Fondata nel 1582 dal Conte Giberto IV San Vitale e terminata dal figlio Girolamo nel 1586, fungeva da oratorio del convento degli Agostiniani ( fino al 1630 ) ubicato nei locali dell'attuale canonica. Dedicata al martire San Lorenzo divenne chiesa parrocchiale nel 1694, essendo ormai fatiscente la primitiva chiesa dedicata a Santo Stefano situata ( ora non più ) nella zona bassa del paese. Di qui l'intitolazione di "Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano in San Lorenzo".

L'edificio come testimona la lapide posta sul portale d'ingresso, fu ampliato ed abbellito in sobrio stile neoclassico nel 1801 dal Duca Ferdinando I di Borbone e portato a pianta di croce latina nel 1939 mentre il campanile ha ssunto la forma attuale cuspidata nel 1930.

All'interno, nel primo nicchione di destra, si conservano i resti dell'affresco di Cesare Baglioni raffigurante il martirio di Santo Stefano, provenienti dalla scomparsa della chiesa vecchia.

L'altare maggiore è in marmi policromi costruito nel 1801.

Di notevole rilevanza artistica sono le tele di Domenico Muzzi del 1785, Enrico Bandini del 1836, Gaetano Callani del 1700 e gli affreschi parietali di Barilli Latino.

La Parrochia di Sala non ebbe nell'antichità grande importanza, né fu mai plebana. La prima notizia certa si riscontra nella bolla di Innocenzo II, del 18 marzo 1141, nella quale è descritta la donazione fatta al Capitolo della Cattedrale di Parma della Cappella di Sala. Questa Cappella, intitolata a Santo Stefano e posta nella giurisdizione della Pieve di Collecchio, apparteneva al Sagrista o Custode della Cattedrale. Rimase sotto Capitolo fino al 1520, anno in cui la troviamo di libera collocazione, con uno sviluppo speciale, avendo sotto di sé un chiericato.

E' Parrocchia nel 1564: essa fu una delle prime Chiese ad avere l'arcipretura onorifica nel 1666. Per decreto del 29 aprile 1694 del Vescovo Mons. Tomaso Saladini, fu trasportata la parrocchialità nella Chiesa di San Lorenzo, perché la Chiesa di Santo Stefano era divenuta troppo angusta per la popolazione e non poteva essere nè restaurata né ampliata per mancanza di redditi, né i fedeli potevano offrire prchè gravati doi molto oneri da parte dell'autorità imperiale. Di questa Chiesa primogenita non restano che poche tracce.

L'Oratorio che sorse per la munificenza del Conte Gilberto IV San Vitale circa il 1535 è l'attuale Chiesa Parrocchiale.

La Chiesa di Sala Baganza, ha avuto in questi ultimi decenni grandiosi restauri per opera dell'arciprete Cav. Don Umberto Gambara, divenuto Prefetto della Chiesa Magistrale di Santa Maria della Steccata: la costruzione della nuova abside e delle cappelle, e la sopraelevazione dell'originale e grazioso campanile.

Per l'interessamento del Parroco Don Giovanni Pelizziari è stata costruita nel 1965 la Casa della Gioventù. Essa si presenta bella ed elegante coi portici nella facciata. Un vasto salone per conferenze e vari vani per la scuola di catechismo e per il sollievo della gioventù. La sala Teatro cinematografo Parrocchiale è posta nell'edificio della Casa Provvidenza delle Suore delle Croce nella borgata principale del Paese (ora , l'edificio è semplicemente nominato asilo Balbi carrega).