Riflessioni sul punto II.5d della Carta della Terra“Proteggi e restaura l’integrità dei sistemi ecologici terrestri…controllando e sradicando gli organismi non autoctoni o geneticamente modificati che siano dannosi per le specie autoctone e per l’ambiente e impedendo l’introduzione di questi organismi dannosi.”

 

Organismi geneticamente modificati (OGM)

 

La spinta ad una industrializzazione crescente nel campo agricolo ha comportato, nei Paesi industrializzati, grandi problemi ambientali.

Accanto a questo grave fenomeno che porta progressivamente all’uniformità genetica delle coltivazioni, esiste anche una perdita di biodiversità delle specie selvatiche da cui l’uomo ha ricavato le varietà coltivate dovuta all’abbandono delle pratiche agricole tradizionali, all’alterazione o alla distruzione di habitat naturali. Un esempio significativo per capire l’importanza della biodiversità per l’agricoltura  è fornito dalla patata, la cui coltivazione può essere messa in crisi dall’attacco di un fungo parassita, la peronospora. Nel 1840, in Irlanda, la peronospora distrusse i campi provocando una terribile carestia che uccise 1 milione di persone.

Oggi l’introduzione degli OGM in agricoltura non fa che aggravare la già precaria situazione portandola a conseguenze difficilmente prevedibili. L’introduzione di OGM

Nell’ambiente, può infatti comportare cambiamenti nella capacità di adattamento delle specie all’ambiente.

Lo sviluppo di OGM è molto di più che una forma accelerata di selezione di piante, animali e microrganismi basato sui naturali processi di riproduzione.

 

                                  Alcuni effetti negativi degli OGM

 

-La riduzione della biodivesità : è un altro effetto dell’introduzione di OGM nell’ambiente: nuove specie con diverse caratteristiche potrebbero competere più vantaggiosamente con quelle che si sono selezionate naturalmente facendole scomparire per sempre ed innescando processi da cui non è facile prevedere lo sviluppo sia in termini ambientali che economici e sociali.

-Le possibilità di allergia. Esemplare è stato il caso della soia in cui sono stati inseriti i geni della noce brasiliana per renderla più ricca di metionina, un amminoacido che il nostro organismo non sa produrre. La soia così creata si è rivelata fortemente allergenica per gli allergici alla noce e solo in extremis si è evitato che venisse commercializzata. Questo esempio fa anche capire l’importanza dell’etichettatura dei prodotti transgenici per informare le persone allergiche sulla insospettabile presenza in cibi o materiali di sostanze alle quali gli interessati potrebbero essere allergici.