Clan Umano I Cavalieri della Sfera di Lot
La Storia del Clan
I Cavalieri della Sfera sono un Clan
umano di allineamento neutrale.
La loro storia e il loro codice è legato a doppio filo a quello della sua guida,
la signora di Lot Orientea Penniath della stirpe dell’Aquila.
Tutto ebbe inizio su di una barca, guidata da un mago fino alle coste di Dubris,
terra accecata dalle nebbie. A bordo due infanti, un maschio ed una femmina. Una
nuova vita, nella terra dei cavalli, con la sola forza della Dea ad aiutare il
crescere dei piccoli. Il mago faceva loro da padre, da maestro, da guida.
Cresceva gli infanti allenando la loro mente ed il loro cuore, nel cogliere i
respiri della natura e nel giusto utilizzo delle forze che governano i
sentimenti. Orientea vide il fratello partire poco prima del levarsi delle
aquile e dopo sei anni di combattimenti decise di partire per cercarlo. Dopo
lunghi mesi di cavalcare in paesi mai visti e lande lontane da posti a lei
sconosciuti, giunse in un granducato di nome Lot dove venne accolta cordialmente
e rapita dai riflessi con il quale il sole, per mezzo della Dea, graziava quelle
terre fascinose. Giurò fedeltà eterna al Granducato e al suo Conte Petrus,
decidendo di donare nuova linfa al divenire, cercando la luce nella speranza e
aspettando il nuovo volo delle aquile. Poi il fato la baciò di nuovo. Fu nel
ducato che si ricongiunse con il fratello e nel giorno della festa del loro
ricongiungersi le vennero in mente le parole del suo maestro “il destino è
inesorabile; la vita è una beffa degli dei, e la giustizia non esiste” ma a
queste seguirono voci consiliere “devi imparare a ridere, altrimenti morirai per
il troppo piangere”.
Orientea capì in un lampo quale era il suo ruolo. Riunire le persone in grado di
aiutare il destino e provare a sorridere agli Dei. Prima fu il clan dei Dragoni
blu, ma avidità di potere mal si concilia con intenti di lealtà cavalleresca. Il
clan fu spezzato e dalle sue ceneri vennero alla luce i Cavalieri della Sfera,
in un’eterna promessa giurata sulla collina di Deva, dove di lì a poco sarebbe
sorto il maniero di Alchester, casa del clan e dei suoi figli, dimora di
giustizia, fratellanza e sorrisi per una nuova alba. La vita è la grande
maestra, ma si può vivere mille anni e non imparare nulla. Cavalieri, in onore
ad un rapporto e giuramento di fedeltà che renda tali di esserlo, fratelli, nel
dolore e nella gioia, marchiati a fuoco dall’imperativo dell’onore, frutti dalla
terra di Lot e figli del Granducato nel nome della Dea, fedeli al Conte Petrus e
fieri portabandiera di una stirpe che sopravviverà alla carne. La Sfera fu
scelta come immagine nel nome del clan, al fine di percepire qualcosa che non
deve andar perduto: la capacità di apprendere. Arte magica, mista ad onore e
amore e alla consapevolezza del vivere, pronti al sacrificio di morire. Il clan
insegna ai fratelli il non condizionamento, la maniera per mantenere viva la
curiosità e la capacità di apprendere, in modo da formare cavalieri con
un’intelligenza e una gioia interiore espansa e in movimento, non dei servi
immobili, pieni di ego, imbalsamati in qualche falsa personalità, incapaci di
concepire la bellezza di una famiglia e sentire vibrare nel cuore l’imperativo
di renderla grande come la terra a cui appartiene.I Cavalieri della Sfera
collaborano affinché, nel loro cuore e in quello delle persone con cui stanno
viaggiando, si crei un’energia tale da poter affrontare meglio qualsiasi
avversità.
Orientea Penniath, guida i suoi fratelli lasciandosi guidare.
Recentemente il Clan ha ricevuto l’Ufficializzazione da parte dell’Accademia
delle Razze e in seguito l’assegnazione di una Miniera di Rame da sfruttare in
territorio Pinnacoli. Il lavoro dei Confratelli Cavalieri ora produce ricchezza
per il Granducato e porta Monete d’oro in quantità. Presto in quella zona verrà
ultimata la costruzione di un nuovo Maniero, più imponente e sfarzoso di quello
dove il Clan ha mosso i primi passi.
Concessione Altura Pinnacoli - Anno IX - Mese 7° - Giorno 30°
Concessione Governativa Miniere - Anno XI - Mese 10° - Giorno 14°
Le prossime pagine, tocca a Noi scriverle!