"Resoconto Consiglio Comunale del 13 Gennaio 2004" 

Lo scorso 13 gennaio si è tenuto a Bagno a Ripoli un'importante riunione del Consiglio Comunale; all'ordine del giorno, c'erano vari argomenti molto interessanti: le 'scottanti' questioni della revisione del Piano Regolatore e della refezione scolastica, la mozione di Forza Italia sulle barriere architettoniche.
La revisione del Piano Regolatore è stata affrontata dal Vice Sindaco Elena Dal Pino in sue comunicazioni al Consiglio, già una volta rinviate; con tali dichiarazioni, rese leggendo un documento scritto in un brutto 'burocratichese', la signora V.S. Dal Pino ha dato piena dimostrazione di esercitare validamente le sue funzioni di Sindaco Reggente, perché la stessa ha assicurato di star 'reggendo' il Piano per consegnarlo intatto alla futura Amministrazione comunale, che, se vorrà, potrà modificarlo..quando ormai zone come Baroncelli, Osteria Nuova, Villamagna e Balatro saranno già state deturpate irrimediabilmente.
Quindi, per i perimetri dei centri abitati, che allo stato sono vere e proprie 'casse di espansione' degli appetiti cementificatori, l'attuale Amministrazione si limiterà ad una delibera non vincolante che poi i futuri amministratori potranno modificare a loro piacimento...magari in peggio; rimane il vano come criterio per il dimensionamento degli interventi edilizi e, soprattutto, rimane il famoso art. 56 del Regolamento edilizio, modificato soltanto nella numerazione (ora è l'art. 57), che, indicando la dimensione di un vano in quegli incredibili 36 mq, determina la reale consistenza degli interventi edificatori. In questo secondo caso, la nostra Amministrazione ha scelto consapevolmente di sottostare al ricatto di pochi soggetti privati, piuttosto che far valere tutta la sua autorità non accettando le loro condizioni 'capestro' e rinegoziando gli obblighi dei costruttori e/o proprietari.
Infatti, l'Amministrazione comunale, invece di redigere piani di edilizia economica e popolare, ha preferito seguire la via dell'edilizia convenzionata, nella quale i privati proprietari di aree edificabili si impegnano a cedere parte delle nuove costruzioni a prezzo calmierato; tale impegno è stato assunto dai vari soggetti con atti unilaterali (comportanti quindi obblighi solo per i soli privati e non anche per il Comune) alla condizione che il dimensionamento dei nuovi alloggi rimanesse invariato. Partendo da queste premesse, la sig.ra Dal Pino è giunta ad una conclusione aberrante: se modifichiamo l'art. 56 (ora art. 57) del Regolamento edilizio, cade l'impegno assunto dai privati con conseguenti loro pretese risarcitorie; il Sindaco, però, dimentica che in tali atti il Comune non ha assunto alcun obbligo e quindi ben può rivedere le sue norme edilizie senza timore di dover risarcire danni a chicchessìa!! Sembra quindi che il paragone con "I Promessi Sposi", fatto da questo Coordinamento nei suoi primi documenti, sia perfettamente calzante con la tormentata vicenda dell'urbanistica; nel nostro Comune, infatti, ci sono dei Don Rodrigo che a gran voce dicono: "questa modifica al Regolamento edilizio non s'ha da fare né ora né mai!" e l'Amministrazione - Don Abbondio si piega supinamente, con buona pace dei cittadini e delle eventuali giovani coppie Renzo e Lucia che vedranno il loro amato paesaggio devastato, senza peraltro poter accedere alle case da loro tanto desiderate, visto il vergognoso meccanismo che concede ai Don Rodrigo di scegliere arbitrariamente a chi attribuire gli alloggi a prezzo "calmierato". Dobbiamo quindi ricrederci: pensavamo che il feudalesimo fosse stato spazzato via con la Rivoluzione francese, ma così non è stato perché il sistema feudale esiste ancora con tutta la sua arroganza. Del resto, proprio nell'altra questione 'scottante' all'ordine del giorno, quella della refezione scolastica, la stessa Amministrazione ha annunciato di voler abbandonare il metodo cook and chill, che avrebbe dovuto essere adottato nella maxi cucina di via Don Perosi (altro 'regalino' dell'Amministrazione Zampoli), per tornare al sistema tradizionale; in sostanza, saranno riaperte le vecchie cucine nei plessi scolastici di Lilliano, Rimaggio e Croce a Varliano, dove saranno cotti i cibi preparati nella cucina di cui sopra, che però continuerà a 'sfornare' pasti con il metodo cook and chill per l'ospedale di Ponte a Niccheri. La quota mensa rimarrà invariata, ha detto la V.Sindaco, nonostante i maggiori costi per il Comune, rivendicando come in fondo questa vicenda sia una vittoria dell'amministrazione e sua personale come alcuni consiglieri hanno detto. (Per noi i veri vincitori sono stati i genitori, a suo tempo, con la loro mobilitazione; non ci sembra che possa essere considerata una vittoria per l'amministrazione il fatto che, come si dice in gergo popolare, il "diavolo, questa volta, dopo aver fatto la pentola, sia da considerare "bravo" perché ha fatto poi anche il coperchio!!". Per noi la bravura stava nel non pensare neppure alla "pentola").
Ebbene, l'Amministrazione è riuscita a fare tutto questo, nonostante fosse vincolata ad un contratto di servizio con la società che gestisce la cucina centralizzata...ma allora, quando vuole, il Comune ha l'autorità per mettere in discussione i contratti con i privati! E questo dovrebbe valere a maggior ragione per gli impegni unilaterali assunti da questi ultimi!!
Per quanto riguarda la mozione di Forza Italia sulla mappa delle barriere architettoniche, si è assistito ad una delle manifestazioni della peggior politica; infatti, la mozione in esame era fondata su motivazioni che non potevano non essere condivise da tutte le forze politiche.
Ma la maggioranza, seccata per non aver presentato per prima una tale mozione su un argomento a lei caro (giustamente), ha votato contro la mozione di Forza Italia e ne ha subito ripresentata ed approvata una identica per attribuirsene il merito. Davvero un bello spettacolo che si commenta da solo. Il fatto ha suscitato un po' di scalpore tanto che il Presidente Cherubini ha avuto anche un breve alterco con Lazzeri sull'inusuale ammissione di una mozione di riserva improvvisa e abbiamo avuto l'impressione che la successiva abdicazione del suo scranno a Ronchi sia stato un fuori programma......