La Lega Nord ha proposto una mozione (approvata dalla Camera) per creare classi separate tra bimbi italiani e immigrati nei diversi livelli delle scuole.
Detto così, fa un certo senso.
Ma cosa prevede la legge?
Per accedere alle nostre scuole i bambini stranieri dovranno sostenere prove
di valutazione.
Chi non le supererà, verrà inserito in classi particolari
(le hanno chiamate "d´inserimento") per favorirel´apprendimento della lingua italiana, propedeutico all´ingresso nelle classi tradizionali con tutti gli
altri studenti.
So per certo che anche nelle nostre scuole sannazzaresi esiste questo tipo problema: i bimbi/ragazzi stranieri appena arrivati fanno fatica a capire l'italiano e
ci si inventa stratagemmi al limite del comico, come qualche insegnante che rispolvera reminescenze di "francese" per entrare in contatto con qualche nuovo arrivato.
Per carità, tutta la stima per la volontà e l'impegno degli insegnanti, ma capite bene
che non può certo essere questa una metodologia applicabile a regime, non può certo essere una best practice.
Il tutto, ovviamente, rallentando l'apprendimento degli alunni indigeni.
Bisognerà quindi vederne,
come per tutte le leggi, la reale applicazione, ma a naso mi sembra una proposta accettabile: prima i nuovi arrivati assumono le conoscenze e
lementari della nostra lingua e poi migrano verso le classi integrate.
Non mi sembrano diseguaglianze (come dice la nipote di Mussolini), nè discriminante (come dice Fassino del PD), nè ridicolo (come dice Bonanni Cisl).
Credo che nelle scuole ci siano ben altri problemi.