LA STORIA

Di Horst Gorlitz

 

Caro Enzo

Finalmente posso mandarti  una corta storia della mia vita sportiva come autodidatta. Scusi gli sbagli – ma anche per la lingua italiana sono un autodidatta.

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Sono nato il 20 settembre 921 a Halle / Saale ciò è una vergine – secondo la costellazione.Li dire che queste persone sono di qualità a lavorare logicamente. Spero è giusto. Esiste poi un'altra curiosità. Halle/Saale fu almeno in Germania la città natale dello sport di tuffi al merito degli Halloren cioè i salinatori.

Già durante il tempo di scuola ero interessato ai diversi attività sportive. Cioè atletica leggera, palla a mano ma specialmente ginnastica attrezzistica e pattinaggio artistico sul ghiaccio. Di conseguenza entrò in una società sportiva e diventò abbastanza forte in ginnastica. Così durante l’insegnamento dello sport a scuola il maestro mi affidavò  come insegnante gli scolari interessati al attrezzistica. Fu il primo passo verso un allenatore?

Naturalmente andò anche in piscina e mi diverto con i capofitti e salti mortale da 1 metro.

Succede che un tuffatore di questo tempo (Dietrich Fabian) mi vede e mi consiglio di allenarmi seriamente per competizioni. E perché la tuffistica mi piaceva pure, cambio la società sportiva in un'altra, la quale offriva l’attivita di tuffi e la ginnastica attrezzistica. Fu una buona decisione perché rinforzando la squadra giovanile di ginnastica di questa società raggiungemmo buoni successi in campo nazionale – e questo senza allenatore allenandoci reciproco. Ma anche la stessa situazione nei tuffi. L’amico Achim Scheffel ed io ci alleniamo reciproco come autodidatti raggiungendo anche noi la qualifica di atleti d’interesse nazionale.

Durante questo tempo dal 1.4.938 in poi imparavo la professione di un manuale per produzione di aeroplani. E facendo l’esame con distinzione ottengo uno stipendio per lo studio di ingenieria. Ma dopo il primo semestre per il fatto del 2° guerra mondiale devo interrompere lo studio e tornare a  lavorare, ora al ufficio di costruzione. Lavoro fino al Agosto 944 nella Siebel Flugzuegwerke Halle e mi sposo in questo tempo. Poi dopo il bombardamento della fabbrica, segue la mia chiamata al militare, la ferita il 26.7.945 con la conseguenza di amputazione del piede destra.

Tornando a casa il 1.5.946 riprendò logicamente contatto con gli amici dello sport e specialmente con l’amico Achim Scheffel. Nonostante della situazione molto grave per me e generalmente, l’amico Scheffel mi consiglia e prega a cominciare di fare l’allenatore. Prima perché non abbiamo avuti mai allenatori nei tempi passati, e poi resti tra gli amici sportivi e non crepi dietro di una scrivania. Mi convince e senza osservare le difficoltà di questo tempo inizia il mio impegno di allenatore.

C’era da rifare tutta la attrezzatura per poi allenarsi nella vecchia piscina coperta di Halle. Ma siamo riusciti con tanti impegni privati e l’aiuto del direttore della piscina.

Ma per creare una scuola di tuffi e indispensabile l’organizzazione della riserva dei talenti. Per raggiungere questo traguardo partivò con una riunione con i maestri dello sport delle scuole di Halle. Facendogli vedere un film Bruce Harlan e spiegando che qualità debbono avere i futuri tuffatori, chiedevo a loro di mandarmi una informazione a casa, se trovano talenti durante la istruzione a scuola. L’idea portava i frutti e si sviluppa una scuola di tuffi, cioè un fondamento per futuri successi in campo nazionale.

Segue un allenamento collettivo per tuffatori conosciuti dai tempi passati, organizzato privatamente e pagato con l’entrata di una prima manifestazione di tuffi alla Stadtbad di Halle. E questa manifestazione portava a contatto con l’organizzazione di sport  essendo nel dopoguerra in Germania Federale.

Di conseguenza diventò allenatore di professione. E senza esame in questo senso gli successi in campo nazionale confermano la mia qualifica. Poi conoscendo la qualità dei nostri tuffatori e della UdSSR mi servivo di vedere i tuffatori della Germania Orientale per poter paragonare le qualità secondo i risultati dei giochi Olimpici di Helsinki nel 952.

Però per la vista dei Campionati della Germania Federale 952 a Berlino senza permesso, ero licenziato, tornavo a lavorare normale ed allenare i miei tuffatori a titolo onorario.

Ma i successi dei miei tuffatori restano ed ai Campionati Europei 954 a Torino ero di nuovo il capo.

Fu un peccato che per questioni politiche la squadra della DDR arrivò solo la notte prima dell’inizio delle gare.

Quindi non c’era un tempo sufficiente di abituarsi ai trampolini ecc. Così i risultati ottenuti non rispecchiavano per niente la possibilità dei miei tuffatori. L’amico Scheffel fu sempre più forte del 2° classificato Udalow  e W. Szcipek batteva però tempo prima la futura campionessa Tschumitschva da 3 m.

