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La laurea a distanza: solo per i veri aretini, solo su questo sito...  

 

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Visto il successo "mediatico" del nostro sito e l'interesse che ha suscitato fin dall'inizio nella pubblica opinione, abbiamo deciso di raccogliere in questa pagina gli articoli che lo hanno descritto.

 

Corriere di Arezzo, sabato 4 maggio 2001

Un sito di successo: in un anno oltre tremila contatti. Email anche dall'Inghilterra

Il dialetto aretino si parla anche in rete

Due ragazzi lo traducono in inglese su internet

AREZZO - From Chiana to Oxford. Non è la pubblicità di un tour operator, ma il nome di un insolito sito internet, a dir poco esilerante. Al suo interno, infatti, sono state "tradotte" in inglese oltre 300 espressioni dialettali aretine. Battute classiche, modi di dire, e frasi che sono entrate nel lessico di ogni aretino, e che adesso si trovano anche in inglese. Forse, leggendole, chi vive oltre Manica non ci capirà un granchè. Come spiegare il significato di "So' mezzo"? oppure "So' pieno come 'n ovo"? Michele e Omar ci stanno provando, grazie al loro hobby tutto particolare.
Sito: sulla home page del sito il benvenuto al navigatore è dalla foto della "Sputaci", l'anziana che fino a pochi decenni fa andava in giro per le strade aretine a raccogliere mozziconi di sigarette. Poi le varie pagine, con la lista delle espressioni aretine tradotte. Ogni giorno sette, otto persone visitano il sito all'indirizzo http://digilander.iol.it/chiana. In un anno sono stati superati i 3000 contatti. "L'idea del sito - racconta Omar - è nata durante le pause di studio in biblioteca. Tra amici ridevamo dei modi di dire aretini e poi li traducevamo in inglese. Ogni giorno spuntavano espressioni nuove, così le abbiamo raccolte con degli appunti, poi a computer e alla fine le abbiamo messe in rete". "Se si considera che è un sito dedicato sopratutto agli aretini -spiega Michele - i contatti giornalieri sono molti. C'è poi anche chi decide di lasciare la firma del guest-book, mentre altri ci inviano e-mail con suggerimenti e ci segnalano espressioni non ancora pubblicate. Ci arrivano circa 2 mail a settimana. Selezioniamo i suggerimenti e di solito ne inseriamo circa il 10 per cento, siamo molto severi, approviamo solo espressioni dialettali.
Accademia e diploma: Insieme al sito è nata anche l'Accademia di via Modigliani, ovvero la strada dove abitano i due amici, che sono poi gli unici accademici. "La neonata Accademia preparerà presto un questionario sulla storia e la cultura aretina - dice Michele - al di là del divertimento e delle risate che si possono fare di fronte al sito, vorremmo anche approfittarne per far conoscere meglio Arezzo e la sua storia. Così pubblicheremo on line un questionario, in base alle risposte esatte daremo un voto, rigorosamente espresso in trentesimi come all'università. Chi supera i 27 trentesimi sarà diplomato in storia e cultura di Arezzo. Stiamo pensando a realizzare anche degli attestati".
Sondaggio: Altra arma vincente del sito è il sondaggio anche in questo caso tutto aretino "Lo hanno compilato in 130 - spiega Omar - gli aretini saranno chiamati a votare ristoranti, bar, piatti tipici e distrazioni dell'aretini". Chissà chi la spunterà tra il "cuniglio n'ummedo arfatto co le pulezze" e l' "ocio arosto co' le patate", e quale passatempo sarà preferito tra il "pichinicche a Poti", la "merenda con gotto de vino a Gragnone" o lo "struscio pel corso". Ai naviganti aretini il verdetto.

Nadia Frulli

Il titolo dell'articolo su Corriere di Arezzo

 

La Nazione (Arezzo), venerdì 12 ottobre 2001

 

Ecco il primo dizionario "vernacolo aretino-inglese". E' anche su internet: bono a sapesse

AREZZO - Per accedere alle pagine Internet chiamate "From Oxfrod to Chiana" è necessaria una buona conoscenza del dialetto aretino, sennò chjodi! L'avviso ai navigatori on line - manco a fallo aposta - precede il primo vocabolario delle espressioni della tradizione aretina tradotte in lingua inglese. L'idea è di due amici de' Rezzo, con soprannomi rigorosamente in vernacolo, Lo Stollo & El Saregia: "Tanto per ridere con i nostri amici, cominciamo a tradurre in inglese tutte le frasi del nostro dialetto - spiegano - finchè arrivò la botta de' genio: Alò, se schiaffa 'gnicosa su interne". E così è nato l'indirizzo telematico http://digilander.iol.it/chiana. Il sito contiene la lista delle espressioni più "godereccie" della città della Chimera, una chatroom (astenersi se non si è aretini) e ovviamente la versione inglese del progetto. Ecco le regole dettate dalla "prestigiosa" accademia dè Via Modigliani (ovvero Lo Stollo & El Saregia): la traduzione aretino-inglese è insaindacabile, indiscutibile e va bene così... Le frasi tradotte sono realizzate seguendo il filo logico dell'espressione dialettale, spesso disinteressandosi della grammatica d'oltre Manica. E allora tuffiamoci nel vocabolario goliardico. Ecco una chicca da usare per il conflitto in Afghanistan: 'n tempo de guerra ogni buco è rifugio (in war time every hole is shelter). E per rimanere sul territorio si può anche dire del "nemico" che è duro come 'l sasso spicco de La Verna (hard as the La Verna's big stone). Meglio fermarsi, perchè farvi ridere è quasi come rubba' le caramelle a ' (it's like take the charms to a baby). La lista - che contiene oltre 200 definizioni - non si prefigge di essere esaustiva ed è aperta ai contributi di altri "studiosi del gergo" via email (omarotto@katamail.com). Per finire? Questo è quello del bon Gisù, doppo questo 'n ce n'è più...

Elena Duranti