SaNTA TERESA DI GESù 

VITA

Teresa di Gesù nacque il 28 marzo del 1515 ad Avila (attuale Vecchia Castiglia) ed il suo nome di famiglia era Cepedo de Ahumada. Sua madre morì quando lei aveva 14 anni e suo padre decise di mandarla in un Istituto di suore agostiniane per l'educazione. Entrò nel Carmelo dell'Incarnazione d'Avila il 2 novembre 1535, ma subito dopo la sua ammissione tra le suore, visse un brutto 

periodo di malattia e di lotte interne, un po' per le condizioni oggettive del luogo, un po' per le difficoltà di ordine spirituale. In ogni modo, faticò prima di arrivare a quella che lei chiama la sua "conversione", a 39 anni. Nell'anno 1557 decise fermamente di eliminare dalla sua vita tutto ciò che le impediva di seguire totalmente il Signore e diede, dunque, inizio alla sua vita di profonda preghiera interiore. Fu allora che cominciò a desiderare di tornare alla Regola originale, con una vita semplice e fraterna, di piena clausura.

Cinque anni dopo la fondazione di San Giuseppe, il primo monastero di Carmelitane riformate, avvenuta nell'anno 1562 ad Avila, ella ottenne dal Generale dell'Ordine, Giovanni Battista Rossi, l'imperativo di moltiplicare i suoi monasteri ed il permesso per due conventi di "Carmelitani contemplativi" (poi detti "Scalzi"), che fossero parenti spirituali delle monache. Dopo il suo incontro con S. Giovanni della Croce e con la sua preziosa ed esemplare collaborazione, 

iniziò a porre le basi anche per la fondazione di monasteri maschili riformati. Morì ad Alba de Tormes (attuale Salamanca) il 4 ottobre 1582 e morendo la sua gioia più profonda fu quella di poter affermare: "Muoio figlia della Chiesa".A causa della riforma gregoriana del calendario, la sua festa liturgica venne spostata al 15 ottobre.
Nell'anno 1622, Gregorio XV la canonizzò e nell'anno 1970 fu proclamata - prima donna della storia - dottore della Chiesa, insieme con S. Caterina da Siena da Paolo VI.

OPERE

Come per S. Giovanni della Croce gli scritti di Santa Teresa di Gesù vengono raccolti in un libro col nome di "Opere":
La Vita;
Il Cammino di Perfezione;
Il Castello Interiore;
Le Fondazioni;
Pensieri sull'Amore di Dio;
Relazioni Spirituali;
Esclamazioni dell'anima a Dio;
Scritti Vari;
Le Lettere.

LA VITA

Si tratta della sua autobiografia in 40 capitoli nei quali descrive la sua vita presa nel suo aspetto esteriore ed interiore con riferimenti continui alle grazie e favori concessi da Dio. I primi sette capitoli contengono il racconto della sua vita fino al momento in cui Dio interviene facendole capire come sia importante non lasciare mai l'orazione.
Nel cap. 8° presenta la sua esperienza di risposta a Dio esortando a fare altrettanto: "Non capisco perché molti non osino applicarsi all'orazione mentale, né di che abbiano paura…. Se per quelli che non servono Dio, per non dire che l'offendono, l'orazione è apportatrice di tanti beni, ed è anzi così necessaria che nessuno può immaginare un maggior danno del tralasciarla, perché dovrà trascurarla chi lo serve e gli vuol essere fedele? E' una cosa che non capisco, a meno che non sia per voler sopportare con maggior pena i dolori della vita e chiudere a Dio la porta per la quale suole inondarci di consolazione. Mi fanno compassione questi che servono Dio a loro spese. Non così chi pratica l'orazione. Le spese di costui le paga tutte il Signore: per un po' di violenza, gli dà tanta gioia da divenirgli leggero qualsiasi travaglio."
Dopo qualche capitolo nel quale cerca di convincere chi legge a darsi all'orazione nel cap. 11° (e fino al 21°) comincia a parlare dei quattro gradi di orazione che illustra col paragone di colui che vuole innaffiare un giardino.
Li descrive secondo l'esperienza di quei tempi: il primo modo è quello di cavare l'acqua dal pozzo, con molta fatica, il secondo è quello di servirsi di una gran ruota che si deve far girare con qualche fatica di meno, il terzo è quello di derivarla da un fiume o da un ruscello, cosa molto più leggera ed proficua anche per il terreno che ne resta meglio imbevuto, il quarto è quello di una buona pioggia che viene dal cielo.
Dal cap. 22° in poi riprendendo il racconto della sua vita con le grazie che il Signore le ha accordato, consiglia e suggerisce il modo di comportarsi sia alle anime che ai direttori spirituali.

IL CAMMINO DI PERFEZIONE

Consta di 42 capitoli di esortazioni e guida per la vita religiosa carmelitana nei monasteri da lei fondati. Molti capitoli (16) sono riservati ad una meditazione sul Padre Nostro.
E' un libro pieno di elevazioni a Dio, di preghiere di lode e di ringraziamento e di suppliche alle sorelle per esortarle ad agire come l'esperienza la spinge a scrivere.
Dopo avere descritto ciò che l'ha spinta a fondare quei nuovi monasteri si ferma su tre cose importanti da osservare "per godere quella pace interna ed esterna che il Signore ci ha tanto raccomandato. La prima è l'amore che dobbiamo portarci vicendevolmente; la seconda il distacco dalle creature; la terza la vera umiltà, la quale, benché posta per ultimo, è prima ed abbraccia le altre".
Nel trattare questi tre argomenti si ferma a parlare dell'amore perfetto, della mortificazione, del distacco dalle cose, dagli affetti e da sé stessi e dell'umiltà nella sua applicazione pratica.
Il suo discorso non può non scivolare sul motivo principale che spinge a vivere in monastero che è quello dell'amore di Dio. Da qui la necessità di un rapporto con Dio attraverso l'orazione. E conciando a parlare dell'utilità dell'orazione vocale ben fatta nasce il commento al Padre Nostro, che porta avanti fino alla fine del libro.

Il Castello Interiore

Chiamato anche "LE MANSIONI", esso descrive il cammino dell'anima per incontrare Dio in sette tappe o gradi della vita interiore, fino all'unione intima e profonda (la settima mansione), la più alta ed unica possibile in questa vita mortale. 
E' composto da 27 capitoli così divisi:
Prima mansione: due capitoli. Descrive la bellezza dell'anima in grazia di Dio e la deformità di una in peccato.

Seconda: un capitolo. Esorta alla perseveranza e descrive come il demonio tenti chi prende questa strada.
Terza: due capitoli. Descrive la poca sicurezza che si ha in questa vita. Le prove del Signore e l'aridità nella preghiera.
Quarta: tre capitoli. Tratta dell'orazione di raccoglimento. Parla delle soddisfazioni e gusti spirituali che si possono sentire nella preghiera e come non bisogna cercarli (umiltà). Illumina coloro che vanno soggetti a molte distrazioni nella preghiera.
Quinta: quattro capitoli. Descrive come l'anima si unisce a Dio durante la preghiera. Parla anche dell'unione con Dio attraverso l'amore del prossimo
Sesta: undici capitoli. Con la descrizione delle pene interiori (peccati) e dei favori "molto grandi e preziosi" (rapimenti, estasi, volo dello spirito) che Dio concede a chi arriva a questo punto, espone i segni per conoscere se vi sia o non vi sia illusione. Parla della necessità di avere "sempre presente l'Umanità di Nostro Signore, la sua vita, la sua sacratissima passione, la sua Madre gloriosa e i suoi Santi". Suggerisce infine di tenere segrete queste grazie e di non desiderarle.
Settima: quattro capitoli. Descrive le grazie sublimi di cui Dio favorisce le anime che arrivano in questa settima ed ultima mansione, che viene descritta come matrimonio spirituale differente dalla semplice unione o fidanzamento spirituale. Conclude esortando "che Marta e Maria devono andare d'accordo" anche con queste grazie straordinarie che Dio concede.

LE FONDAZIONI

Si articola in 31 capitoli, nei quali racconta con particolari interessanti ed ameni quello che le occorse nelle fondazioni dei vari monasteri riformati.
Non mancano suggerimenti e avvisi sull'orazione e sulle rivelazioni per coloro che si impiegano in opere esteriori o comunque per le Superiore dei Monasteri.

I PENSIERI SULL'AMORE DI DIO

Sono 7 capitoli concernenti alcune parole dei Cantici di Salomone.
Inizia sul come devono essere lette le Sacre Scritture.
Descrive quindi come la vera pace desiderata dalla sposa dei cantici non è quella che dà il mondo, la carne o il demonio. La pace viene dall'unione di Dio con l'anima. Ne descrive i gusti e le soavità che l'anima prova per la mediazione dello Spirito Santo che la porta alla così detta orazione di quiete o di unione, che produce anche la sospensione delle potenze (moto e operazione, intelletto, volontà, memoria...).
Nascono così nell'anima dei forti desideri di sopportare tutto per amore di Dio e del prossimo. Desideri di far conoscere ed amare l'Amato, costi quel che costi.

LE RELAZIONI SPIRITUALI

Brevi descrizioni (67) sulle grazie speciali che ella ha ricevuto. Vennero scritte su richiesta dei suoi confessori.

ESCLAMAZIONI DELL'ANIMA A DIO E SCRITTI VARI

Il primo è articolato in 17 capitoletti.
I secondi  comprendono le Costituzioni per le monache, i suggerimenti sul modo di visitare i monasteri, alcune relazioni particolari, le poesie e un nutrito numero di LETTERE (454).

 

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