Nonostante di questi risultati il “viaggio” per Torino era una buona esperienza per noi. Seguiva la partecipazione ai Giochi della Gioventù 955 con una squadra giovanile a Warzavia con il promettente Rolf Sperling e l’inaugurazione della nuova piscina coperta a Rostock. Tornando da Rostock avevo in mano la petizione per il Meritato maestro dello sport, un riconoscimento della GDR fino alla unificazione della FRG e GDR – ma in testa già preparato per la fuga da Halle a Karlsruhe.

Scappando con tutta la famiglia in ottobre 955 mi trovo di nuovo in ufficio di costruzione e come allenatore onorario.

In questi tempi il commissario tecnico di tuffi della FRG Heinz Plumanns organizzo allenamenti collegiali internazionale a Bad Kissingen. Era una grande cosa sportiva dopo la 2° guerra mondiale ed io ero molto lieto di essere invitato 956 come allenatore.Trovò vecchi e nuovi amici e forse perché davò una buona impressione ricevò 957 dalla FIN la richiesta di venire in Italia come allenatore federale di tuffi.

Nonostante che ho trovato molto aiuto a Karlsruhe dopo la mia fuga, non potevo dire di no alla richiesta della FIN. Prima, perché mi piaceva di continuare la professione di allenatore e poi, perché già da ragazzo sognavo di vedere Roma.

Tuttavia, durante il primo discorso con la FIN (fu nel giugno o luglio 957) a riguardo dell’inizio del mio lavoro, veniva fuori, che piacerebbe che comincio subito – fino al 30 settembre 957. Poi posso tornare al mio lavoro in Germania fino al inizia Aprile persino pagato dalla FIN. La ragione fu: Durante l’inverno i tuffatori non fanno allenamento. Che sorpresa – per me incredibile.

Poi senza permesso di uscire anticipato dal mio contratto di lavoro in Germania cominciò il mio lavoro per la FIN il 1° Gennaio 958.

E a questo punto devo dire, che la FIN fu tanto generosa offrendomi un appartamento d’affitto completamente mobiliato; evitando così ogni preoccupazione.

Mi ricordo bene ai primi appuntamenti con i tuffatori,  allenatori e dirigenti durante un “Giro d’Italia” al principio del mio lavoro. Avevo bisogno di un interprete (fu Carlo Dibiasi) e contatavo man’a mano che, ognuno lavorava a suo modo. Non esisteva una scuola unita.

Ciò è una bella confusione senza traguardo.

Non fu facile – con la mia testardaggine di capire la mentalità italiana ed adattarmi. Ma capivo che, senza la mia buona volontà in questo senso non potevo cambiare nulla. Quindi ho provato ed oggi sono felice che sono riuscito ed Italia diventato la mia seconda patria.

Tornando allo sport, non voglio nominare persone che mi hanno accompagnato sulla strada del successo d’Italia nella tuffistica; e sono rimasto amici fino a oggigiorno. Ciononostante esisteva una

eccezione.

Il Dott. Saini che, con la saggezza, che si può mantenere prestazione di punta in campo internazionale soltanto con una ben organizzata e permanente ricerca e promozione dei talenti, ricavò i Centri Coni. L’unico fondamento che con gli impianti sportivi adatti può assicurare successi permanente.

Ed in questa commissione devo nominare anche l’amico Manoni della ginnastica attrezzistica. Fu egli a darmi una mano per lo sviluppo di un materasso di gomma piuma, la quale permetteva di approdare con la schiena o seduta dopo un tuffo dal trampolino a secco senza danni. Usando questa attrezzatura diventò più facile e sicuro di preparare tuffi come 205c, 305c, 5134d e così via da 3 m.

Per finire mi ricordo una domanda all’inizio degli anni 960:

Come si può battere gli americani?

In risposta: E’ facile – saltare più alto, girare più veloce, entrare meglio.

E questo vale ancora oggi – nei confronti co’i cinesi. Senza mai dimenticare che, anche lo sport di tuffi e più facile più sono rispettato le legge di fisica. 

Qui devo confermare che i miei successi come allenatore autodidatta dipendono secondo me almeno di 50% per la conoscenza di questa legge. Usandogli, quando la parola “bio meccanica” era ancora una parola straniera nello sport.

Il fatto, che ho abbandonato il 31.12.968 la mia seconda patria, dipendeva anche dal fatto della mia promessa di tornare nella FRG se manca  fino ad una certa data una nuova offerta FIN/CONI. Capitava così e comincio il 1.1.969 il mio lavoro per il Deutscher Schwimmverband.

Il mio lavoro a “casa” andava avanti bene con gli atleti, allenatori e certi dirigenti; ma purtroppo la burocrazia sportiva di questi tempi non permetteva di creare una base paragonabile con i Centri Coni. Così con la mancanza di una concorrenza  sportiva in tutte le categorie i risultati in campo internazionale non rispettavano i miei traguardi. Di conseguenza pensavo alla salute, al impedimento per l’amputazione del piede e disdivo il mio contratto raggiungendo l’eta di pensionato.

Seguendo impegni amichevoli in campo internazionale e pensando al passato devo confermare che non ho mai rimpianto di fare l’allenatore al contrario mi ricordo con piacere e gratitudine ai questi tempi e sono ancora oggi lieto di trovare i “vecchi” amici. Concludendo sono un po’ orgoglioso che ho probabilmente lasciato mie tracce a Halle ed ITALIA.

 

Rigorosamente copiato dal manoscritto di Horst Goerlitz