Rimini
Elezioni, chi sta sul pezzo
non ha il cannone

Molto istruttiva la lettera del Signor Bracconi ("Corriere di Rimini", 28 luglio) in cui ad un suo avversario politico attribuisce un pensiero che costui non ha espresso, quando ha dichiarato d'esser sempre "stato sul pezzo", ovvero, come s'intende nel linguaggio giornalistico, d'esser stato attento a tutte le novità che emergevano.
Per il Bracconi invece il suo avversario politico "sta sul pezzo" nel senso che cavalca un cannone militare pronto a sparare anche a casaccio, il che per un politico (ci lascia intendere il Bracconi) non è un gran risultato, perché occorre essere intelligenti onde studiare tattiche e strategie.
Il Signor Bracconi simpaticamente chiama il Sindaco di Rimini con il solo nome di battesimo, come se fosse un personaggio religioso a cui prestare dogmatica attenzione, il vescovo Francesco, il papa Francesco. Quel suo "sindaco Andrea" è un gesto affettuoso da inserire nella sezione del galateo familiare, una dichiarazione d'amor politico più che lecita, a patto che l'avversario altrettanto politico che "sta sul pezzo" per seguire tutti i fatti, non venga messo a cavallo di "cose militari" come il Bracconi scrive, perché così si finisce con il prendere lucciole per lanterne.