1)BRANO DA “LA CARTA DELLA TERRA”
2)Di che cosa siamo
responsabili?
Del fatto che la terra è tanto malata che ha la febbre
alta!!!!!!!
infatti la sua
Temperatura è aumentata con l’effetto serra.
VEDIAMO QUALCHE DATO
La concentrazione di anidride
carbonica nell'atmosfera è la più alta da milioni di anni.nell'ultimo secolo la
temperatura è cresciuta di 0,6 gradi, si prevede che nei prossimi 100 anni
possa crescere da 2 a 5 gradi
3)Tutti siamo responsabili ma in misura
diversa. Perché?
Abbiamo responsabilità diverse perché,anche se il terzo mondo pare che inquini più del
primo perché non ha norme e filtri sofisticati(come si è detto anche nella conferenza
di Rio nel 1992), questo non vuol dire che il primo mondo inquina meno di esso.
La Responsabilità del mondo industrializzato consiste soprattutto in tre
elementi Culturali:
4)Culture
diverse tra loro; responsabilità uguali????????????
Può essere utile sapere che esistono al
mondo culture che non separano,anzi percepiscono l’armonia del ritmo universale
e lo rispettano.
Per esempio:
Ma
proprio per rispettare l’armonia e il ritmo saggio,i
cinesi si sono autolimitati.
Ad
ogni invenzione pensavano ”ora potrò riposare meglio”.L’occidentale invece resa
ricavarne il massimo profitto(economico).
5)Si può dire che l’Occidente ha la maggiore responsabilità per i
mali della
Terra??
Si perché,il pensiero occidentale
ed europeo deriva da due elementi:la filosofia
Greca e la concezione biblica del mondo,che
sono tutte e due improntate sul
Dualismo. La globalità del mondo viene
scissa,divisa in due sfere. L’essere
separato
dagli esistenti.
Il dualismo occidentale ha inventato, di conseguenza, la specializzazione,il
frazionamento delle responsabilità, senza
percepire più il contesto globale. Ciò
ci ha allontanato dalla
percezione dell’armonia del Creato.
La pagina biblica della creazione,con l’ordine di Dio:”DOMINATE LA
TERRA”voleva essere un’affermazione di democrazia, invece è
diventata
Un’autorizzazione a sfruttare senza riserve il pianeta. È anche
vero,però che la
Tradizione cristiana ci ha dato un S.Francesco,che
non aveva nessuna difficoltà
A considerare gli animali come creature e sue compagnie,come fratelli e sorelle,
e ad istaurare con loro un
rapporto d’amore. Nel Cantico delle Creature,questo
amore si spinge sino ad abbracciare
la stessa natura inanimata.
Francesco affascina ancora tante persone,per
la sua dimensione piacevole di
Fraternità,per la sua capacità di
assaporare il mondo,abbracciando,
fraternizzare con il creato. Egli risveglia
in noi questa dimensione di tenerezza,
di attenzione,di convivenza non
contro ma insieme alla natura,facendola
crescere. Il suo Cantico è un vero canto della tradizione
cristiana che tende a
superare il rigido dualismo. S.Francesco non interpreta la relazione tra un uomo
e mondo come un dominio del
primo sul secondo,ma come un rapporto tra
compagni che sono uniti dalla medesima
condizione di “creature”.
6) Quale
contributo possono dare le religioni
alle sfide che la crisi ambientale pone
all’umanità?
Le diverse religioni,possano
dare un enorme contributo perché l’uomo affronti
correttamente le nuove sfide ambientali ricercando al loro interno
il
modo di
rivalutare e di prestare più attenzione al rapporto uomo-terra, Le religioni
possono aiutare l’uomo a recuperare il senso della sacralità della vita in ogni
sua forma: solo così potremo tornare a un rispetto profondo e costruttivo del
mondo
*Il contributo delle religioni all’ecologia: