IL R. Smg "JANTINA"
(2°)classe "ARGONAUTA" (7 unità)
Sigla
: INMotto
: PER UNDAS AD VICTORIAM(per mare verso la vittoria)
Il Smg. JANTINA ripreso in navigazione nella tarda primavera del 1941 |
Impostato il 20/1/1930 nei Cantieri O.T.O. di La Spezia;
Varato il 16/5/1932 ed in servizio il 1/3/1933;
Dislocamento 650 t. (in superficie) e 810 t. in immersione
Lunghezza 61,5 m. - Larghezza 5,65 m. - Immersione 4,64 m
Apparato motore composto da 2 motori Diesel per 1500 hp tot. (capaci di sviluppare in emersione una velocità di 14 nodi) e da 2 motori elettrici per 800 hp tot. (capaci di sviluppare in immersione una velocità di 8 nodi)
Combustibile: 28 t. nafta
Autonomia: 4900 mg a 9,5 nodi (propulsione Diesel) e 110 mg a 3 nodi (propulsione elettrica)
Armamento: 6 tubi lanciasiluri da 533; 1 cannone da 102/35; 4 mitragliere da 13,2 mm.
Equipaggio: 48 uomini, dei quali 5 ufficiali.
Profondità di collaudo: 80 - 100 metri.
Sommergibile "di piccola crociera (o costiero)" di medio dislocamento, classe "600" serie "Argonauta". Tipo Bernardis con doppi fondi centrali resistenti e controcarene esterne.
I battelli della serie "Argonauta" furono i prototipi della classe "600", riprodotta poi in diverse serie e furono enumerati tra le migliori unità subacquee italiane.
Il Smg. IANTINA all'ormeggio alla banchina del 1° Grupsom. Il battello, al termine di un turno di lavori nell'Arsenale spezzino, durante il quale tra l'altro è stato applicato un paraspruzzi sotto i finestrini della plancia, appare verniciato con uno schema sperimentale di mimetizzazione con macchie a bordi rettilinei color grigio ferro su fondo cenerino chiaro. Da prove comparative di mimetizzazione con altre unità, scaturirà lo schema standard di verniciatura mimetica da applicare su tutti i battelli operanti in Mediterraneo. |
LE OPERAZIONI BELLICHE
:Il 10/6/1940 è dislocato a Rodi (52a. sq., V Gruppo) al comando del C.C. Vincenzo Politi (che si perderà con il battello).
Dal 10 al 20/6/1940 - Agguato al largo di Creta.
Dal 2 al 13/7/1940 - Pattuglia il canale fra Cerigo e Cerigotto. Nel pomeriggio dell'8 rileva agli idrofoni il passaggio di unità navali ma non giunge all'avvistamento.
Dal 17 al 31/8/1940 - Pattuglia la zona fra Capo Sidero e le isole Cicladi.
Dal 5/9 al 10/10/1940 - In arsenale per turno di normali lavori di manutenzione.
Dal 24 al 25/10/1940 - Pattuglia la zona fra le isole Scio e Kaloyeri
Dal 3 al 4/12/1940 - Pattuglia la zona delle isole Cicladi. Rientra in anticipo a Taranto per gravi avarie riscontrate dopo il primo giorno di permanenza in zona d'operazioni.
Dal 20/12/1940 al 30/5/1941 - In arsenale per lungo turno di lavori al termine dei quali si porta ad Augusta.
L'11/6/1941 parte da Augusta diretto al largo di Haifa per effettuarvi missione di pattugliamento. Il 15 è costretto a dirottare su Lero per noie ai motori. Dopo una breve sosta per le riparazioni, riprende il mare.
