STORIA DEL CHAP F.C.

Millenovecentonovantasei.Siamo a LLoret de Mar, nella Costa Brava. Un assortito gruppo di amici, tormentato dall'afa agostana, prova a rimediare alla sete acquistando sei bottiglie d'acqua minerale. I baldi giovani rientrano nella loro abitazione e, ormai sopraffatti dall'arsura, si avventano sulla cristallina bevanda...ma, che succede? Uno di loro increspa le labbra ed esclama: "Ma è gassosa!!!". -"Sì, è gassata..." gli rispondono in una sola voce gli altri. In verità il ragazzo dice bene e una rapida lettura dell'etichetta svela l'ispanico tranello: gaseosa non vuol dire gassata...Ad ogni modo la bevanda, malgrado il suo sapore leggermente amaro e l'altissima concentrazione di anidride carbonica, conquista i favori dei nostri. Diventa così il naturale accompagnamento di ogni felice momento in terra iberica. Non c'è brindisi, non c'è colazione o notturno ristoro senza il Chap! Gassata o gassosa, dolce o amara, soave nettare o propellente per navi spaziali. Tutto questo è il Chap.