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Chievo West Side

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Scandalo intercettazioni: storia di una truffa indegna e colossale

Da qualche settimana il calcio italiano, alla vigilia del mundial, vive in uno stato di confusione e sdegno conseguente alle intercettazioni telefoniche che hanno rivelato l'esistenza di una cupola capitanata da Moggi e supportata da elementi Figc e designatori arbitrali. Nel campionato 2004-05, ma è lecito supporre che il discorso sia valido per molte stagioni, questi personaggi hanno manipolato il nostro campionato favorendo in maniera sistematica e scorretta la Juventus e altre squadre che, in condizioni di difficoltà, hanno deciso di "abbassarsi" a sistemi così vergognosi per trarne vantaggio.

Coinvolti nelle intercettazioni telefoniche sono ovviamente Moggi, l'amministratore delegato della Juve Giraudo, i designatori Pairetto e Bergamo, l'arbitro De Santis, Mazzini della Figc e una serie di elementi (troppi!) che con minore frequenza si sono resi partecipi di questa truffa indegna.

I CONTENUTI

Il contenuto delle telefonate è agghiacciante: Moggi che concorda l'arbitro da designare per alcune partite chiave, i designatori che accettano o discutono come fosse una cosa possibile, presidenti che chiedono aiuto a "Lucianone", squadre che "devono essere punite", giocatori che vanno ammoniti in maniera chirurgica e personaggi scomodi come Zeman che vanno "eliminati".

Sostanzialmente ben più della metà della stagione 04-05 (nella quale il Chievo ha dovuto lottare a lungo per sudarsi la salvezza) è stata condizionata e quindi falsata da gare precedute da accordi tra i vertici della cupola. La Juve compare in quasi tutte le situazioni ma anche Lazio, Fiorentina e Milan in misura decrescente paiono coinvolte nel sistema.

LE CONSEGUENZE

Immediato è arrivato lo sciogliemento del consiglio d'amminstrazione della Juve (compresa la famosa Triade), le dimissioni di Carraro, Mazzini, l'esclusione di De Santis dal mondiale e un ribaltone nella classe arbitrale in quasi tutti i vertici calcistici italiani.

Per quanto riguarda le conseguenze della giustizia penale bisognerà attendere il lavoro incessante delle varie procure che indagano contemporaneamente su tutti i fronti. La giustizia sportiva invece deve essere impietosa con chi ha truffato in maniera sistematica, antisportiva e volgare le altre squadre del campionato compromettendo la lotta scudetto ma anche quella per la retrocessione. In nessun modo si potrà mai calcolare quanto Moggi (sin dai tempi del Napoli) abbia alterato gli esiti del campionato italiano. Il Chievo in questo e' certamente fra le squadre che legittimamente avrebbero diritto a riconoscimenti persino superiori a quelli guadagnati sul campo.

Una conseguenza che ci attendevamo ma che evidentemente non trova riscontro riguarda le dimissioni del presidente Galliani che purtroppo non sembra intenzionato a lasciare la poltrona della Lega a qualche personaggio che sia più al di sopra alle parti. Non è di personaggi come lui che il calcio italiano ha bisogno.

LA NOSTRA SODDISFAZIONE

In questa vicenda che certamente sporca l'immagine dell'Italia intera agli occhi degli osservatori stranieri credo che noi della West Side possiamo andare fieri nell'avere anticipato, come altri del resto, quanto di disonesto e di organizzato vi fosse nella Juve della Triade. I pesanti torti subiti negli scontri diretti e le prepotenze della Signora nell'arco di tante stagioni hanno giustificato e resa necessaria quello spazio antigobbo che da sempre contraddistingue il nostro sito. Viste le proporzioni dello scandalo è quindi motivo di soddisfazione l'aver dedicato una sezione che non significa rivalità o astio sportivo contro la Juve ma soltanto l'indignazione per una dirigenza bianconera e per una situazione insostenibile e palese purtoppo celata dai mezzi di informazione o comunque minimizzata. Trasmissioni sportive che lottavano per aver Moggi ospite... ingiustizie arbitrali fatte passare per "sudditanza psicologica".

La linea della West Side la conoscete, le nostre pagine in archivio sono la prova di una chiarezza di opinioni che trovando ora riscontro nei fatti siamo certi che aumenterà la stima di chi, come noi, tifa Chievo e ama il calcio.

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