Dichiarazioni della vice sindaco E. Dal Pino : la quale non ha nulla da dire, interviene allora il vice presidente
Ronchi che porta la discussione al secondo ordine del giorno:
Discussione su le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale del prof. G. Cherubini: il dibattito
si è subito acceso con l’intervento del capogruppo DS Burgassi, il quale a
nome del Consiglio Comunale a letto una mozione in favore dell’ottimo lavoro
svolto dal Cherubini e chiedendo il ritiro delle dimissioni. Nell’intervento
successivo, Lazzeri, di FI, ha chiesto al Presidente dimissionario di rendere
noti al consiglio i motivi che lo hanno portato a presentare le dimissioni.
Cherubini di seguito autorizza il Ronchi a leggere la lettera di dimissioni
nella quale si citano i due motivi che lo hanno portato a dimettersi.
La modalità con cui risono scelti i membri della CEI e l’operato svolto
Un rigetto delle accuse mossegli dai DS di scarsa imparzialità e
rispetto del regolamento del C.C.
Cherubini ha successivamente specificato che è stata soprattutto la
seconda accusa che ha fatto traboccare il vaso. Infatti alcuni tra i
suoi meriti maggiori sono stati proprio quelli legati al rispetto del
ruolo Istituzionale che ricopriva:
difesa del C.C da attacchi esterni ed interni, dall’applicazione
scrupolosa del Regolamento del C.C;
ricerca di qualità politica;
apertura alla società;
ruolo di garante.
Per contro Burgassi ha detto di aver provato "grande sorpresa, incredulità e dispiacere" nel leggere a suo tempo le ragioni di tali dimissioni, e si è quindi dilungato a lodare le qualità umane e politiche del Cherubini, non rinnegando comunque il percorso svolto per la designazioni dei "nuovi" membri della CEI, definendolo come il percorso più trasparente possibile. In
conclusione il capogruppo Ds invita tutto il C.C. a stare più attento a certi
segnali…..
Anche il successivo oratore, Briccolani AN, ha lodato profondamente il lavoro svolto dal grande maestro politico Cherubini, definito come uomo equilibrato, astuto e lungimirante ma proprio per questo le sue dimissioni sono state una sorta di atto dovuto, proprio perché malgrado i propri sforzi di elevare qualitativamente e istituzionalmente l’opera del C.C. ha ravvisato in quest’ultimo un pericoloso svuotamento istituzionale, dovuto ad una certa debolezza politica, che ha portato il vero potere decisionale ed esecutivo altrove, nelle segrete stanze e riducendo così il
C.C a mero ratificatore.
Vezzani CI, come i precedenti interventi, esprime rammarico e chiede un ripensamento del Cherubini, definendone la sua politica Ragionevole e Laica.
Ronchi PRC, dopo aver espresso anche lui lodi per Cherubini, parte all’assalto della maggioranza Ds con tutta una serie di considerazioni su i problemi reali presenti nel Comune, ricorda infatti che questa Legislatura è stata costellata di dimissioni eclatanti, proprio di membri della maggioranza e che quindi anche quest’ultime dimissioni vanno interpretate come il fallimento della politica della maggioranza, che è incapace di governare e gestire e che proprio per questo dovrebbe essere lei a dimettersi!!
Intervento molto pacato invece quello di Da Fano (Margherita-Verdi) che
torna ai temi espressi dai Ds.
Al contrario Lazzeri, dopo una breve introduzione pro-Cherubini,
stigmatizza il comportamento della maggioranza sia sul fatto della CEI, sia
sulle ingiuste accuse di imparzialità mossa al Cherubini, tanto è vero che ora
come ora, dice Lazzeri, FI voterebbe Cherubini come Presidente del Consiglio,
ma chiede un chiarimento istituzionale qualora Cherubini decidesse di tornare.
Sono poi seguiti 2 interventi di poco significato più tesi a difendere una
posizione che veramente Cherubini, di Paoli e Merciai.
Cherubini prende quindi la parola per dire che il clima
politico-istituzionale gli sembra migliorato e che quindi decide di
tornare……
Approvazione del programma triennale dei lavori pubblici dell’elenco annuale 2004: La discussione ha subito cominciato
ad assumere i connotati politici pre elettorali con l’intervento molto duro
del presidente della comm. Urbanistica.
