la realtà) o per una scarsa
considerazione di sè.
La scrivente è una persona socievole che sa mantenere rapporti equilibrati con gli altri
(anche se non mancano alcuni momenti di scontrosità e rigidezza), è espansiva,
altruista, disponibile e generosa, incline alla tenerezza e alla commozione, leale e
sincera. Tuttavia la sua espansività e la sua sensibilità verso gli altri, il suo calore
umano derivano da un bagaglio ideale e morale che lei volontariamente ha assunto o non
cè anche un "suo" bisogno di essere accettata, di ricevere comprensione,
affetto e apprezzamento (per essere chiari: può essere che la scrivente doni affetto per
il bisogno di ricevere affetto?) ?
Nella grafia appaiono evidenti i segni di una forte ansia e di una elevata emotività che
spesso inducono paure, agitazione, eccitabilità, eccessiva sensibilità, quindi
lalternarsi del senso di euforia (quando le cose vanno bene) a momenti di
avvilimento (nei momenti in cui tutto non fila liscio), di allegria a momenti di pianto,
di ottimismo a momenti di pessimismo. Insomma è quello che la scrivente definisce
"depressione". Io non so se questa ragazza soffra davvero di questa nevrosi che
in psicologia prende il nome ciclotimia, per diagnosticare la quale occorre ben altro che
la grafologia ... Più semplicemente questo suo stato potrebbe essere spiegato con una
delle seguenti cause (che a loro volta possono vicendevolmente influenzarsi). Le elenco
affinchè la scrivente ne faccia oggetto di un lavoro di introspezione:
un senso
modesto del proprio io - che potrebbe essere nato da una educazione troppo autoritaria -;
per cui , per insicurezza, è portata a delle fluttuazioni (quando le cose vanno bene...
quando le cose non vanno per il senso giusto ...) nella autoconsiderazione
ansietà
nei confronti dei superiori, dellautorità o, più estesamente, nei confronti
dellambiente che la circonda, dal quale teme critiche (di qui il bisogno di
ricevere, affetto, considerazione)
lincapacità di fare chiarezza dentro di sè per la difficoltà ad essere oggettiva
e lucida nellautoesplorazione; questo fenomeno potrebbe essere causato da un ingorgo
emotivo, passionale, pulsionale, istintuale che le impedisce di organizzare, sistemare,
catalogare i sentimenti, le idee, le passioni, gli ideali e/o che le impedisce di
distinguere la realtà dalle illusioni
uno
scarto tra le idealità/moralità elevate che le provengono dalleducazione ricevuta
e listintualità passionale nativa; per cui, quando le risultanze del suo operato
non coincidono con i principi (o le illusioni?) prefissate, scatta lavvilimento e
lautocondanna
la fretta quasi
angosciosa di raggiungere (spinta da chi? da che cosa?) le mete, gli scopi, che lei tende
a perseguire ad ogni costo, a volte senza chiarezza sulle finalità e sui mezzi per
arrivarvi; per cui, a volte allansia di giungere alla conclusione subentra la
depressione per non esservi arrivata o per esservi arrivata non in modo pieno, non
rispondente alle aspettative, non soddisfacente.
Con quanta
e quale intensità recepiamo gli stimoli provenienti dallambiente?
TONINO:
Recepisce gli stimoli molto velocemente (velocità della scrittura) e con grande
intensità emotiva, ma dà risposte scoordinate, nervose, confuse, contraddittorie
(scrittura oscura e con segni di stentatezza)
GIGI: Recepisce gli stimoli
con armoniosa sensibilità. Affronta i problemi con equilibrata e coerente sensibilità È
spontaneo, socievole, adattivo Qui il calibro (altezza della scrittura) e medio/piccolo Se
fosse stato grande, la fluidità armoniosa della risposta sarebbe rimasta, ma il soggetto
sarebbe risultato un po invadente, cioè una persona che impone la sua presenza,
seppure modo dolce, non impositivo.
MARIKA: Recepisce gli
stimoli in modo lento (scrittura lenta), ma preciso e ordinato. Da risposte rigide, poco
adattive, legate alle norme e non elaborate personalmente (scrittura ordinata, troppo
uguale)
Francesca
Possiede una intelligenza vivace, apprende con facilità, ha una buona
capacità di associazione e discrete attitudini logiche, ma non sempre riesce ad elaborare
il vissuto e lappreso con riflessione, capacità critiche e oggettività.
È una persona dinamica, attiva, in possesso di una grande voglia di affermazione, una
persona che va diritta allo scopo a volte anche in modo po impulsivo
senza indulgere a fantasticherie, ma la sua sicurezza e certi atteggiamenti di
superiorità nascondono forse inconsciamente - dubbi, timori e unautostima
che in alcune circostanze vacilla. Pertanto sente il bisogno di ricevere
dallambiente e dai superiori conferme e dimostrazioni di accettazione. La paura di
non riuscire, la fretta di raggiungere i suoi scopi e il timore di non ricevere la
conferme che si aspetta la rendono emotivamente un po fragile. Anche da un punto di
vista sentimentale sente la necessità - e ne va alla ricerca - di cordialità, affetto e
tenerezza..
È molto legata alla sua famiglia dalla quale ha mutuato ideali, moralità e regole certe,
che sa difendere e mantenere con una certa fermezza, ma non senza una qualche astrattezza
e talune rigidità, che in alcune circostanze mostrano anche delle punte di ostinazione.
Giulio
Lo scrivente, anche perchè sorretto da una certa curiosità, apprende con
facilità e rapidità. Ha buon intuito specie per la comprensione delle situazioni umane
ed è pertanto portato ad interessarsi delle discipline che hanno come oggetto luomo
e i suoi comportamenti sociali, politici, economici, psicologici. Possiede spirito di
osservazione e capacità di discernimento (di distinguere tra le cose e le idee
apparentemente simili). Memorizza bene soprattutto i particolari. Sa collegare in modo
logico i concetti. Appare invece ancora immatura si tenga presente la giovane età
- la capacità di valutazione oggettiva dei fatti e delle situazioni e soprattutto sono
presenti ancora difficoltà nella visione dellinsieme di un problema e di una
situazione. Debole è ancora il senso critico e la capacità di riflessione ed
elaborazione personale.
Tutta la personalità di questo soggetto è caratterizzata da una serie di contraddizioni,
generate dalla immaturità e da un processo di assestamento psico-temperamentale non
ancora compiuto. Lo scrivente, da un lato è animato da evidente volontà di affermazione,
da un marcato bisogno di autonomia e da un forte bisogno di emergere; dallaltro,
presenta momenti di sudditanza allambiente e alle persone che frequenta. Così del
resto lo scrivente alterna una sicura e baldanzosa estroversione verso lambiente che
lo circonda a momenti di arretramento e chiusura causati dallincertezza e dalla
défaillance anche se momentanea - della autostima. Anche il rapporto con gli altri
(amici) è contraddittorio: il bisogno di stare con loro non è motivato da una sicura e
matura volontà di interazione con il prossimo, ma da una esigenza del tutto soggettiva di
accettazione e approvazione, dovuta ad una insicurezza di fondo. Pure latteggiamento
nei confronti dei superiori rivela una chiara tendenza al consenso e allobbedienza,
non tanto in ossequio ad una cosciente e accettata motivazione ideale, quando per il già
ricordato bisogno di approvazione che gli procura nei contatti con lautorità un
certa ansia. Lo stesso dicasi dei rapporti con la famiglia di origine: da un lato appare
evidente che lo scrivente ne accetta i valori, ma dallaltro manifesta che è in atto
nella sua personalità una chiara ricerca di autonomia e indipendenza.
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