Campagna di raccolta dei tappi di plastica “Dall’Acqua per l’acqua….facciamola bere anche in Tanzania” 

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Il piccolo e insignificante tappo di bottiglia, poco considerato, da qualche mese è il grande protagonista di una nobile causa, la campagna “Dall’Acqua per l’acqua….facciamola bere anche in Tanzania” promossa dalla Caritas di Livorno in collaborazione con il Cmsr e la ditta Galletti Eco service.

Il ricavato ottenuto dalla vendita dei tappi, che hanno una lavorazione diversa rispetto alle bottiglie, sara’ devoluto per interventi volti all'approvvigionamento idrico come il nostro Progetto Malenga.

Continuate a portare i tappi che ogni famiglia ha raccolto presso la sede del Cmsr in Via della Madonna 32 a Livorno così ci aiuterete a "Riciclare! Riciclare! Riciclare!"

I risultati raggiunti

All'inizio del 2004 ci eravamo posti l'obiettivo di raggiungere i 15.000 € necessari alla realizzazione dell'acquedotto del villaggio di Bahi in Tanzania. Per far questo avremmo dovuto raccogliere poco più di 88 tonnellate di tappi. L'Obiettivo ci dava un po' di preoccupazione, dato che l'anno precedente la raccolta aveva fruttato circa la metà di questa quantità. Fortunatamente la risposta di quanti sono stati coinvolti (scuole, uffici pubblici, parrocchie, esercizi commerciali, ecc.) è stata entusiasmante. Sono aumentati notevolmente i punti di raccolta raggiungendo un totale di 195. Di questi 125 sono nel comune di Livorno, 44 nel territorio della provincia ed il resto un po' in tutta Italia. Da nominare, per le quantità raccolte fuori Livorno, i centri di raccolta di Firenze, Roma, Bologna. Ma ci sono arrivati tappi anche da Gorizia, Milano, Torino, Genova, Napoli, Capri, Cagliari e tanti altri posti che non ci è possibile nominare per ragioni di spazio. La quantità totale di tappi raccolta nel 2004 è stata di circa 80 tonnellate. Vicinissima quindi all'obiettivo. E comunque il Comune di Livorno ha donato per questa iniziativa 2.000 € che ci hanno permesso di arrivare ai 15.000 necessari per l'acquedotto di Bahi.

Il progetto: acquedotto a Bahi

Visto il buon andamento della raccolta, la ditta Galletti Ecoservice (che si occupa del riciclaggio dei tappi) ci ha dato con notevole anticipo il ricavato dalla raccolta. Quindi, fin dal luglio scorso, sono iniziati i lavori a Bahi e sono proseguiti velocemente dato il forte impegno della popolazione. A tempo di record sono stati scavati a mano 8 km di trincea e posati circa 10 km di tubi. Contemporaneamente sono state costruite le opere murarie: il serbatoio, la stazione di pompaggio e le fontane. Qualche tempo in più ha richiesto il reperimento della pompa sommersa con il relativo generatore. E comunque all'inizio di dicembre tutto l'impianto era pronto e funzionante. A Bahi ora l'acqua non è più un problema. Quindi: "MISSIONE COMPIUTA!!!!" La gioia della popolazione è stata grande. E senza dubbio è altrettanto grande la gioia di quanti hanno contribuito alla raccolta dei tappi.

 

Centrale di pompaggio e fontanelle a Bahi.

Nuovo Obiettivo 2005:

Un acquedotto per i villaggi di Mnadani, Sokoni, Madukani, Ng'ambo, Kichangani

Rassegna stampa sulla campagna

La vera storia dei tappi di plastica... benefici Dall'acqua per l'acqua Il granello di plastica

Indirizzi dei centri di raccolta in Italia

Bologna:

>>Villa san Giuseppe, V. S. Luca 24 - Ref. Lorenzo Manaresi

>>Comunità Maranathà, V. Cinquanta 7, Loc. Cinquanta, S. Giorgio di Piano (Bo) - Ref. Mario Beghelli

Roma:

>>Parrocchia S. Giuseppe Moscati, V. L. Leonardi, 41, Cinecittà est - Ref. Vittorio e Giulia, 06/7215571.

