Circolo Culturale Albatross: Aforismi
Classici


La venere di Milo

Quando si muore, vecchi o giovani che si sia, si perde tutti la stessa cosa: il presente, la vita che si sta vivendo in quel preciso istante. Nessuno infatti perderà mai altro, né il passato né il futuro, per il semplice fatto che nessuno può perdere ciò che non ha. Perciò non c'è alcuna differenza tra chi muore carico d'anni e chi muore giovane. (Marco Aurelio)

La cultura è un ornamento nella buona sorte ma un rifugio nell'avversa. (Aristotele)

Nessuno può sorprendere i pensieri di Dio. (Eschilo)

Se vuoi conoscere la vera natura di un uomo, devi dargli un grande potere. (Pittaco)

Chi non sa tacere non sa parlare. (Pittaco)

Niente asciuga più velocemente di una lacrima. (Cicerone)

La fortuna non solo è cieca lei stessa, ma per lo più rende ciechi anche coloro che abbraccia. (Cicerone)

Non è facile fermare un sasso quando è uscito dalla mano, né un discorso quando è uscito dalla bocca. (Euripide)

Preferisco avere una goccia di fortuna che una botte di saggezza. (Diogene il Cinico)

Le persone oneste e intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza. (Aristotele)

L'amicizia o trova gli uomini simili o tali li rende. (Aristotele)

Quando un albero è stato abbattuto, tutti vi fanno legna. (Aristotele)

Se sei da qualche parte, lontano da casa, e sei costretto a fare tardi, è meglio che ti capiti ciò che dice e pensa in cuor suo tua moglie irata che ciò che temono i tuoi cari genitori. (Terenzio)

Ognuno vale quanto le cose a cui dà importanza. (Marco Aurelio)

Scava dentro di te, perché dentro di te è la fonte del bene e zampillerà senza fine, se continuerai a scavare. (Marco Aurelio)

Le conseguenze della collera sono molto più gravi delle sue cause. (Marco Aurelio)

Le lacrime delle donne sono il condimento della loro malizia. (Publilio Siro)

Finchè sei giovane affidati ai migliori. Un vaso nuovo conserva a lungo l'odore di ciò che vi si versa. (Orazio)

Se sei basso di statura, sta seduto per non sembrare seduto anche in piedi. (Ovidio)

Le parole delle donne sono più leggere delle foglie che cadono dagli alberi: il vento e le onde le disperdono con niente e le cancellano sempre. (Ovidio)

Chi ama crede tutto ciò che spera. (Ovidio)

Dovunque c'è un uomo, c'è l'occasione per fare del bene. (Seneca)

Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire. (Seneca)

La verità non muore mai. (Seneca)

Le uniche ricchezze che avrai per sempre saranno quelle che hai donato. (Marziale)

In molte case un amante ha salvato un matrimonio in crisi. (Giovenale)

Nessun piacere è di per sé un male, ma i mezzi con cui gli uomini si procurano certi piaceri portano più dolori che gioie. (Epicuro)

Indaga le parole a partire dalle cose, e non le cose a partire dalle parole. (Misone)

Ti ama solo chi ama la tua anima. (Platone)

 

Tutti si lamentano di avere poca memoria, nessuno si lamenta di avere poco giudizio. (Cicerone)

Nulla è più duro d'una pietra e nulla più molle dell'acqua. Eppure la molle acqua scava la dura pietra. (Ovidio)

Come parlare della Luce se non si è avuto, almeno una volta, l'esperienza del Buio ? (Zenone)

Il sole che acuto saetta. La luna dal chiaro occhio. Il mare, sudore della terra. La notte, solitaria e cieca. (Empedocle)

Sappi che il dolore, quando dura, è sopportabile e, quando è forte, è di breve durata ; e ricordati che il saggio è felice anche tra i tormenti. (Epicuro)

Abbiamo due orecchie e una sola bocca proprio perché dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno. (Zenone)

E' già abbastanza faticoso portarsi dietro questo involucro che la natura ci ha messo intorno, non vedo perché farlo diventare più duraturo, ritraendolo, come se poi fosse una cosa degna di essere guardata. (Plotino)

Tra corpo e anima vige un rapporto materia-forma, come se l'anima fosse la vera forma del corpo. Chiedersi se corpo e anima siano la stessa cosa è una domanda priva di senso : è come domandarsi se sono la stessa cosa la cera e la forma della candela. (Aristotele)

Che strana cosa sono il piacere e il dolore ; sembra che ognuno di loro segua sempre il suo contrario e che tutti e due non vogliano mai trovarsi nella stessa persona. (Socrate)

Dum loquimur/ fugerit invida/ aetas : carpe diem, quam minime credula postero.(Orazio)

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