"La Pace..."

"... pacifica convivenza di persone

...senza distinzione di razza,

...di lingua, ...di nazione  ... di religione ! "

 

 

 

 

 

 

La Pace non è un astratto ideale e un valore disincarnato assolutamente sradicato dalla vita degli uomini. Essa invece si realizza e trova il suo compimento all’interno dei rapporti umani, all’interno delle singole coscienze e delle identità religiose, razziali o di nazione. Per questo è urgente e indispensabile, in ogni angolo della terra ed in tutti i rapporti umani, passare dalla Tolleranza alla Convivenza soprattutto quando si tratti di stati e di persone diverse per razza per lingua per nazione o per religione. Questo è dunque il percorso da seguire nell’ambito dei rapporti che legano i cittadini autoctoni di Sezze con tutte quelle persone (nate fuori dal paese e fuori dai confini nazionali) che per motivi politici o socio-economici hanno dovuto o ritenuto opportuno stabilirsi nella nostra città.

 

 

Ci sono alcuni segnali di sviluppo e di convivenza sociale che mostrano una situazione etnica setina che si evolve, come in ogni altra parte del mondo, verso una pacifica cittadinanza multirazziale che lega tutti i residenti senza distinzione di razza, di lingua, di religione o di cultura. Soltanto chi è privo di informazioni e nozioni storiche ( e che magari non ha mai saputo o voluto riflettere sulla storia umana…) può ancora affermare il diritto all’esistenza di "cittadelle" fortificate, di predominanti culture e domini occidentali, strenuamente bisognose di essere difese da presunte invasioni di nomadi stranieri che sembrano voler violentemente occupare il suolo italico ed occidentale. Il nomadismo è da millenni un fenomeno sociale di grande portata culturale e di grande stimolo per uno sviluppo umano e civile. La società occidentale, che talvolta crede o vuole far credere di essere predominante su quella di altre latitudini e longitudini, ha avuto in effetti la sua rapida espansione, il suo abnorme sviluppo culturale e sociale, proprio in seguito alle grandi trasmigrazioni bibliche, alle continue migrazioni che si sono verificate da Est a Ovest e da Sud a Nord dell’Asia e dell’Europa. La civiltà occidentale, di stampo greco-latino, ha avuto il suo sviluppo solo dopo essere stata "fecondata" dal seme culturale di quelle itineranti primordiali "civiltà". Riflettiamo per un attimo sulla grandezza dell’impero Assiro-Babilonese, sul mito di Atlantide, sulla civiltà Indiana, sulle dinastie faraoniche egiziane e sulla democrazia greca : tutte queste civiltà, che di volta in volta hanno "contaminato" il nostro occidente, hanno qui apportato, mescolando culture, usi, costumi lingue e religioni , un enorme bagaglio ed arricchimento umano. L’incontro e l’osmosi tra diverse civiltà, attraverso una continua e pacifica convivenza e un sereno confronto culturale, hanno causato autentici fenomeni di crescita e di sviluppo sociale, ossia di grande promozione umana.

 

Non è detto forse che la Grecia, vinta con le armi da Roma, non rimase sconfitta ma introdusse nel Lazio "agreste" le proprie arti e la propria cultura ? Era il nostro Lazio il paese agreste e non la Grecia, l’Egitto ecc. ecc.

In realtà la cittadinanza setina deve aprirsi a prospettive sempre più aperte verso "gli stranieri". I cittadini autoctoni di Sezze, pur non avendo mai respinto violentemente e per cause razziali nessun cittadino "straniero", in realtà sono chiamati a migliorarsi sempre più ed a passare dal mero atteggiamento tollerante ad un maturo modo di essere e di agire sociale: la vocazione è l’aprirsi ad una sua interna multietnica composizione. Tale essenza sociale è la vera base di una pacifica convivenza tra popoli di diversa estrazione razziale. Occorre passare da un atteggiamento di indifferenza, di immobilismo o di terreo spavento e di belligeranza ( verso pericolosi presunti invasori ) ad un altro e più positivo nonché progredito atteggiamento culturale che faccia sentire i residenti setini quali tutti appartenenti ad una sola e stessa città, senza ghetti o enclavi cittadine. Siamo tutti legati da una sola identità cittadina che si caratterizza solo dall’essere pacificamente residenti a Sezze. Bisogna far svanire nel nulla le oscure paure e far crollare le barriere, le mura, le ostilità materiali e spirituali di ognuno. Tutto ciò non favorirebbe certo la crescita di una moderna città che voglia vivere solo per integrarsi sempre più e svilupparsi pacificamente entro l’unica identità possibile: Convivenza e multietnica composizione sociale.

 

 

 

Questa è l’immagine sostanziale di una vera "globalizzazione" civile che dovrebbe dilagare sempre più in tutto il pianeta accomunando popoli di ogni lingua, nazione, razza , religione ed etnia, solo tramite il vincolo della pacifica convivenza. Solo su questa strada si potrà giustamente lavorare in comune per debellare anche la fame, la povertà, le disparità economiche e tutte le guerre, più o meno conosciute, che impediscono da anni quell’esser parte di un’unica umanità.

Sezze, dicembre 2002

Carlo Luigi ABBENDA