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Alain Prost

Alain nasce nelle campagne francesi figlio di due professori, la sua casa dista 35 km da Parigi e ogni mattina, il piccolo Alain era costretto a svegliarsi all'alba per mettersi in cammino insieme ai suoi genitori. durante la passeggiata i due interrogavano il bambino per vedere la sua conoscenza in modo molto accurato, cosa che dopo Prost usò con i suoi meccanici e la macchina.

I genitori di Alain speravano che il figlio un giorno avrebbe fatto il loro stesso mestiere, non immaginando come si sarebbe avverato questa loro aspettativa per il loro amato figlio.

Arrivato all'età di 15 anni, Alain si sente stufo di essere costretto a svegliarsi la mattina all'alba per andare a scuola e progetta e costruisce un piccolo kart usando i pezzi di un vecchio trattore e studiando ogni singolo dettaglio per renderlo perfetto, tanto che lavorò anche a notte fonda. La domenica mattina decide di provare la sua piccola creazione, dopo aver rubato un po' di benzina dalla macchina dei vicini, mette in moto e comincia a sfrecciare per i campi, urlando e investendo poveri galli, gatti e topi. Fu in quel momento notato da un cacciatore di talenti, che lo prese sotto la sua protezione. I genitori di Prost sono contrari alla decisione del figlio di diventare pilota, allora Prost promette di fare sia il mestiere del professore come desiderano i suoi genitori sia di fare il pilota.

Comincia ad andare nella antica versione Renault, dove comincia a correre e ha vincere, ma i problemi e i guasti minano il rapporto di Prost, tanto che quando si vede sfuggire il titolo, Prost attacca violentemente la sua stessa squadra e distruggendo questo loro rapporto, tanto che il loro scontro fini in una rissa di parole e di gesti.
I sei anni di paradiso e inferno sulla McLaren [modifica]
Una toccata lì previene incidenti e guasti al motore

Ron Dennis con la sua abilità di ladro, riuscì a sottrare Prost approffitando della confusione delle altre scuderie di fronte al carattere nervoso mostrato da Prost e che tutte le persone si sono spaventate vedendo il box della Renault quasi distrutta e con tutto il personale con orecchie d'asino e zeri spaccati su tutto il corpo.

Il giovane pilota si trova a fare compagno di squadra a uno strano animale che di mestiere ha fatto sia il ragioniere sia il pilota e dopo riesce a scoprire, che il suo essere professore poteva essere utile per le gare e per vincere alla grande. Comincia a interoggare la macchina e le ruote e ha fiutare nell'aria ogni singola occassione che poteva sfruttare.

Fu propria una famosa rivalità scoppiata tra i due diretti rivali Piquet e Mansell, che permise a Prost di gustare un ottimo secondo titolo, condito dallo spumante della vittoria e i nuovi compiti da inviare ai suoi alunni che avevano festeggiato nella lontana francia la sua vittoria.

L'anno dopo ha causa di un auto che non riusciva mai a prendere un 6 dalle sue interrogazioni, Prost non riesce a superare il quarto posto, tanto che decide di mettere sopra ai progettisti dell'auto un capello d'asino e metterli sopra ai fagioli, come punizione per la perdita del terzo titolo iridato.

Questa perdita del mondiale si unisce ad un nuovo fatto: Ron Dennis porta in casa un cucciolo brasiliano di nome Ayrton Senna, appena rubato dal team Lotuse tutti quelli della McLaren si innamorano di quel simpatico cucciolo, tranne Prost che fiuta nell'aria un pericolo minacciosso, di fronte alla sua serenità nel team e della possibilità di diventare uno dei più grandi piloti di sempre.

Infatti il cucciolo brasiliano si mostra subito invadente, cominciano a minare il suo sogno di campione del mondo, ma Prost a Suzuka decide di portare il piccolo cucciolo brasiliano a spasso nei campi per farlo giocare e fargli perdere il mondiale. Nessuno sa che che il cucciolo riesce a convincere i commissari a spingerlo e ha fargli vincere la gara, ma Prost con una abile mossa lo fa squalificare perché nessuno può toccare una macchina durante la gara e vince il titolo.
Profondo Rosso 2: L'Incubo della Ferrari chiamato Prost [modifica]

Nel 1990 Prost lascia la ferrari per entrare nella Ferrari, tutti quanti sono al settimo cielo, pensando che finalmente dopo l'ultima rossa iridata, potevano raggiungere il successo sperato, tanto che ci sono ottime speranze. Prost cerca di prendere la vettura e di migliorarla mettendo come al solito al primo posto, l'interoggazione maniacale di tutti gli ingegneri per tirare fuori una vettura degna del professore. A quei tempi la ferrari era gestita da Cesare Fiono.

