Mime

"Maestro di dolci ma fatali melodie, lode a te, Mime, Cavaliere di Asgard. Le note che la tua lira sprigiona nell'aere sono portatrici di quiete fatale, di quiete eterna"

 

 

 

Età dai 15 ai 18
Altezza (m) 1,78
Peso (kg) 68
Luogo di nascita Asgard
Luogo di addestramento Asgard
Colpi segreti

1-Mime lancia un incredibile numero di colpi alla velocità della luce contro il nemico; è una tecnica molto simile ai colpi di Gemini.



2-Mime crea un'illusione con la musica e si nasconde tra tanti suoi sosia.

 

3-Melodia delle Tenebre

Mime cattura l'avversario con le corde della sua cetra, che diventano sempre più tese man mano che la melodia viene suonata.

 

Dei cavalieri di Asgard, Mime è quello che maggiormente lotta per dovere di difensore, e che meno vorrebbe lottare. Egli, il cui cosmo rappresenta un'arpa, si para sulla strada di Andromeda. Su Mime, che non ha desiderio di combattere, la catena non ha effetto. Nonostante le apparenze però Mime è molto forte, e gran parte del suo potere risiede nella sua arpa, con la quale suona una tristissima musica. La musica crea illusioni, contro le quali anche la catena è inutile. Per vincere, Andromeda, che sceglie di combattere perché da lui dipende la salvezza dell'umanità, si priva dell'armatura, ma rimane imprigionato dalle corde dell'arpa e sarebbe la sua fine se in suo aiuto non giungesse Phoenix, che, salvatolo, affronta Mime cercando di risvegliale la bontà che è il lui. Mime racconta allora il suo passato: terminato l'addestramento scoprì che Folken, il grande guerriero che credeva essere suo padre, non era tale. Folken anni prima era stato infatti inviato come ambasciatore in un villaggio, ma durante una lotta aveva ucciso i genitori di Mime, allora in fasce, ed aveva deciso di prendersi cura di lui. Scoperta la verità e cieco di rabbia, Mime uccise allora Folken e divenne cavaliere. Phoenix ascolta la storia, ma poi usa il Fantasma diabolico per far tornare a Mime alcuni ricordi del suo passato. Mime è costretto a ricordare, e vede Folken comportarsi in modo premuroso verso di lui, accudirlo e curarlo. Inizialmente la rabbia ha in Mime il sopravvento, ed il cavaliere mette Phoenix in difficoltà, ma poi, subite le Ali della fenice, Mime comprende che la guerra è madre di dolore e si priva dell'armatura. Fatto ciò sfida Phoenix all'ultimo scontro, egli deve ancora combattere per dovere di difensore, ed ha la peggio. "Forse un giorno ci rivedremo nel paradiso dei cavalieri, Phoenix. Là, dove la musica è melodia, potremo finalmente essere amici. Padre, vengo da te, da te e da Folken di Asgard." Sono le sue ultime parole prima di cadere. Phoenix ed Andromeda sono tristi per la sorte di Mime, ma Andromeda deve proseguire, e così Phoenix lo esorta a prendere lo zaffiro ed andare avanti, lui lo raggiungerà dopo. Non appena Andromeda si allontana, Phoenix cade al suolo gravemente ferito, ma Andromeda non può tornare indietro poiché un grave prezzo è costata la conquista di quello zaffiro, e lui non può gettare tutto al vento.

 

 

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