M/p " PINGUINO "

 

 
 

L'affondamento del m/p "PINGUINO" fu una delle pagine piu' tragiche della storia della marineria sambenedettese. Salpato dal porto di Formia il 19/01/1966 alle ore 2320  non fece piu' ritorno. Scomparso tragicamente nella notte tra Sabato 19 e la Domenica del 20/02/1966 in Lat. 20° 39.1' Nord e Long. 17° 06.1'  Ovest ad 1mn dalla boa nr 1 delle secche di Capo  Bianco, estremo sud della Mauritania. Furono molte le ipotesi fatte sul suo affondamento, ma la versione ufficiale fu: scoppio delle caldaie. Solo dopo 24 anni dalla sciagura venne a galla la verita'  rivelata da un marinaio giapponese di nome Rikio Nikko, all'epoca imbarcato sul motopeschereccio oceanico denominato SHIKAMARO"

 
     
  DAL  QUOTIDIANO "IL MESSAGGERO"  
  DOMENICA 18 FEBBRAIO 1990  
  a firma di REMO CROCI  
     
 

Il mistero che avvolse ventiquattr’anni fa l’affondamento del “Pinguino”, il motopesca della flottiglia oceanica sambenedettese inabissatosi nelle acque della Mauritania la notte del 20 Febbraio 1966, potrebbe essere svelato. Lo rivela un settimanale giapponese nel corso di un intervista a Rikio Nikko, un ex pescatore che all’ epoca si trovava imbarcato sulla “Shikamaro”, unità da pesca giapponese. Non si comprende il perché di questa “confessione” a tanti anni di distanza dal naufragio del “Pinguino”. Così come non si comprende il perché le Autorità italiane si affrettarono a chiudere l’ inchiesta. Anni fa anche un ex sommozzatore della Marina Militare, che partecipò alla spedizione in Mauritania dichiarò: «i nostri superiori ci dissero di non rivelare cosa realmente vedemmo nei fondali della Mauritania dove giaceva il relitto dello scafo sambenedettese. La versione ufficiale doveva essere lo scoppio del gas». Nel reportage firmato dall’ ex pescatore Nikko, che vive oggi a Osaka, si fornisce una verità dei fatti circa le cause che procurano la tragedia del “Pinguino” che secondo quanto sostiene Nikko fu speronato. «A quei tempi si operava nei mari africani data la pescosità degli stessi. La notte della sciagura nessuno di noi si accorse della collisione anche perché il motopesca italiano era piccolissimo rispetto alla nostra unità quattro volte superiore come tonnellaggio. Alle prime luce dell’ alba avvertimmo delle anomalie alla prua e ci accorgemmo di aver urtato contro un altro scafo perché sulla fiancata anteriore portammo una grande bozza. Restammo per qualche ora sul punto dove poteva essere accaduto l’ affondamento  ma ormai era troppo tardi per prestare soccorso e così ci fu ordinato di fare rotta verso il porto di Sant’ Etienne». Questo il passo più rilevante dell’ intervista realizzata ad uno dei testimoni oculari della tragedia del “Pinguino” nella quale persero la vita 14 uomini di equipaggio. Solo quattro i corpi che furono recuperati : Tommaso Bruni, Vittorio Scartozzi e il comandante Alberto Palestini, un quarto uomo non fu mai identificato. A bordo del “Pinguino” erano imbarcato anche Elio Voltottorni, Domenico Romani, Ruggiero Spina, Antonio Pompei, Agostino e Pasquale Greco, Giuseppe Monti, Felice Taranto e Dino Bruni.

Ad avvalorare la confessione resa dopo tanti anni dall’ accaduto vi sono le testimonianze di alcuni marittimi sambenedettesi che parteciparono ai primi soccorsi in Mauritania. «Quando  rientrammo a Sant’ Etienne notai ormeggiata sulla banchina la nave giapponese “Shakamaro” che presentava una “bugna”, (nel gergo marinaro sta per una rientranza dello scafo), e sospettai che il “Pinguino” potesse essere stato speronato dai giapponesi – ha sempre sostenuto Filippo Palestini – ex capitano marittimo imbarcato nel lontano Febbraio del ’66 sull’ “ Emilio Boario” – le autorità marittime del posto quando chiesi che fosse aperta un’ inchiesta mi presero per visionario. C’ è da dire che i giapponesi dominavano il mercato internazionale della pesca e si preferì evitare un caso diplomatico». La rivelazione fornita dal settimanale giapponese sulla verità dell’ affondamento del “Pinguino” ha riaperto una ferita che non si è mai rimarginata nel cuore della marineria sambenedettese e neppure nuove indagini, semmai ve ne fossero, potranno riuscire a tanto. Così come non potranno essere dimenticate le altre tragedie del mare che hanno visto coinvolte unità di pesca ed equipaggi sambenedettesi. Il mare nasconde altri misteri come quello del “Martinsicuro II” scomparso al largo della Sardegna: furono rinvenuti solo i galleggianti dello scafo.  

 
     
 
1964 - Oceano Atlantico - In pesca........

 
1964 - Oceano Atlantico - Il Cpt. Alberto Palestini ( in secondo piano) ed il Cugino Luigi Silenzi

 

 
   

(clicca sull'immagine per ingrandirla)

 

Armatore: Antonio Belligoni di Ancona

Ex nave da carico di 170 tsl

Trasformata in nave da pesca oceanica nel 1960 nel Cantiere Navale Morini di Ancona

 

CARATTERISTICHE

Tsl 160 - Lunghezza 40 mt - Hp 300 - Chiglia piatta

Matr.106 di Ancona - Equipaggio 14

 

CREW LIST

 

ALBERTO PALESTINI

 

 

Comandante di anni 50 nato a San Benedetto del Tronto, sposato con quattro figli.


ELIO VOLTATTORNI

 Primo ufficiale di coperta di anni 56 nato a San Benedetto del Tronto, sposato con una figlia.


DOMENICO ROMANI

 Direttore di macchina di anni 51 nato a San Benedetto del Tronto,sposato con tre figli.


ANTONIO POMPEI

Primo uff. di macchina di anni 45 nato a San Benedetto del Tronto, sposato con tre figli.


RUGGERO SPINA

 Nostromo di anni 28 nato a San Benedetto del Tronto, celibe


VITTORIO FIDANZA

Marinaio di anni 25 nato a San Benedetto del Tronto, celibe.


DINO BRUNI

Marinaio di anni 26 nato a San Benedetto del Tronto, sposato con un figlio.


TOMMASO BRUNI

 Marinaio di anni 24 fratello di Dino nato a San Benedetto del Tronto, sposato.


VITTORIO SCARTOZZI

 Cuoco di anni 47 nato a Grottammare, sposato.


FELICE TARANTO

 Marinaio di anni 29  nato a Porto Empedocle, provincia di Agrigento.


AGOSTINO GRECO

Marinaio di  anni 29 nato a Porto Empedocle, provincia di Agrigento.


GIUSEPPE GRECO

 Marinaio di anni 56 nato a Porto Empedocle, provincia di Agrigento.


PASQUALE GRECO

 Marinaio di anni 60  nato ad Ancona.


GIUSEPPE MONTI

 Marinaio di anni 31 nato a Gaeta (LT).


1964 - Oceano Atlantico - Selezione del pescato ed incassettamento
1964 - Oceano Atlantico - Luigi Pompilii........turno di guardia in plancia.........

 

Domenico Caselli
(of Guerrino de Peco', Fadanne and Luci', La Brezze, La Carlane family)
.....amare e ricordare il grande passato di San Benedetto del Tronto e dei suoi figli marinai.......