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PAGINA DEL GIUBILEO 
- ANNO 2000 -
Una soglia per l'umanità, una soglia per la Chiesa.
Un invito a guardare con lucidità il passato.
Un invito a costruire l'avvenire nella speranza.
Un invito ad approfondire il mistero di Dio Signore della storia
e di Gesù entrato nella nostra storia.
Un impegno a rinnovarsi e a costruire un mondo di giustizia e di pace.
Un tempo di crisi che può diventare un tempo di grazia.
L'ANNO 2000, l'anno del Grande Giubileo.

 
 
Da dove viene la parola Giubileo?
La parola Giubileo ha due radici, ebraica e latina. Nella Bibbia ebraica il termine yobel significò dapprima l'ariete, poi il corno dell'ariete usato come tromba, che si usava per annunciare ogni ciquant'anni un anno eccezionale di condono di debiti. Inaugurato con il suono del yobel, quell'anno fu chiamato "anno del yobel". in latino la parola jubilium (dal verbo jubilare) esprimeva il grido di gioia dei pastori.
Quando fra il 391 e il 406 san Girolamo tradusse la Bibbia dall'ebraico in latino, rese la parola yobel con jubilaeus (e non jubileus, più vicino a yobel, come ci si poteva aspettare). Univa così l'idea di gioia espressa dal grido dei pastori latini a quella festa che inaugurava l'anno eccezionale dell'antico Israele. Nella sua traduzione, che fu usata nella Chiesa per più di mille anni, si parla dunque di annus jubilei, o di jubilaeus.
Verso la fine del Medioevo la parola fu applicata all'indulgenza concessa dal Papa durante l'Anno santo. Passò poi in italiano, giubileo o anno giubilare, e in altre lingue europee per indicare anni eccezionali di conversione e di grazia.
 
IL GIUBILEO E GESU'

Durante la sua breve vita pubblica, Gesù ha liberato i suoi contemporanei dalle catene delle malattie e del peccato. Ha invitato al rispetto dei piccoli, alla condivisione, al dono di sé. Ha testimoniato in modo nuovo e inedito un Dio amore, che chiamava "Padre". Quando, quarant'anni dopo Luca scrisse il suo Vangelo, presentò Gesù nel giorno in cui iniziava la sua attività nella sinagoga della sua infanzia, a Nazareth. La scena, descritta con abilità e amore, offre uno scorcio vigoroso della missione di grazia compiuta da Gesù:

"Si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore

Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi»".

Le indulgenze
Furono suggerite da un sentimento generoso (indulgente), fondate sulla comunione dei santi, basate sul potere delle chiavi della Chiesa, ma il loro uso non fu soltanto buono, conobbe anche deviazioni.
Nei primi secoli della Chiesa spesso la penitenza o la pena connessa a un peccato perdonato mediante il sacramento era assai pesante. L'indulgenza permetteva una commutazione di tale pena in un'altra più leggera. Si arrivò a stabilire certe corrispondenze: tale preghiera può sostituire tanti giorni di penitenza regolare. L'indulgenza plenaria, concessa per esempio ai crociati, rimetteva tutte le pene temporali (da compiere sulla terra).
Ma questa prassi causò molte confusioni. Si pensava che l'indulgenza non fosse soltanto una remissione della pena temporale ma una specie di passaporto per il paradiso. Peggio ancora, si cominciò a considerare le indulgenze come una mercanzia. Così nel sec. XVI alcuni rappresentanti del Papa giravano in Germania per raccogliere fondi per la ricostruzione della Basilica di San Pietro a Roma: ogni offerta dava diritto a un'indulgenza. Lutero denunciò questi abusi, che non furono senza influsso sulla Riforma.
Alcune indulgenze erano strettamente collegate al Giubileo.
E' importante sapere che queste indulgenze non influiscono sul nostro avvenire nel senso che si possano far valere davanti a Dio per ottenere la vita eterna. Quello che conta è ricevere il perdono delle colpe con il sacramento della penitenza e impegnarsi a vivere in conformità al Vangelo, e a servizio del prossimo.

1300 - IL PRIMO GIUBILEO CRISTIANO
L'iniziativa dell'Anno Santo non fu presa dal Papa, ma dal popolo cristiano. Fin dal principio del 1300 affluirono a Roma folle numerose di pellegrini. In quell'anniversario della nascita di Gesù, visitando le tombe degli apostoli Pietro e Paolo, speravano di essere liberati dai loro peccati e dalle pene meritate per essi. Roma è in pace. Sul trono di san Pietro siede da sei anni Bonifacio VIII, un uomo dal carattere rude. Aderendo al desiderio della folla, il Papa promulga il primo Giubileo cristiano il 22 febbraio 1300, con effetto retroattivo. L'Anno Santo deve andare dal Natale 1299 al Natale 1300. Bonifacio VIII vuole così indicare che d'ora in poi l'Anno Santo sarà uno dei modi di celebrare il centenario della nascita di Gesù. Durante tutto l'anno, la Basilica di San Pietro resta aperta giorno e notte. Per ottenere l'indulgenza plenaria bisogna visitare quella basilica e quella di San Paolo trenta volte se Romani, e quindici volte, se i pellegrini venivano da fuori.

