junker - D.B.G.M. - 1988 - TYP M.T.
VERS. ECONOMICA CIVILE
(DEUTSCHE BUNDESGEBRAUCHSMUSTER)


 

Non sono un patito di tasti verticali ma lo Junker  ha sempre destato in me una certa attrazione e particolare simpatia a causa del suo  passato. Ero giovanissimo quando lo vidi per la prima volta  alla scuola  radiotelegrafisti di San Benedetto del Tronto ed il mio istruttore che ne possedeva uno aveva grande cura verso quell'oggetto recuperato chissa’  dove. Avevo letto da qualche parte che quel tipo di tasto era usato dagli R/T della Kriegsmarine,  in particolar modo dai radiotelegrafisti degli U-BOAT, cosi’  fantasticavo, navigavo con la mente  rincorrendo con un pizzico di fantasia qualche pezzo di storia. Ricordo perfettamente la sigla D.R.P. (allora non conoscevo  il significato) che riportava su un lato.  Progettato e costruito nella WW I° da un ufficiale radiotelegrafista della Marina Tedesca, l' Ing. Joseph Junker (da non confondere con la Junker produttrice di aerei),  lo Junker Key  fu brevettato soltanto  nel 1926 (qualcuno sostiene nel 1920)  e prodotto a  Berlino nello stabilimento  dello stesso Junker dove all'epoca produceva anche apparecchiature radio per la Marina.

 
     
 

 
 

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Durante la WWII°,  questa  chiave equipaggio’ tutte le forze militari tedesche.  Alla destra del tasto viene riportata la sigla  D.R.P.  (Deutsches Reichs Patent) Junker che indica chiaramente il periodo della sua costruzione, (1931) 1933 - 1945 mentre la sigla D.B.G.M. (Deutsche Bundesgebrauchsmuster) indica la fabbricazione nel dopoguerra, ossia dopo il 1945. Bisogna tener presente che le chiavi costruite nel periodo bellico o antebellico (1933-1945) ed   identificate con la sigla D.R.P., che riportano all’interno, stampigliata sulla bachelite, (cosa rarissima) o sul cartoncino isolante che copre lo chassis, (ma non sempre),  nella parte inferiore dov'e' sistemato il filtro antisparking  l'emblema del Terzo Reichs (l’aquila e la swastika) hanno un valore di mercato del 40% / 50% in piu’,  pertanto prestate la massima attenzione!! Questo verticale dalla forma unica ed inconfondibile, oltre ad essere molto robusto e  preciso nelle regolazioni  ha un tocco  unico, possiede qualcosa di particolare, emette quel “thunk” un pochino ovattato gradevole all'operatore ed al suo orecchio,  un tasto piacevole da utilizzare. Costruito con   macchine d'alta precisione adotta tecniche di realizzazione molto originali tra cui spicca la regolazione del  tensionamento della molla (favolosa soluzione!) e la registrazione dei contatti "click-stop"   sui vecchi modelli in dotazione alla Marina Militare, Mercantile ed uffici pubblici civili.

 
     
   
 

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I contatti combaciano alla perfezione e sono costruiti in argento duro ad alta conducibilita’ pertanto adatti  ad un  uso prolungato, inoltre, incorpora  nella  base un filtro antiscintille/antisparking, soluzioni difficilmente adottate su altri manipolatori. Tutto il complesso e’  racchiuso in un cofano metallico apribile a compasso avente  la funzione di proteggere la meccanica. Nei “recenti” manipolatori Junker , quelli costruiti dal 1980 circa in poi (quelli piu' economici per intenderci) il cofano non e’ piu’ di metallo ma di ottima plastica o resina, ben rifinito e verniciato alla perfezione, fatto veramente molto  bene. Utilizzato per le sue caratteristiche da numerose marine europee, fu lo standard per tutta la marina mercantile e militare olandese e per tutte le stazioni litoranee e costiere australiane.  E’ tutt’oggi  un eccellente manipolatore morse prodotto dalla Joseph Junker  Gmbh  a Bad Honnef - Germany  con lo stesso marchio di sempre.

 
     
 

 
 

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Oltre al verticale l’ Ing. Junker costrui'  anche un “bug”  ispirandosi  al grande  Vibroplex Lightning  e per le sue capacita’ fu decorato in ambedue le guerre.  Nel 1934 sposto' da Berlino a  Bad Honneff una parte dello stabilimento trasferendolo definitivamente nel 1945,  muore nel 1946. Oggi i tasti Junker rappresentano un pezzo di storia, sono ancora dei prodotti raffinati e richiesti in tutto il mondo.

 
 
 
 
 
 

 FRAMMENTI DI STORIA

 
 

Osservate attentamente queste tre foto che ritraggono la stazione radio di un U-BOAT in navigazione in  Nord Atlantico nel 1941................

 
 
 
  (Foto tratte dal web  -  clicca sull'immagine per ingrandirla)  
   
 

 

 
 

Osservate la foto nr. 1, quello di destra è uno Junker, è inconfondibile. La foto nr. 2 mostra gli stessi tasti ma con il coperchio di protezione chiuso mentre la foto nr. 3, guardate bene il tasto che si intravede a destra (estremo lato dx della foto),  si scorge l' inconfondibile presa del coperchio posta sui lati e la pesante base in metallo. Questo key e' stato prodotto dalla Junker fino al 1980/1984 ed ancora oggi reperibile sul mercato. Dopo questa data e' stato prodotto (come sopra accennato) con il coperchio in resina/plastica anziche' di alluminio e senza il  "click-stop" che ha la funzione di regolare accuratamente la spaziatura dei contatti, sostituito (per ragioni di costi) da un 0 Ring. Per il resto rimane quel meraviglioso tasto, usato, amato ed apprezzato dai grandi professionisti.

 
 
 
 
 
 

 PARTICOLARITA'

 
 

Non tutti sanno che la base in bakelite dei tasti telegrafici Junker prodotti  fino al 1945 era molto tossica in quanto aveva una componente altissima di asbesto, volgarmente conosciuto come amianto che insieme alla polvere di mica, legno, carta, cartone e minima parte di altro materiale  serviva da riempitivo base da mescolare alla resina fenolica usata per lo stampo.

 
     
 

 
 

Base in bakelite di uno Junker del 1934

 
     
 
 
 
 
     
 

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    I6HWD Domenico Caselli