LE
PAGELLE DI “FUARCE ÇURÇU!”
STAGIONE
2002
CANDIDO DASSI: s.v.
Pochi
spezzoni di gara ce lo rendono ingiudicabile.
Ha comunque garantito sempre la sua presenza in
situazioni di rosa ristretta.
GERARDO DASSI: 7
Concede
il bis dopo l’ottima stagione 2001, garantendo il suo solito enorme lavoro di
quantità a centrocampo condito anche da due reti peraltro decisive. Trattenerlo
a Cercivento sarebbe il migliore acquisto per il prossimo campionato.
Sicurezza.
GIULIANO
DE CONTI: 7= Molto cresciuto in fase
di spinta, il suo voto è ritoccato in difetto per qualche errorino
di troppo in copertura. Ma quando è in giornata non lo
ferma più nessuno. E poi, con De Infanti, è l’unico ad
avere preso parte a tutte le partite. Un motivo ci sarà…
LORENZO DE CONTI: 6/7
Decisamente migliorato sotto l’aspetto caratteriale, ha dimostrato di tornare
molto utile alla squadra. Solo due volte in rete quest’anno,
ma quella segnata al Verzegnis su punizione la dice
lunga sulle sue doti tecniche. Imprevedibile.
PATRICK DE CONTI: 6+
Cresciuto
– eccome – rispetto alla passata stagione, non ha mai trovato però la “partita
giusta”, pur giocando di più. Va anche detto che è stato impiegato in qualsiasi
ruolo possibile, dalla seconda punta al terzino sinistro. Universale.
ERMES DE RIVO: 7½
Meno
“cecchino” dell’anno scorso, con qualche errore in più e qualche rete in meno,
è comunque lui il leader incontrastato dell’attacco ciribitto. Si parla di un suo ritiro dalla squadra al
termine di questa stagione: in tal caso per il Cercivento sarà difficile
trovare uno che lo rimpiazzi a dovere. Insostituibile
SILVIO
DE RIVO: 6= Purtroppo, in genere, si ricordano solo gli
episodi negativi di un attaccante a secco di gol: l’errore di Raveo è però qualcosa di più di un “episodio negativo”…
Andrà meglio la prossima volta.
OMAR DE INFANTI: 6/7
Che
fosse bravo lo si sapeva, e lui l’ha confermato sul
campo subendo mediamente meno di un gol a partita. Che nel carnico è una signora media. La sua esperienza da
attaccante di peso, tuttavia, ha lasciato un po’ di perplessità. Si apprezza comunque il tentativo.
IVANO DE TONI: 6+
Segna
uno dei gol più belli del Cercivento 2002 nell’unica partita in cui partiva
titolare; per il resto solo spezzoni di tracotante generosità. Per la serie: “Meglio un giorno da leoni che cento da pecora”.
ALESSANDRO DI QUAL: s.v.
Rispolverato
nel finale, a giochi fatti, non ha potuto incidere più di tanto.
MAURO
FIOR: 7- Una delle sorprese 2002, trova un po’ più di
convinzione e soprattutto dei gol in più, che per un attaccante servono come il
pane quotidiano. In vista del ritiro di Ermes, il futuro
offensivo dei galletti potrebbe passare per i suoi piedi. Da seguire.
STEFANO MORASSI: 7-
Quel
meno è per tutte le proteste rifilate ai malcapitati
direttori di gara del carnico. Lasciando da parte il
carattere, parliamo di un giocatore ipercinetico e
volenterosissimo, capace anche di andare in gol per ben quattro volte. Alla
faccia di chi lo voleva fuori dal giro dei titolari.
LORIS PERESSON: s.v.
Gioca
una quarantina di minuti col Verzegnis a luglio e poi
non si vede più. Toccata e fuga.
DENIS PIAZZA: 7 Lontano parente del Piazza Denis che giocava appena due anni fa sulla fascia
destra con risultati pseudo – disastrosi, oggi il
brutto anatroccolo è diventato un bellissimo (agonisticamente
parlando, s’intende!) cigno che da sicurezza all’intero reparto facendo valere
i suoi centimetri e rimediando meno cartellini rispetto all’anno scorso. Un
gigante.
FRANCESCO
PLAZZOTTA: s.v. Si ritrova a giocare la partita forse peggiore
del Cercivento targato 2002: uno sventurato 0-3 col Rigolato. Malcapitato.
MARCO QUAGLIA:
6½ Se quella maledetta caviglia gli avesse dato un po’ di tregua… Si
è avvertita la sua assenza sulla fascia sinistra nei periodi d’infortunio,
specie della sua quantità. Sfortunato.
STEFANO QUAGLIA:
6½ Mezzo punto in meno per le troppe espulsioni patite, alcune delle
quali evitabilissime. Per il resto la solita presenza
di sicurezza, con Piazza ha formato una delle più forti coppie di centrali del
campionato.
MAURO
ROVERETTO: 7 Presidente della società, suggeritore dietro
alle punte, attaccante aggiunto, battitore di punizioni e libero “vecchio stile” dietro la linea dei
difensori. Cinque ruoli diversi in un'unica persona, e scusate se è poco.
Factotum.
MARCO RUZZI: 6½
Meglio
sulla fascia che al centro della difesa, ha offerto le solite prestazioni
“black and white”, magari ottime ma macchiate da un errore madornale che fa mangiare le mani.
Per fortuna quest’anno ha ritoccato in difetto la media – erroracci…
ROBERTO SELENATI: s.v.
Venti
minuti a Verzegnis per poi porre fine a una carriera lunga e generosa. Ciao ciao.
ALESSANDRO ZAMPA: 6
Se il
riscaldamento pre-partita fosse un film, meriterebbe
il premio come miglior attore professionista, tanto sono belle le sue
punizioni. Ma in partita è un’altra musica:
prestazioni opache e manovre lente l’hanno relegato al ruolo di mediocre
comparsa. Peccato.