STORIA

Bellona piccolo centro in Provincia di Caserta noto per le Terme della Frazione Triflisco e per l’abbondanza di locali gastronomici, nel 1998 è stata visitata dal Presidente della Repubblica OSCAR LUIGI SCALFARO che, in quell’occasione promise la concessione della Medaglia d’Oro al Valore Militare per l’Eccidio dei 54 Martiri che venne consegnata presso il Quirinale. Altra concessione fu quella del titolo di CITTA’ che si rilascia a quei paesi ricchi di storia, cultura e meriti patriottici.
A Bellona, non poteva mancare l’organizzazione della festa più pazza dell’anno: IL CARNEVALE.

1975
Un gruppo d’amici in occasione del Carnevale con la collaborazione della ditta edile Addelio organizzò lo storico incontro di Teano tra Vittorio Emanuele II°, (Carmine Lamberti) e Giuseppe Garibaldi (Michelangelo Graziano). I militari erano: Filippo Almerico, Francesco Carusone, Mario Zanna, Michele Caputo, Michele Spano, Francesco Langella, Pietro Ragozzino. La sera, in Piazza Umberto I° improvvisarono una mega spaghettata, facendo divertire la cittadinanza fino a notte inoltrata.

1983
I soci della “Pro Loco Bellonese” organizzano il Carnevale di Bellona. Il primo RE CARNEVALE, Antimo D’Errico, giunse a Bellona su di una Carrozzella trainata da cavalli messi a disposizione da Donato Bencivenga. Furono tre giorni di festa che videro la partecipazione di tanti bellonesi. Nonostante il successo, l’iniziativa non ebbe un seguito.

1995
Dopo dodici anni d’assoluta assenza, Re Carnevale ritornò a Bellona impersonato da Antonio Langella. La manifestazione fu organizzata da Giacomo De Crescenzo, e furono allestiti diversi carri allegorici. Ma anche questa volta il successo cadde nel silenzio e nell’indifferenza.

2000
E’ la volta di Raffaele Langella, conosciuto da tutti i bellonesi con il vezzeggiativo di Lello che, negli anni precedenti, partecipò al Carnevale di Vitulazio ottenendo un lusinghiero successo. Dopo tre partecipazioni fuori delle mura cittadine, decise di realizzare il suo sogno: organizzare il Carnevale Bellonese in maniera da sbalordire tutti coloro che, per anni, lo avevano dimenticato. Per realizzare il suo sogno ebbe l’idea di rivolgersi a diverse associazioni di Bellona, ma ottenne inattesi rifiuti poiché nessuno credeva nella riuscita di una festa che, secondo il loro giudizio, apparteneva al passato. Il 7 Dicembre 2000 ci fu la svolta. Lello si rivolse all’Associazione Socio Culturale Sportiva ed Umanitaria DEA SPORT con sede in Via Regina Elena di Bellona. Il presidente pro-tempore, Franco Falco, portò in consiglio la richiesta di Lello ed il suo sogno si tramutò in realtà. Fu deciso di organizzare un Carnevale che avrebbe coinvolto l’intera città e, per tale scopo, la Dea Sport assunse la responsabilità dell’intera organizzazione a condizioni che si rispettassero le seguenti proposte: il carnevale bellonese doveva essere servito e non servirsene,durante le sfilate proibire l’uso delle bombolette spray ed altri prodotti pericolosi per l’incolumità pubblica, concedere l’uso dei tradizionali coriandoli come avviene in altre città italiane, non permettere che personaggi politicamente impegnati si intromettano nell’organizzazione. Queste proposte furono ritenute valide e suscitarono unanimi consensi. In seguito la Dea Sport chiese la partecipazione del comune di Bellona e gli amministratori, guidati dal sindaco Giuseppe Pezzulo, espressero tutta la loro disponibilità per la riuscita della manifestazione carnascialesca. L’Associazione e gli Amministratori ritennero opportuno affidare a Lello l’intera regìa della festa e, per coinvolgere tutta la cittadinanza ad usare solo i coriandoli, ne furono regalati oltre tre quintali. Inoltre, per la prima volta, su Bellona scese una pioggia di coriandoli lanciati dagli aerei messi a disposizione dalla Scuola di Volo “La Selva”. Gli organizzatori ottennero anche la collaborazione dell’Agenzia Giovani Provinciale che, per interessamento del presidente pro tempore, avv. Antimo Di Resta, fu messo a disposizione del carnevale bellonese il Vertigo, un buffo uomo di gomma che, con le sue evoluzioni, divertiva tutti, in particolare i bambini. I carri allestiti furono cinque: Asilo nido, La taverna, I senza “scuorno”, La zingara e La diligenza, su cui viaggiava Re Carnevale impersonato da Ambrogio Bencivenga. Nella piazza antistante la Casa Comunale, poi denominata Pietro Villano, furono allestiti degli stands ed una struttura Audio e Luci che, la sera del Martedì Grasso, ospitò i DJ di Radio Marte Stereo di Napoli. Fu un successo inaspettato che stimolò gli organizzatori a ripetere la manifestazione in futuro, rendendola sempre più interessante con l’apporto di nuove idee.

2001
Lo stesso Staff dell’anno precedente organizzò la seconda edizione che riservò molte sorprese. I carri allegorici furono sei: Grande fratello, Far West, Mucca pazza, Il Vesuvio, La Gondola e ‘A cartulina ‘e Napule. RE Carnevale al suo arrivo fu accolto da una pioggia di coriandoli lanciati, anche quest’anno, dagli aerei ultraleggeri messi a disposizione dell’Aviosuperficie La Selva. In Piazza Pietro Villano, oltre agli stand, fu allestito un palco con un imponente Service gestito da Ivano Pezzulo ed Angelo Scialdone. Lello, con la collaborazione di Vincenzo Bencivenga, altro “padre” del carnevale bellonese, mise in atto un vero scherzo di carnevale: sulle mura di tutta la provincia furono affisse poster con il volto di una rockstar mondiale. Il giorno dell’appuntamento Bellona fu invasa da decine di migliaia di persone convinte di partecipare al concerto della Rock Star. Se gli organizzatori non avessero svelato il segreto, i presenti sarebbero ritornati a casa convinti di aver partecipato all’annunciato concerto. Il sosia della rockstar annunciata, si presentò a bordo di una Mercedes 600 nera con tanto di scorta e bodygard; cantò 4 canzoni e, alla fine fu svelato il segreto: il posto della Star era stato preso da Lello attorniato dai suoi fedeli amici che collaborarono meravigliosamente a rendere credibile lo scherzo, da tutti, fu premiato con scroscianti applausi. Le musiche, i canti ed i balli continuarono fino alla mezzanotte ed al termine si notava, sul volto dei partecipanti, il disappunto per la parola “fine”che chiudeva i festeggiamenti a Re Carnevale con il tradizionale funerale seguito da un mare di gente “in lacrime”.

2002
La terza edizione rischiava di saltare a causa dell’inaspettata e prematura scomparsa di Vincenzo Bencivenga, sempre al fianco di Lello nell’organizzare la festa carnascialesca. I soci della Dea Sport, profondamente addolorati per la perdita di un valente collaboratore, non intendevano organizzare la manifestazione ma, per sostenere Lello, fecero ritorno sulla loro decisione anche se lo stesso Lello, vero padre del carnevale bellonese, fu investito da altri incarichi. Non avendo tempo disponibile per organizzare una lotteria, come nelle precedenti edizioni, decise di rivolgersi agli esercenti bellonesi per un contributo. Anche questa volta Lello portò a termine il suo incarico assistito da altri collaboratori come: Antonio Bortone,Giacomo De Crescenzo, Anna Caruso, Luigi Langella ed Angelo Gazzillo. Furono allestiti sette Carri Allegorici: Indiani, Pirati, Brasiliane, Euro, Ocktober fest, Club privè e La 167 il noto rione Scampia di Napoli, a questi si affiancarono i gruppi: Clown, Artisti di strada, Banda musicale dei Pulcinella e la corte di Re Carnevale, composta da oltre 50 persone. La manifestazione terminò in un entusiasmo generale. Durante un incontro gastronomico che si è soliti organizzare presso il ristorante pizzeria da “Zio Ciccio ‘o Napoletano”, Lello fu acclamato Presidente del costituente Comitato Pro Carnevale Bellonese. Intanto erano avvenuti alcuni mutamenti politici: a sindaco di Bellona fu eletto Giancarlo Della Cioppa ed alla presidenza dell’Agenzia Giovani Provinciale fu nominato il dott. Carmine Antropoli. Questi cambiamenti amministrativi non hanno per nulla scalfito l’organizzazione del Carnevale di Bellona e la collaborazione con l’Ente Comune è rimasta inalterata.

2003
I preparativi del Carnevale 2003 iniziarono nel mese di maggio del 2002 e, anche questa volta, Lello Langella portò a termine un suo progetto: la realizzazione di un maestoso Carro Allegorico denominato “ L’ultimo Faraone: Nabir ‘o Bar“. Nel mese di Luglio Lello si recò a Viareggio presso la Cittadella del Carnevale dove incontrò gli amici Simone Politi e Federica Lucchesi, vincitori dell’edizione 2002 del Carnevale di Viareggio, che gli insegnarono tutti i segreti per la lavorazione della cartapesta, necessaria alla realizzazione delle maschere. Lello fece ritorno a Bellona con incredibile entusiasmo e, spinto da un irrefrenabile desiderio di rendere sempre più bello ed interessante il Carnevale, allestì, in via Matteotti, un laboratorio dove, dal mese di Dicembre del 2002, iniziò il lavoro per la realizzazione della cartapesta. Il laboratorio fu oggetto di visite da parte degli alunni delle Scuole Elementari e Medie di Bellona e per gli alunni fu un’esperienza nuova che li portava in un altro mondo, un mondo di cartapesta ma ricco di tanti sorrisi. A Lello si affiancarono tanti amici che, ininterrottamente ed instancabilmente, lavorarono per la realizzazione di artistiche maschere: suo fratello Luigi Langella, Giacomo e Davide De Crescenzo, Emi Fusco, Bruno Guarino e Mike Cristofaro tutti presi da un indescrivibile entusiasmo: rendere sempre più bello ed artistico il Carnevale di Bellona. Vedere al lavoro i suoi inseparabili amici, fu per Lello una delle più grandi soddisfazioni e immensa era la sua gioia quando vide sfilare per le vie di Bellona le centinaia di maschere ed i meravigliosi Carri allegorici. Il suo sogno si realizzava oltre ogni aspettativa.

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