SCOTIS (Schottis)
Il ballo col fazzoletto
Lo o la "Scotis" in Sicilia ha origini che risalgono quasi certamente al periodo della presenza austriaca nell'isola, (esattamente dal 1720 -1735). Esso, però, nacque molto tempo prima in area germanica e fu inventato dai coreografi di palazzo, che fusero l'ecossaise francese ed il valzer della zona austro-bavarese.
Gli austriaci durante la loro permanenza e dominazione in Sicilia imposero alla popolazione oltre alla loro lingua (tedesco), anche le loro tradizioni; ecco, quindi, che nasce lo "Scotis" o Schottis in Sicilia!
Lo Scotis è giunto fino ai nostri tempi perché è stato tramandato da padre in figlio. Questo ballo viene anche chiamato in gergo siciliano "u ballu di tedeschi" ed è classificato quale ballo di sala ed eseguito a coppia con molta vivacità. Lo Scotis è pure denominato "il ballo col fazzoletto", perché si usa ballare con l'ausilio di due fazzoletti (Scotis a tre).
Inizialmente il ballo veniva eseguito al ritmo ternario di 3/4, ma in tempi successivi la danza subì influenze dalla polca ed il ritmo s'impose definitivamente al ritmo di 2/4.
Di questo ballo si trova ancora traccia nei comuni messinesi di Tortorici, Militello Rosmarino e Galati, in quelli palermitani di Petralia Soprana e Giuliana, nonché nella valle del Sosio, che ricade nei territori di vari comuni dell'agrigentino (Bivona e Burgio) e del Palermitano (Chiusa Sclafani e Palazzo Adriano).
ESECUZIONE DEL BALLO
Scotis a coppia
La coppia esegue il ballo, movendo i piedi nella seguente successione:
· andando avanti: piede esterno - piede interno - doppio passo con il piede esterno (4 tempi) FIG. 15
· andando indietro: piede esterno - piede interno - doppio passo con il piede esterno (4 tempi) FIG. 16
· andando avanti: doppio passo con il piede esterno (2 tempi) FIG. 17
· andando indietro: doppio passo con il piede esterno (2 tempi) FIG. 18
· 1 giro completo (4 tempi) FIG. 19
Il tutto viene ripetuto per due volte, per un complessivo di 32 tempi musicali.