Orlandino Greco

Autobiografia di Orlandino Greco

Sono nato a Castrolibero il 10 novembre del 1971. Ho frequentato le scuole materne presso le Suore Minime della Passione e le scuole elementari nel plesso scolastico del centro storico di Castrolibero.

Della mia maestra, signorina Ida Ruffolo, ricordo l’indefesso attaccamento al lavoro, mai una volta che mancasse (!), qualche bacchettata, ma soprattutto il tenero atteggiamento materno, quasi naturale, per una donna non coniugata e senza figli. In quinta elementare eravamo in 10: Palmerino, Roberto, Rosellina, Antonella, Tiziana, Franco, Dimitri...

Bene ce ne siamo voluto e ce ne vogliamo ancora adesso, perché il collante di allora dimostra di non essere stato scalfito dalle insidie del tempo e delle difficoltà della vita. Questi sentimenti che ho ricevuto e che ho investito sono il patrimonio che mi ha accompagnato ieri e che mi accompagna anche adesso.
Le scuole medie le ho frequentate presso l’Istituto Tommaso Campanella di Cosenza, così come le superiori al Liceo scientifico "Enrico Fermi".

Mi sono laureato in Ingegneria Civile - indirizzo strutture - presso l’Università della Calabria con voti 108/110.
Questo quanto al mio curriculum scolastico.

Quanto alla mia famiglia sono il primo di due fratelli.
Anche mio fratello Marco frequenta la facoltà di Ingegneria. Mia madre Flora e mio padre "Ciccio" sono il più bel regalo che ho ricevuto dalla vita: tutto quello che mi basta e che serve per essere sereno.
Da loro eredito delicatezza d’animo e fermezza di propositi, onestà e rigore morale. Vorrei che ogni famiglia respirasse il clima sereno che io ho conosciuto nella mia famiglia.
Marco - mio fratello - crede di stravedere per me, senza sapere che io non potrei fare a meno di attingere dalla sua sapiente, diligente fattività.

Di me – dicono gli amici – che ho più pregi che difetti, poi sorridono e si lasciano andare:…narciso, tenace, determinato, entusiasta, ma anche ingenuo, disordinato, poco diplomatico e…rompiscatole.

Margaret – la mia ragazza – è nata a Whatford in Inghilterra il 6 aprile 1973, dice di me…"a very clean person", che in inglese rende più che in italiano. Dice che sono egocentrico e positivo e che devo fare il Sindaco perché è l’unico modo per dimostrare che si può far politica in modo diverso. Dice anche che abbiamo in comune lo stesso modo di impegnarci fino in fondo nelle cose in cui crediamo.
Margaret
Margaret è da dieci anni la donna che amo e che incarna nella sua bellezza tutte le virtù della sua anima.

TEMPO LIBERO:
Prediligo la lettura dei classici.
Gli ultimi testi di filosofia che ho letto in ordine di tempo sono: Platone, Il demiurgo, La Repubblica, poi Aristotele e infine Kant, di cui la critica della ragion pura mi ha entusiasmato.
Mozart e Beethoven mi fanno compagnia quando devo raccogliere le idee o voglio stare da solo, ma anche la musica d’ascolto, soprattutto i cantautori italiani mi accompagnano nei frequenti spostamenti in macchina.
Battisti è invece il cavallo di battaglia quando insieme agli amici condividiamo una chitarra, un falò e il cielo stellato.

Una partita di pallone rappresenta più il piacere di stare assieme che non lo spirito agonistico.Simpatizzo per il Cosenza calcio e non mi dispiacerebbe vedere a breve la squadra in un campionato di serie A.
Prediligo, infine, una stecca da biliardo ed un buon tavolo verde per conciliare il sano divertimento con un buon esercizio di concentrazione.

La Politica
Nel 1987 frequento il Fronte della Gioventù, giovanissimo ma non abbastanza per non rendermi conto dell'impellenza di dover fronteggiare la minaccia della droga che già miete vittime fra i miei coetanei. E l'incalzare delle istanze sociali di legalità, trasparenza e giustizia sempre più nel mirino del terrorismo e della corruzione delle istituzioni.
Studente all'ateneo calabrese entro nel consiglio di Istituto della facoltà di ingegneria. E' il 1993 e l'esperienza lascia solo una traccia di amarezza perché l'impegno in seno al Consiglio non è condiviso dai miei colleghi con la stessa passione che in me motivava e motiva la volontà di adesso.
Da quel momento l'idea di coltivare un progetto sfocerà nella candidatura del 1995 nella lista "POLO PER CASTROLIBERO" che vedeva candidato a Sindaco l'architetto Sergio Luberto. Mancava alle mie esperienze la maturità di potere attingere dove ogni saggezza, ogni maturità, ogni impegno aveva messo radici; il senso dell'improvvisazione, della precarietà, del pressappochismo sempre hanno dominato la vicenda politica meridionale e locale in specie. L'esperienza ha sortito l'esordio in consiglio Comunale dove accanto a qualche amarezza ho raccolto ulteriore determinazione a non demordere. Infatti è datata 1999 la mia seconda candidatura maturata in seno ad un contesto in cui il bilancio del passato ha prodotto in termini di risultati elettorali 315 consensi. Orientavo le mie energie senza disperdere volontà, facendo tesoro del positivo e del negativo che avevo conquistato e facevo di quell'esperienza una postazione privilegiata per centrare gli obiettivi stabilendo priorità ed economizzando risorse. Una tale razionalizzazione ha prodotto risultati concreti: ero vice-sindaco dell'allora Giunta Aiello, con delega alla manutenzione e all'autoparco. Ancora un'esperienza claudicante sul piano formativo alimentata da beghe di quartiere, consolidate in anni di reiterata incuria ma anche di grandi e profondi slanci ideali che mai si sono tradotti in una volontà fattiva, costruttiva edificante. Io voglio determinare una svolta capace di tradurre nei fatti un'idea, io voglio agire la nostra volontà, questo ho sempre desiderato perché l'impegno di coloro che mi hanno guidato, sostenuto, incoraggiato ed educato alla esperienza politica sempre ha incontrato il limite di non fingere il consolidato costume di anni in cui si è incancrenita la possibilità di un riscatto socio-politico-istituzionale. Se solo io avessi potuto provare a guidare una Giunta, questo pensavo e mi convincevo che il coraggio di tentare se contiene il genio, la saggezza e la magia. Questi elementari ingredienti hanno fatto di me il Sindaco nel giugno 2001. Il vaglio equilibrato della situazione politica locale aveva consentito che la mia esperienza si confrontasse alla pari con la storia. Ma non aveva fatto i conti con quanto distorce la realtà. Chi non è capace di investire sui giovani, che traduce idee giovani, energie giovani, pensieri giovani, spirito giovanile vuol dire che non è capace di investire sul proprio futuro e quindi su se stesso.
Mi sono misurato con la sola forza della lealtà. La cronaca dice che ho perso perché Giunta e Consiglio sono stati commissariati. La realtà dice che ho vinto, perché intorno alle mie idee si stringe un coro di consensi, oggi a distanza di due anni, e questo vuol dire che di fronte alla verità anche la provvidenza si scomoda: il mio primo vero successo politico è datato 16 marzo 2003. E questo significa che per amore di lealtà anche la provvidenza si muove. Questo vuol dire che se solo ognuno abdicasse a quel miope egoismo, la politica nella quale credo coalizzerebbe un tale patrimonio ideale intorno al quale coltivare un giardino più vicino e più vero del Paradiso che forse ci aspetta lassù.

Castrolibero, febbraio 2003 ...........................................................................Orlandino Greco