Cortini di FI che ha ravvisato un completo fallimento nella realizzazione
del programma 2003-2004, specificando che l’Amministrazione non ha neanche
realizzato gli interventi che erano nel programma elettorale del '99,
come il rifacimento di p.zza Umberto 1° a Grassina, i vari parcheggi, la pista
ciclabile, la Variante ecc,ecc, insomma un fiasco completo. Tutto ciò per
Cortini è dovuto a previsioni troppo ottimistiche fatte già in partenza,
legate più a considerazioni pre elettorali che non a possibilità
oggettive. Ha proseguito poi affermando che l'unità dei Ds poi non è mai
esistita, basti pensare a tutte le dimissioni presentate durante questa
legislatura.
Gli interventi successivi, dell’Ass. Pisilli e del consigliere Da Fano
sono stati di segno diametralmente opposto, lodando il comportamento
dell’Amministrazione la quale avrebbe, a detta loro, compiuto tutto quello che
era stato promesso nel '99, e avrebbe messo in ponte opere di certa
realizzazione come la Variante di Grassina ed il parcheggio di V. Costa al
Rosso…
Il programma viene quindi messo al voto e approvato.
Favorevoli: ( Ds+Sdi+Ci+Margherita), contrari: tutta l’opposizione di
destra e di sinistra.
Esame ed approvazione del bilancio pluriennale 2004/2006, relazione revisionale e programmatica e programma dei lavori pubblici di cui all’art 109/94.
Il dibattito si è aperto con l’intervento molto articolato e ricco di cifre del consigliere Naldoni di AN, il quale ha affermato che tutto si può dire di questo bilancio tranne che sia "dignitoso" riferendosi alla valutazione fatta dalla Vice Sindaco Dal Pino, difatti è frutto del profondo malessere politico dei Ds che ha portato ad un malessere sociale, evidenziato dalla continua nascita di Comitati Civici e dai numerosi sconcertanti eventi accaduti all’interno della maggioranza. Successivamente Naldoni ha argomentato il suo giudizio citando tutte una serie di spese fatte dall’Amministrazione per sostenere lo sviluppo sociale, economico ecc, nel Comune, quasi tutte in netta diminuzione rispetto al bilancio precedente: per il territorio, il Sociale,-25 %, per lo sviluppo economico –50 %, le uniche spese in (preoccupante) aumento sono state quelle per la gestione della macchina Amministrativa con un +85 %, per il personale +72%, per i servizi di terzi +140%, per spese interne + 250 %, tutto ciò è ancor più grave se si considera il fatto che le entrate nelle casse comunali dovute a tasse, tributi, contributi sono aumentate del 25 %. Per
quanto riguarda le spese attuate per le opere pubbliche, Naldoni fa notare, a
conferma del precedente intervento fatto dal Cortini che su 9 ml di € messi in
bilancio nel 2000/2003 se ne sono spesi solo 5 , quindi non solo è stato fatto
poco, ma quali garanzie ci sono che si spendano gli 8 ml messi in bilancio per
il triennio2003/2006 ?? Guardando poi come sono stati spesi i precedenti 4 ml
il Naldoni esprime forti dubbi sulle scelte attuate dall’Amministrazione, il
campo di basbol dell’Antella, la nuova Scuola di Croce a Varliano e il ponte
pedonale a l’Antella non erano certo opere prioritarie.
Secca replica di Merciai e Luzzi dei DS, i quali, dopo aver lodato è giustificato l’ottimo lavoro svolto dall’Amministrazione hanno espresso due concetti per noi estremamente preoccupanti. Il
primo, ad opera del Merciai secondo il quale per avere servizi migliori si
debba per forza innalzare il numero degli abitanti di B.a R.fino a 26.000,
costruendo il più possibile, (ma Merciai è titolare di un'agenzia
immobiliare!?!?) ragionamento per altro contraddetto dalla
successiva affermazione che a Bagno a Ripoli esistano centinaia di case
sfitte, molte delle quali di proprietà del Comune.
Il discorso del Luzzi è stato invece incentrato sulla scia del classico "ubi maior minor cessat". Cioè siccome il Governo
centrale sta facendo sperperi economici e scelte sociali gravemente impopolari
noi possiamo consolarci delle scelte fatte dalla nostra Amministrazione.
L’intervento di Ronchi, RC, è stato una triste considerazione del
fallimento dei tanto acclamati principi elettoralistici legato a temi
importanti quali il Bilancio partecipato, l’edilizia popolare convenzionata a
bando, la trasparenza degli atti. Tutti temi usati solo a scopi pre elettorali
e subito dopo abbandonati o tanto peggio sconfessati da fatti di segno
diametralmente opposto e antisociali. Per il futuro Ronchi suggerisce di
attivare un confonto vero e costruttivo con le varie realtà sociali.