QUARTA LEZIONE
Il soufflé
Il soufflé risulterà
essere così:
Per averlo così invece:
Occorre sapere che una parte della
crescita, circa un 35-40% in più, si può avere
caramellizzando la parte superiore del soufflé a crudo, dato
che oltre l’albumina, un ruolo importante lo svolge anche
l’acqua contenuta all’interno del soufflé stesso e
degli alimenti che lo compongono.
Sformati e Flan
Flan e sformati necessitano
generalmente di cottura mista, in forno a bagnomaria, quindi
abbisognano di più tempo. Le ricette 4°lezione Soufflè
ai carciofi
Ricordatevi che:
Sformati, soufflé e flan
Già il nome, soffice appunto
ci fa capire come questa preparazione sia delicata.
E’ composto da una base
bechamel e uova i cui gli albumi hanno la particolarità di
essere montati a neve, dando modo così all’albumina
presente nell’albume, di avere maggior forza per alzare il
soufflè. Quest’ultimo può cambiare nome variando
l’ingrediente ma la tecnica, dolce o salato che sia, rimane
sempre la stessa.
Anzitutto il forno deve essere già
ad una temperatura di circa 200° C.
La base del soufflé DEVE
riposare in frigorifero circa un’ora, quindi già pronta
e fredda prima di aggiungere al composto gli albumi precedentemente
montati a neve.
I tuorli vanno incorporati singolarmente.
Mescolare dal basso verso l’alto
velocemente senza perdere l’aria facendo attenzione a non far
sgonfiare gli albumi.
Riempite un dito meno del bordo per
non far fuoriuscire il soufflé dallo stampo.
Infornare subito e, appena pronto,servire immediatamente.
Ricordate che:
Quindi caramellizzando è come
se noi ponessimo un coperchio che sfruttando il vapore faccia
crescere il soufflé.
I soufflé possono essere sia
dolci che salati e comunque perché il soufflé cresca
bene si deve utilizzare uno stampo cilindrico di porcellana o vetro
anche perché lo stampo verrà portato direttamente in
tavola.
Gli ingredienti di base non cambiano,
sono come quelli dei soufflé, cioè besciamella, uova,
quello che varia sono le proporzioni.
Una distinzione precisa
si può fare riguardo alla forma dei recipienti in cui vengono
cotti.
Per esempio, gli sformati e i flan richiedono stampi più
bassi e spesso forniti di parete laterale staccabile dal fondo
mediante una cerniera.
Questo serve per non capovolgere la
preparazione evitando di romperla.
L’acqua nel forno pur
essendo caldissima, non deve mai bollire quindi la cottura va
sorvegliata e nel caso regolare la temperatura.
Se si usano stampi
col foro centrale, quando la preparazione è cotta si lascia
riposare qualche minuto nel piatto da portata poi si riempie il
centro con composti diversi, esempio verdure cotte e insaporite, ragù
o salse di ogni genere.
400 gr. di carciofi
3 tuorli
3 albumi montati a neve
50 gr. burro
Farina
Latte
Noce
moscata
Sale
pepe
Dopo
aver mondato gli carciofi, dividere le punte dal gambo.
Lessare
in acqua bollente entrambi e scolarli; preparare la besciamella,
ridurre in purea solo i gambi degli carciofi, quindi, incorporarli
alla besciamella. Aggiungere successivamente i tuorli, le punte
d’asparago e se necessario 50 ml di latte, regolando di sale.
Montare
a neve ben ferma gli albumi ed incorporarli al composto di asparagi
girando dal basso verso l’alto.
Imburrare
lo stampo o gli stampini monodose e cospargere di pangrattato i bordi
della cocotte. Versate il composto nello stampo e cuocere a 170°C
per circa 15 minuti. Servire immediatamente.
Flan di broccoli
2 uova
500 gr. purea di broccoli
farina
pangrattato
sale
Lessare i broccoli (ndr fatti a pezzetti per 8 minuti) e scolarli bene, ridurli a purea, quindi, aggiungere gli
albumi, i tuorli, la farina (o ½ dose pangrattato e ½
dose farina) e il sale. Imburrare e infarinare gli stampi e cuocere,
a bagnomaria, in forno a 170°C per circa 15 minuti.
Sformato di patate (o Gateau)
500 gr. purea di patate
1 uovo
80
gr. parmigiano
100 gr. mortadella
80 gr. emmenthal
pangrattato q.b.
sale
pepe
Legare le patate con l’uovo, il parmigiano, la mortadella tagliata a
julienne e l’emmenthal tagliato a cubetti. Regolare di sale e
pepe. Se il composto risultasse troppo morbido aggiungere del
pangrattato. Spolverare di parmigiano e infornare a 170°C, fino
ad avere una croccante crosticina in superficie.
Lo gnocco va fatto con patate "vecchie"
Lasciarlo galleggiare per tre o quattro minuti
Prima si scalda la padella POI si versa l'olio
Si pùo carammellare la superficie del flan con la torcia per ottenere un risultato migliore
in alternativa al caramello mettere in frigo per due ore.
Flan di radicchio e taleggio
500gr di radicchio
80 gr di farina
4 uova
mezzo bicchiere di rosso (es. un Valpolicella)
80 gr di taleggio
Mondare il radicchio (ottimo quello Treviso, buono quello di Verona)
stufare il radicchio in padella con olio e vino , frullare il tutto fino ad ottenere una crema,legate con la farina setacciata, e i quattro tuorli
(ndr far riposare in frigo per circa un'ora) poi montare a neve gli albumi, e incorporare il radicchio frullato muovendo sempre dal basso verso l'alto.
salare e pepare
imburrare il recipiente (burro fuso) e infarinare le pareti
versare il composto fino ad un terzo del recipiente, tagliare a cubetti il formaggio e aggiungerlo, infine terminare con gli altri due terzi.
infornare per 18- 20 minuti a 180 gradi
Flan di pere e gorgonzola
4 pere
250 gr di gorgonzola
200 gr di panna liquida
150 gr di besciamella
5 uova
un bicchiere di vino dolce (es. moscato)
Tagliare le pere a cubetti e cuocerle in padella con il vino e un poco di acqua
coprire fino a cottura, togliere dal fuoco e lasciare raffreddare
amalgamare bene gorgonzola e panna, poi legare con la besciamella
legare la fonduta con i cinque tuorli e amalgamare con gli albumi montati a neve (vedi precedente ricetta)
riempire per un terzo il recipiente, aggiungere le pere, e completare con gli altri due terzi.
infornare per 18- 20 minuti a 180 gradi
salare e pepare ??????????
soufflè del single
un uovo
coprire per un terzo di albume montato a neve il monouso, aggiungere il rosso, coprire con gli altri due terzi
soufflè di zucca
lessare la zucca,tritarla poi aggiungere all'albume.
Riempire per un terzo, aggiungere uno strato di provola affumicata e colmare con gli altri due terzi.
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