>>Ditta Contini, V. Bianchi Bandinelli 130, Ciampino, Zona Industriale - Ref. Roberta Contini, 06/79321586

S. Giuliano milanese (Mi):

>>Colorificio Distico, V. Turati 42 - Tel. 02/9845732 - Ref. Danilo

Firenze:

>>Misericordia di Rifredi - Ref. Bruno Sapori

I tappi in Italia

In Italia la raccolta dei tappi viene realizzata prevalentemente in Toscana ed è coordinata da organizzazioni religiose, la Caritas o le Confraternite di Misericordia. La rete più estesa è gestita dalla Caritas di Livorno che da due anni raccoglie tappi in città e in molti comuni della provincia e li ricicla grazie a un accordo con una società specializzata. "Col denaro raccolto nel 2001 abbiamo comprato una carrozzina da donare alla missione di Malawi, in Africa" mi ha spiegato Enrico Sassano, responsabile della Caritas Diocesana, che per il 2002 si è data l'obiettivo di contribuire a finanziare la costruzione di pozzi, canali e fontanelle per portare l'acqua potabile in 15 villaggi della Tanzania. Ogni progetto, coordinato dal Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, un'associazione non governativa di Livorno, ha un costo di 7.500 euro. "Il nostro scopo, ha aggiunto, è quello di ottenere dalla raccolta dei tappi circa 3.000 euro, che poi verranno integrati da altri finanziamenti. Siamo sulla buona strada perché sinora abbiamo già raccolto oltre 11 tonnellate di materiale, ben 4,5 milioni di tappi, per un valore di circa 2.000 euro". La raccolta viene realizzata soprattutto nelle parrocchie e nelle scuole, elementari e medie, dove sono stati istallati 200 tapponetti, ossia dei cassonetti nei quali si possono depositare i tappi da riciclare.

Ma non vi sembra che lo sforzo non valga la candela? ho domandato a Sassano. In fondo, chiedendo a tutti questi volontari di donare 1 centesimo di euro anziché un tappo, si potrebbero raccogliere molti più soldi. "Certo, ha risposto, ma noi crediamo che questa azione sia più educativa perché, invece che mettere mano al portafoglio una sola volta, le persone vengono coinvolte maggiormente e così dedicano più attenzione ai problemi dell'Africa. E inoltre si rendono conto dell'importanza di riciclare tutti i rifiuti ed evitano di lasciare i tappi sulle bottiglie di plastica, visto che non possono venir riciclati insieme" perchè il materiale di cui sono fatti i tappi è Polietilene (PE), mentre quello delle bottiglie è Polietilene tereflatato (PET), e il processo di riciclaggio per i due materiali è differente.

Ma perchè non raccogliere anche le bottiglie, insieme ai tappi, visto che si otterrebbe molto più denaro per le opere di beneficenza? ho chiesto ai volontari toscani, memore della leggenda americana che prescriveva di raccogliere le linguette delle lattine, ma non le lattine stesse che contenevano evidentemente molto più alluminio da riciclare. E ho così scoperto che la legge lo vieta perchè la raccolta dei rifiuti urbani è affidata a società che ne hanno la concessione in esclusiva. Le bottiglie, quindi, possono essere raccolte solo da questi Enti, mentre i tappi non sono considerati rifiuto urbano e così anche i privati o le associazioni possono farsene carico.

I problemi della raccolta

immagine di una bottilgia di plasticaE in ogni caso "non saremmo attrezzati per le bottiglie" ha aggiunto Carlo Maffei che coordina un'altra raccolta toscana. Perché chi organizza la raccolta dei tappi ha già il problema di trovare degli spazi sufficientemente grandi per accumulare i tappi: 1 tonnellata, che rende circa 150 euro, corrisponde a più di 400.000 tappi. Un'altra difficoltà, ha spiegato "è quella di trovare dei camion con cui portare gratuitamente tutto questo materiale alle società di riciclaggio. Noi abbiamo dei volontari che ci prestano i loro furgoni, ma so di altre associazioni che hanno dovuto smettere perché quasi tutto quello che guadagnavano se ne andava per pagare il trasporto". Le due questioni sono tutt'altro che marginali perché rivelano che la raccolta dei tappi di plastica di per sé è un'operazione anti-economica, se si considerano i costi per promuovere l'iniziativa, quelli sostenuti dai volontari per il trasporto del materiale al punto di raccolta, quelli di deposito e infine quelli per portare i tappi presso le società di riciclaggio. Diventa invece un'attività molto importante se produce un risultato di carattere più generale e cioè quello di sensibilizzare una comunità rispetto a un problema come quello delle condizioni di vita nei Paesi sottosviluppati o delle carenze del servizio offerto dal sistema sanitario in Italia, creando una rete di volontari capaci di mobilitarsi su nuove iniziative