Nella foresta ancora da scoprire salici piangenti lamentano la secca stagione prolungata in eccesso, e per tal pena consolano ciascuna delle loro immobili foglie, lacrime incantate nella dormiveglia di una sete troppo a lungo rimasta tale, cantando:
"danzi la pioggia sul tuo corpo piccino
soffi il vento sul tuo esile cuore
un ventaglio di luce annaffi il tuo giardino
le sue ali spiccano il volo da un ciliegio in fiore"