Dal 21 al 28/6/1941 - Pattuglia le acque egiziane. Appena giunto in zona, alle ore 05.45, avvista un Ct nemico del tipo "Hero". Da distanza ravvicinata lancia un siluro e mentre si disimpegna in immersione ode distintamente un'esplosione. Sottoposto per quarantotto ore ad intensa caccia antisom aerea e navale che gli produce sensibili infiltrazioni d'acqua all'interno e forti perdite d'aria. Per le avarie riportate è costretto a rientrare a Lero. I lavori di riparazione non poterono però essere eseguiti con i mezzi di cui disponeva la base del Dodecaneso, per cui fu necessario farlo rientrare in Italia anche se il trasferimento presentava molte difficoltà.
Nelle prime ore del 5/7/1941 parte da Lero per trasferirsi a Brindisi (secondo altre fonti era invece diretto a Napoli, via Corinto - Messina) dove dovrà entrare in bacino per riparare i danni riportati nel corso della precedente missione. Le avarie non gli consentono l'immersione.
AFFONDATO il 5 luglio 1941, alle ore 18.45 circa nel punto lat. 37° 21' N e long. 25° 20' E. Giunto circa a tre miglia a sud dell'isola Mykoni, nell'Egeo, fu attaccato e silurato dal somm. britannico "Torbay", mentre navigava in emersione. Immediatamente furono avvistate vicinissime due scie che non poterono essere evitate. Colpito da due siluri a proravia ed al centro, affondò in meno di un minuto.
Coloro che si trovavano in plancia al momento delle esplosioni furono sbalzati in mare; di questi, soltanto sei sopravvissero riuscendo a raggiungere a nuoto l'isola di Mykoni. Fra i sei superstiti, era il G.M. Giadrossi.
La salma del Comandante venne recuperata, insieme con poche altre, alcuni giorni dopo
Si perdono con il battello:
Ufficiali:
Comandante: C.C. Vincenzo Politi;
Com.te in 2a: T.V. Vittorio Loggini;
Dir. di macchina: T.G.N. Guido Pirro;
Altri ufficiali: G.M. Augusto Colombo, ufficiale di rotta;
38 sottufficiali, sottocapi e comuni:
C° 1^ cl. Arturo Brandani - C° 1^cl. Giovanni Polito - C° 2^cl. Bruno Da Rold - C° 3^cl. Amleto Cerutti - 2° C. Valdemaro Castagneto - 2° C. Martino Furettini - 2° C. Giacomo Montagna - 2° C. Gerardo Pascale - Sgt. Antonio Ferrigno - Sgt. Matteo Rossi - Sgt. Vincenzo Sgroi - Sgt. Armando Vecchietti - Sgt. Beniamino Zaccaro - Sc. Sante Bobbo - Sc. Domenico Bornancin - Sc. Guerrino Bossi - Sc. Aurelio Casadio - Sc. Luciano Cella - Sc. Vito Laraspata - Sc. Ermanno Maritano - Sc. Saverio Monticelli - Sc. Vinicio Selvaggio - Sc. Ruggero Trombetti - Sc. Arturo Zagnoli - Sc. Michele Zoli - Com. Vito Brescia - Com. Sebastiano Agliano - Com. Attilio Corradore - Com. Antonio Conte - Com. Middel Costa - Com. Salvatore D'Arco - Com. Rosario Esposito - Com. Giuseppe Fardelli - Com. Attilio Feola - Com. Tommaso Ferragina - Com. Francesco Gulinelli - Com. Pietro Molgora - Com. Alberto Morbin - Com. Alfonso Muollo - Com. Giuseppe Poggi - Com. Giuseppe Sorrentino - Com. Giuseppe Tesoriero - Com. Gino Zenier.
Particolare di carta nautica del Mare Egeo. Il cerchietto violaceo in alto segnala la posizione del relitto del Smg. Jantina |
Il R. Smg. "Jantina" aveva effettuato 11 uscite operative:
7 offensive e/o esplorative in Mediterraneo.
4 per esercitazione o trasferimento.
Sarà radiato ufficialmente dai ruoli del Naviglio Militare nel 1946
Bibliografia essenziale: