La R. Torpediniera "CALATAFIMI"

Classe "Curtatone" (4 unità)

 Motto: CON NUOVA FEDE E CON LO STESSO ARDIRE

Sigla: CM

La R. Torpediniera "CALATAFIMI"

 

GENERALITA'

Il primo Cacciatorpediniere della classe "Curtatone (formata dalle quattro Unità Curtatone, Castelfidardo, Calatafimi e Monzambano) venne impostato nel gennaio 1920 apportando alcune modifiche al progetto dello scafo dei CC.TT. della classe "Palestro".

Infatti, un allungamento dello scafo, avrebbe permesso ai "Curtatone" di raggiungere velocità più elevate. Con queste modifiche il dislocamento risultò decisamente superiore, a tutto vantaggio della velocità che alle prove raggiunse i 33,6 nodi, sia pure a scapito delle qualità evolutive e manovriere.

I "Curtatone", inoltre, si differenziarono notevolmente dai predecessori per l'armamento. Su queste unità vennero infatti, per la prima volta, sistemati impianti binati di artiglieria ed impianti trinati di lanciasiluri disposti sull'asse longitudinale; queste innovazioni vennero successivamente adottate sui cacciatorpediniere che li seguirono nel tempo, diventando tipiche per questo tipo di unità.

Negli anni successivi vennero apportate modifiche al fumaiolo prodiero ed i "Curtatone" vennero anche dotati di apparecchiature per il dragaggio e la posa delle mine. Altre modifiche all'armamento vennero eseguite nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

I Cacciatorpediniere della classe "Curtatone" dal 1° ottobre 1938 furono declassati a Torpediniere. 

 

CARATTERISTICHE

Lunghezza:

84,94 m

Larghezza:

8,02 m

Immersione:

2,48 m. (scar.)

2,9 m. (car.norm)

3,06 m. (pieno car.)

Dislocamento:

967 t. (scar.)

1170 t. (car.norm)

1214 t. (pieno car.)

Appar. Motore:

4 caldaie Thornycroft , 2 turbine Zoelly e 2 eliche

Potenza:

22.000 hp

Velocità:

32 nodi

Combustibile:

200 t. nafta

Autonomia:

1395 miglia a 10 nodi e 390 miglia a 28 nodi

Armamento:

4 cannoni da 102/45 mm (in complessi binati)
2 cannoni da 76/40 mm a.a. singoli (sostituiti nel 1940 con 4 mitragliere da 20 mm. e 2 da 8 mm.)

6 lanciasiluri da 450 mm
Sistemazione per la posa delle mine e 10 - 40 mine

Equipaggio:

108 (dei quali 6 ufficiali)

 

ATTIVITA'

Il R.CT. Calatafimi, il 1° luglio 1924 fu assegnato alla 3a. Squadriglia CC.TT. dell'Armata Navale, ed esplicò intensa attività nel Tirreno.

Nel dicembre 1925 passò alle dipendenze della 4a. Squadriglia CC.TT. della Divisione Siluranti (poi, nel 1927, incorporata nella 2a. Squadra) partecipando a tutte le esercitazioni di quegli anni.

Il 4 novembre 1927 ebbe a bordo il Re di Spagna ed altre personalità in occasione della visita in Italia dei Reali ispanici; nell'aprile 1928 trasportò a Corinto materiale sanitario e personale della Croce Rossa per soccorrere le popolazioni locali colpite da un terremoto.

Negli anni dal 1929 al 1932 seguì la Squadra in Crociere a Costantinopoli, nel Dodecaneso, in Libia, in Grecia, in Cirenaica, in Egitto, in Libano e poi di nuovo nel Dodecaneso ed in Grecia.

Nel 1933 rimase fermo a Brindisi per grandi lavori e nel 1934 - 1935 fu stazionario nel Dodecaneso, esplicando notevole attività nelle acque di quel possedimento.

Dopo il rientro in Italia, entrò a far parte della 6a. Squadriglia CC.TT. di Messina ma fu anche distaccato per un certo tempo in Cirenaica.

Raggiunse poi la nuova sede della Squadriglia a La Spezia da dove fu spesso distaccato a Livorno per servizio dell'Accademia Navale. Nell'aprile 1937, uscendo da Livorno, entrò in collisione con il piroscafo Marzameni, riportando seri danni alla prora.

Dopo il declassamento a Torpediniera (1/10/1938) entrò a far parte della 16a. Squadriglia Dipartimentale della Spezia fino all'entrata in guerra dell'Italia.

Pochi giorni dopo l'inizio delle ostilità, all'alba del 14 giugno 1940, di scorta ad un posamine, avvistò una grossa formazione navale francese costituita da quattro incrociatori pesanti scortati da ben undici cacciatorpediniere. Questa formazione, era uscita la sera prima da Tolone e dirigeva per azioni di bombardamento contro Genova ed altri centri costieri. Il comandante dell'unità, T.V. Giuseppe Brignole, ordinava al posamine di prendere il ridosso della costa ed attaccava decisamente il nemico, affrontando l'impari lotta.

Tre immagini della R. Torpediniera CALATAFIMI, riprese durante lo Scontro Navale del 14 giugno 1940

 

Fatta segno ad intensa reazione, la Calatafimi manovrava attaccando, fino a breve distanza con siluri e con il cannone, le unità nemiche; queste, per disimpegnarsi, dovettero desistere dal fuoco contro la costa, anche per l'intervento di un treno armato, delle batterie costiere e di quattro MAS della 13a. Squadriglia.

T.V. Giuseppe Brignole

Medaglia d'Oro al Valor Militare

Per l'ardita azione compiuta, il T.V. Giuseppe Brignole fu decorato con Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Successivamente l'unità fu inviata a Brindisi (6° Gruppo torpediniere) per la difesa del traffico nel Basso Adriatico; dopo l'occupazione della Grecia fu in quelle acque fino alla data dell'armistizio.

Il 9 settembre 1943 si trovava nel porto del Pireo dove venne catturata dai Tedeschi che la denominarono TA 19.

La R. Torpediniera Calatafimi andò definitivamente perduta il 9 agosto 1944, al largo di Samos, affondata probabilmente dai siluri del sommergibile greco Pipinos.

Aveva effettuato intensa attività bellica consistente in 202 servizi di scorta, 8 missioni di posa di sbarramenti di mine, 2 azioni di caccia antisom, oltre a 15 missioni di vario genere. Nell'esplicare tale attività percorse oltre 55.000 miglia.

Era stata impostata nei Cantieri Orlando di Livorno il 01/12/1920.

Varata il 17/03/1923, era stata consegnata alla Regia Marina il 24/05/1924.

Perduta per cause belliche, fu ufficialmente radiata dai ruoli del Naviglio Militare il 27/02/1947.  

Il distintivo della R. Torpediniera CALATAFIMI

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