I GIUBILEI CRISTIANI NELLA STORIA
A partire dal sec. XIV i Giubilei scandiscono la storia della Chiesa. Si possono considerare un modo di santificare il tempo. La loro periodicità dapprima è variabile, poi si fissa a poco a poco, mai però definitivamente.
Bonifacio VIII aveva previsto un Giubileo ogni secolo. Ma siccome l'anno giubilare ebraico veniva celebrato ogni 50 anni, Clemente VI (1342-1352) fissò il secondo Giubileo per il 1350. Urbano VI (1378-1389) ridusse il ritmo dei Giubilei a 33 anni, la presumibile durata della vita terrena di Gesù. L'intervallo tra due giubilei fu ancora ridotto a 25 anni da Paolo II (1464-1471). Un Giubileo per generazione. Così, dal 1470 al sec. XIX i Giubilei si succedettero con quel ritmo.

Oltre ai Giubilei ordinari se ne possono contare 85 straordinari, di cui 65 a raggio universale, gli altri dovuti a circostanze particolari di una nazione. A partire da Sisto V (1585-1590) molti Papi proclamavano un Giubileo straordinario in occasione della loro ascesa al trono.

1300: Primo Giubileo.
1350: 1.200.000 pellegrini a Roma, due anni dopo la peste nera.
1390: Per conseguire l'indulgenza bisogna visitare le quattro grandi Basiliche di Roma.
1400: "Giubileo dei Bianchi", chiamato così per una confraternita di penitenti.
1423: Successo relativo.
1450: Giubileo grandioso, pellegrini da tutta l'Europa
1475: Giubileo che inaugura il ritmo dei 25 anni.
1500: Organizzazione del cerimoniale dell'apertura delle Porte Sante.
1525: Durante la Riforma protestante.
1550: Accoglienza dei pellegrini da parte di Filippo Neri.
1575: Apogeo della Riforma Cattolica.
1600: Il più grandioso Giubileo celebrato fino ad allora.
1625: I religiosi di clausura, i malati e i prigionieri possono acquistare l'indulgenza senza venire a Roma.
1650: Giubileo severo, come il papa che lo organizza, Innocenzo X.
1675: Giubileo esaltante: una festa tutti i giorni.
1700: Il papa Innocenzo XII muore durante il Giubileo.
1725: Rigore per ottenere l'indulgenza
1750: Il cerimoniale è fissato definitivamente.
1775: Successo relativo.
1800: Niente Giubileo. Roma è occupata e il Papa è prigioniero di Napoleone.
1825: L'unico Giubileo del secolo.
1900: Il Giubileo termina con la consacrazione a Cristo Redentore.
1925: Dà rilievo all'importanza delle missioni.
1933: XIX anniversario della Redenzione.
1950: Definizione del dogma dell'Assunzione di Maria.
1975: Carattere internazionale e digiuno.
1983: 1950° anniversario della Redenzione.
2000: 2000° anniversario dell'Incarnazione.

Siamo proprio nel 2000?
Questo Giubileo viene celebrato in occasione del 2000° anniversario della nascita di Gesù. Infatti, noi contiamo gli anni a partire da quella data. Ma non fu sempre così, naturalmente.
Fino al sec VI. nell'Impero Romano si contavano gli anni sia a partire dalla fondazione di Roma (53 a.C.) sia a partire dall'inizio del regno dell'imperatore Diocleziano (284 d.C.). Nel sec. VI un monaco, Dionigi il Piccolo, volle stabilire un calendario partendo dalla nascita di Gesù. Secondo i suoi calcoli, l'anno 247 di Diocleziano doveva essere seguito dall'anno 532 di Cristo. Questo modo di datare si diffuse poco per volta e finì per imporsi nelle Chiese e nella società. In seguito ci si accorgerà che Dionigi il Piccolo si era sbagliato nei suoi calcoli. Secondo i dati della storia, Gesù sarebbe nato tra il 7 e il 14 a.C. (in base all'attuale conteggio degli anni). Tuttavia, il sistema di datazione non fu rimesso in discussione.

Oggi questa "era cristiana", detta anche "nostra era", è accettata universalmente. Questo non impedisce che certe religioni o certe nazioni conservino il loro modo tradizionale di contare gli anni. Così, per gli Ebrei il 2000 è il 5760 dalla creazione del mondo; per i Musulmani è l'anno 1419 dell'Egira (la fuga di Maometto a Medina nel 622); per i Giapponesi è l'anno 12 del regno di Aki Hito.
 
 

IL GIUBILEO NELLA LEGGE DI MOSE'


IL GRANDE GIUBILEO DEL 2000


 
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