Gemelli, Mizar ed
Alcor rappresentano entrambi la tigre del nord e scendono in campo
contro Andromeda, giunto per primo a palazzo. Mizar però aveva già
affrontati i cavalieri, poiché fu lui il guerriero inviato ad
uccidere Lady Isabel a Nuova Luxor. Mizar si recò prima al grande
Tempio, dove sconfisse Toro, e poi, non avendola trovata, giunse a
Nuova Luxor, ma la presenza di tutti i cinque cavalieri di Atena
lo costrinse alla fuga. Agile e veloce, Mizar è comunque un
guerriero potente, e possiede un controllo delle energie fredde
simile a quello di Cristal, che gli permette di congelare e
rendere inutile la catena di Andromeda. Le sue tecniche
"Bianchi artigli della Tigre" ed i "Silenti
ghiacci" mettono in grande difficoltà Andromeda, che riesce
a vincere solo ricorrendo al suo colpo più forte, la Nebulosa.
Mizar però non è mai solo in battaglia, infatti come la sesta
stella dell'orsa maggiore è una stella doppia, così Mizar ha un
cavaliere ombra che lo assiste in battaglia nei momenti di
difficoltà. Si tratta di Alcor, suo fratello gemello, dal quale
fu, per le dure leggi di Asgard, separato sin da neonato. Era
infatti vietato allora avere più di un figlio, e così i genitori
furono costretti a prendere uno dei due bambini ed abbandonarlo
nella foresta. Lì fortunatamente Alcor fu trovato da un pastore
che lo allevò e visse felice, ma anni dopo incontrò nuovamente
il fratello, e, riconosciutolo grazie ad un pugnale che portava
alla cintura, del tutto identico all'unico oggetto che aveva con
se nella culla in cui era stato lasciato, decise di vendicarsi di
lui. Cercò così di diventare cavaliere ma l'investitura fu data
a Mizar, mentre Alcor divenne solo la sua ombra. Solo se Mizar
fosse morto, Alcor sarebbe potuto diventare cavaliere. Mizar, che
comunque era all'oscuro della presenza di Alcor, era comunque un
guerriero valente, e nei rari momenti di difficoltà il gemello
era obbligato ad intervenite, come contro Toro che, pur avendo
evitato l'attacco di Mizar, fu colpito alle spalle da Alcor.
Contro Andromeda però l'attacco di Alcor è fermato da Tisifone,
giunta per aiutare i cavalieri ed al corrente della presenza del
cavaliere ombra, e così Mizar è stato ucciso ed Alcor può
diventare cavaliere. Alcor vuole lo zaffiro di Mizar, simbolo che
lo renderebbe cavaliere, e così atterra Andromeda e Tisifone. A
salvarli è Phoenix che affronta Alcor e che, con il fantasma
diabolico, toglie dalla sua mente un velo di menzogna mostrandogli
la verità: Alcor aveva sempre difeso Mizar non perché fosse suo
dovere ma perché provava affetto fraterno per lui, in nessun modo
colpevole per il suo abbandono. Alcor non vuole accettare la realtà,
ma quando Mizar, ferito ma ancora vivo, si rialza e blocca Phoenix
e, dopo aver rivelato di aver sempre saputo della sua esistenza,
gli chiede di colpire il suo nemico, Alcor si ferma poiché
attaccando ucciderebbe non solo Phoenix, ma anche Mizar, al quale
vuole bene. Mizar sviene esausto mentre Alcor, ora che l'affetto
fraterno ha preso il sopravvento, abbandona la lotta e, preso con
se Mizar, oltrepassa Phoenix, Andromeda e Tisifone. Uscendo, Alcor
ripudia Ilda, le guerre e gli spargimenti di sangue e decide di
tornare a casa dai suoi veri genitori insieme a Mizar.
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