CULTURA E CIVILTÀ

La discussione sul significato e sulle relazioni dei concetti di cultura e civiltà è tuttora aperta.

In senso generale, il significato di cultura è inteso come coesione di idee, valori, convinzioni, norme e modi di agire, condivisi dai membri di una qualsiasi comunità o sistema organizzativo. La cultura può essere definita come un complesso quadro di valori e credenze che caratterizza (proviene da ed influenza) gli attori della comunità, le loro decisioni ed azioni in un processo continuo teso ad affrontare, anticipare e gestire il cambiamento. Quindi, la cultura (E. Morin, 1994) si riferisce a tutto ciò che è singolare, originale, locale ed esprime il senso ed il razionale (ethos) di una comunità, di un gruppo etnico, di una nazione, etc. (identità culturale). Le culture vanno quindi comprese e confrontate, ma non possono essere catalogate e misurate in relazione a concetti e valori di una sola specifica cultura (magari quella dominante).

L’evoluzione del concetto "cultura" tende a non essere solo ed esclusivamente antropocentrico. Infatti, un ecosistema può essere inteso come complesso modo di vita in continua evoluzione e con molteplicità di componenti ed interazioni, con diverse e costanti modalità di interscambio (interno ed esterno) di "informazione, materia ed energia" (A. De Marchi, 1992). In tal senso, un ecosistema esprime contenuti culturali che abbinano sia le componenti umane sia quelle non umane.

E’ evidente, pertanto, che oggi il concetto di cultura travalica il mondo umano e ne mette in discussione i confini (P. Rossi, 1991), riducendo la distanza tra essere umano ed altri esseri viventi. Questo è risultato del dibattito scientifico che riguarda varie direzioni, da quell’etnologica a quelle etnografiche, etologiche, sociologiche ed ecologiche.

Per civiltà si è inteso il progresso dell’umanità (si veda "Civilising Process", Elias Norbert, 1939), attribuendo ad essa un significato di maggiore universalità (globalizzazione — Giddens, 1990).

Valori provenienti da una comunità o da un paese possono, per esempio, divenire universali. I valori di ‘Liberté, Egalité, Fraternité’ originarono come espressione culturale di una specifica società nel corso di uno specifico periodo storico, ma hanno acquisito un significato universale, appunto come "civiltà".

Due secoli di civiltà sono partiti dalle culture occidentali basate sulla razionalità e su un orientamento strumentale verso il dominio della natura fisica (J. O’Neill, 1995).

Oggi sembra apparire un nuovo processo di civiltà fondato sull’integrazione multidimensionale fra culture (attuali, dal passato e per il futuro) ed anche sul significato universale di riconciliazione fra umanità e natura (E. Morin, 1994).