L'anno parte alla grande, Prost e Senna si danno battaglia dandosi di vittorie e sorpassi, lasciando quasi a secco gli altri avversarsi, che si devono accontentare di fare da spettatori e di mangiare patetine fritte e poc-corn offerti da Ecclestone. Gli unici piloti ha riuscire a vincere nella tempestosa battaglia tra i due piloti nemici erano un Vecchio Italiano D.O.C, un Leone, tedesco semi sconosciuto e un Clown.

Il mondiale poteva essere di Prost se non fossero stati per due episodi che hanno condizionato la classifica finale, lasciando il pilota francese a bocca asciutta:

    * Mansell decise di stringerlo contro il muretto del box, facendolo così perdere diverse posizioni. Il francese rosso dalla rabbia, riesce a recuperare diverse posizioni e lancia la coppa in testa a Mansell insieme alla bottiglia di spumante, mentre Senna secondo se la rideva come un matto.
    * In Giappone Prost brucia il suo avversario alla partenza, Senna tenta di raggiungerlo e i due si toccano, facendo finire ad entrambi la gara, così Senna potè diventare campione del mondo, mentre Prost masticava amaro e deluso di aver perso il titolo per una scoretezza che lui stesso aveva usato un anno fa contro il brasiliano.

L'anno dopo avvengono i primi cambimaneti: Mansell viene preso a calci a sedere e mandato via, mentre al suo posto entra in scena Jean Alesi un altro pilota francese ( la Ferrari sembrava aver cambiato nazionalità, tanto che molti italiani per il dolore si sono suicidati)dotato di grande talento e di aspettative per il futuro.

Mentre il suo odiato rivale volava, Prost camminava sopra a una lumaca e non riusciva più a mettere le mani sopra al titolo, tanto che il francese fece un' altra vittima illustre: Cesare Fiono che fu sostituito da Qui, Quo e Qua. Nonostante il nuovo trio la Ferrari non migliorò e il rapporto tra il francese e la stampa italiana diventò sempre più negativo, tanto che Prost quando vedeva un giornalista italiano gli lanciava adosso qualsiasi cosa che gli capitava a tiro (una volta il compagno di squadra).

Il culmine arrivò quando esasperato con i meccanici e l'intera Ferrari grida ad alta voce: "ha la guidabilità di un tir" e questa la goccia che trabbocare il vaso e la Ferrari senza pensarci due volte, lo manda via e lo sostituisce all'ultima gara con un altro pilota.
Il ritorno e l'ultima battaglia contro Senna [modifica]

Dopo l'orribile esperienza in Ferrari, Prost decide di prendersi un anno e di insegnare nel suo amato liceo. Convinto dagli alunni di prendersi una bella vendetta contro Senna e Ferrari, Prost frega il posto a Mansell e dopo un anno di ritiro si presenta per la vendetta contro i suoi nemici.

La macchina della Williams sembrava finalmente poteva volare come gli parera, bruciando il fondo schiena a Senna ( che voleva il posto in quella scuderia) e mostrando che anche un uomo di 38 anni ( in formula uno è come averne 87) poteva vincere un altro titolo mondiale. Alla fine decise di ritirarsi sentendo che Senna voleva andare nella Williams e preferisce il ritiro che piuttosto ritornare di nuovo ad essere il compagno di squadra dell'avversario.
Il nasone di Prost [modifica]

Prost oltre ad essere famoso per essere stato l'unico pilota ad essersi fermato per anno ed essere tornato in gara vicendo un titolo mondiale subito, è conosciuto anche per il suo naso.

Infatti aveva la capacità speciale di fiutare la qualità della vettura e la qualità delle gomme. A seconda del profumo che sprigionava la macchina dell'avversario, riusciva a pianificare un ottima strategia di gara con cui riusciva a sconfiggere tutti i suoi avversari.

Il naso di Prost fu oggetto di parodia da parte di Nelson Piquet