CASTROLIBERO - Un piccolo centro, ma grande per le numerose iniziative, che non finiscono di stupire, non solo i suoi residenti, Castrolibero, ieri sera, ne ha affrontato ancora un'altra.Parrocchia di Santa Famiglia e Amministrazione Comunale, sempre in piena sintonia, hanno condiviso il piacere di tramandare ai posteri il ricordo dei benefattori dell'offerta del suolo su cui è sorto il complesso chiesastico di Andreotta. Si pensi un poco a 3999 mq per un valore simbolico di un solo euro, ceduto al Comune nella persona, allora, del sindaco del tempo, Scipione Valentini, celebre maestro di cultura, di politica, di profonda umanità, che, a sua volta, n'avrebbe fatto dono a don Gino Luberto, parroco, per la costruzione di quella struttura.
"La famiglia munifica dei De Luca -ha sostenuto padre Santo nell'omelia della messa vespertina di sabato sera- meritava un ricordo perenne riportato scolpito in una targa, posta davanti l'ingresso della sala liturgica". A padre Santo ha fatto eco il sindaco, Orlandino Greco, accompagnato da alcuni assessori come Pasquale Naccarato, Vincenzo Capizzano e Roberto Bilotto.
Il primo cittadino ha rilevato i valori che devono guidare la Comunità e lasciare segni indelebili di storia, di ricordi, di esempi come hanno fatto i vari De Luca eredi, vedova signora Clara, e, poi, Fiorella Luigia, Giuliana Paola, Marcella, presenti fisicamente e per qualcuno come Carmine, impossibilitato, spiritualmente presente tramite telegramma, allo scoprimento della lapide, subito dopo la celebrazione della Santa Messa. Grande la partecipazione di pubblico alla cerimonia d'inaugurazione della stele.