Le microonde sono onde ad alta frequenza (10 - 2,4 GHz) generate da diodi GUNN o
MIXER oppure attraverso il circuito elettronico con tecnologia DRO planare.
Il sensore produce e invia le microonde calcolando la quantità d'energia impiegata per saturare
l'ambiente da proteggere. In caso d'intrusione, ad impianto inserito, lo stato
di quiete si modifica: per ripristinarlo il rilevatore compie un dispendio di
energia che provoca una segnalazione d'allarme.
In campo libero, le microonde danno origine ad una protezione, raffigurabile come un "sigaro".
Consigli per l'installazione
Attenzione:
I piccoli ambienti si saturano eccessivamente di microonde oltrepassando
le pareti circostanti provocando, talvolta, falsi allarmi: occorre effettuare numerose prove di
rilevazione e regolare correttamente l'emissione di microonde.
Installare il rilevatore microonde ad un'altezza compresa tra 1,80 e 2,3 mt. dal pavimento.
Confrontare l’area da proteggere, con il campo di copertura del sensore illustrato nel
manuale.
Evitare l'esposizione diretta ai raggi solari.
Nell’area di copertura del sensore a microonde non devono esserci oggetti
in movimento o liberi di muoversi per causa propria (es: pendolo).
Una taratura errata della microonda consente la rilevazione d'oggetti esterni
all'ambiente da proteggere, soprattutto in locali composti da pareti in mattoni forati.
Le microonde attraversano vetri, finestre e porte di legno.
Regolare per mezzo del potenziometro (o trimmer) l'emissione delle microonde.
Effettuare numerose prove di rilevazione.
Evitare l'installazione del sensore in prossimità di:
Passaggi d’acqua in tubazioni.
Tubi fluorescenti puntati verso il sensore.
Ambienti soggetti a forti correnti d’aria.
Superfici instabili, soggette a vibrazioni.
Non sovrapporre le aree di copertura di due o più sensori microonde che non
dispongono del circuito elettronico MIR, in quanto si verificherebbero falsi
allarmi.
Consiglio di effettuare in ogni caso le prove di rilevazione; procedere in questo modo:
Chiudere le porte e le finestre del locale protetto dal sensore.
Inserire l'antifurto.
Camminare rasente al perimetro esterno del locale protetto dal rilevatore a microonde.
Se il sensore oltrepassa la parete, la porta o le finestre, diminuire l'intensità
d'emissione attraverso il potenziometro.
Caratteristiche comuni tra rilevatori microonde
Circuito M.I.R. (Reiezione Mutue Frequenze)
L'installazione di due o più sensori microonde vicini tra loro creano sovrapposizioni
o aree comuni di rilevazione, generando falsi allarmi a causa delle collisioni
tra le microonde: mutue interferenze.
Il circuito M.I.R. sincronizza, su frequenze differenti, l’emissione di microonde per
ciascun sensore, consentendo installazioni multiple all'interno dello stesso
ambiente, senza generare mutue interferenze.
Si dovranno utilizzare rilevatori prodotti dalla medesima casa produttrice.
Circuito Adaptive
Per eliminare falsi allarmi dovuti ad una taratura errata del circuito microonde,
alcuni rilevatori dispongono di differenti livelli d'erogazione, a regolazione automatica.
Il circuito Adaptive inizia la rilevazione con il grado più alto d'emissione variando
la sensibilità fino al raggiungimento del livello idoneo.
Banda K
I rilevatori in banda K emettono le microonde con una frequenza pari a 2,4
GHz: un'onda più "corta" rispetto alla consueta (10,5 GHz).
L'onda corta, grazie alle sue caratteristiche fisiche, ha una minor forza di
penetrazione degli oggetti, limitando la sua azione all'interno dell'ambiente da proteggere.
Non è in grado di attraversare porte, muri e finestre evitando i falsi allarmi.
Tecnologia DRO planare
L'emissione di microonde avviene per mezzo di diodi (Gunn o Mixer) oppure attraverso la tecnologia DRO.
I circuiti DRO, Dielectric Resonator Oscillator, risolvono alcune delle problematiche meccaniche
generate dalle tecnologie tradizionali Gunn o Mixer.
L'elemento radiante dei rilevatori con DRO planare, è costituito da
un'antenna a tromba schermata che genera microonde con ampi angoli di copertura e minimi ingombri.
La schermatura dell'antenna a tromba forza l'emissione delle microonde nella direzione desiderata,
creando un lobo di copertura molto preciso.
Tecnologia R.D.V. (Remote Digital Verification)
La tecnologia R.D.V. sfrutta l'effetto doppler (elaborazione dell'eco di una
frequenza inviata) per produrre un segnale acustico ad
intensità variabile in funzione del movimento presente all'interno dell'area di copertura del sensore.
La scheda R.D.V. presente nella circuiteria del rilevatore include un
filtro digitale doppler che consente, mediante un algoritmo, di determinare
la velocità di una massa in movimento attraverso l'emissione di un segnale acustico.
L'antifurto che dispone di rilevatori microonde con R.D.V. deve essere collegato alla linea telefonica;
in caso d'allarme la centrale compone il numero telefonico del proprietario ed invia un segnale
acustico proveniente dal sensore attivato: il suono modulato corrisponde al movimento
generato dall'intruso.