Il riscaldamento della Terra?
Una balla (per il fu-Giornale)
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Il Giornale di Feltri non finisce mai di stupire.
Chi l'avesso letto qualche giorno fa, ha avuto la netta sensazione che il riscaldamento del Pianeta sia una bufala, un'invenzione.
Secondo il bollettino della famiglia B., i recenti giorni di grande freddo e neve sono la migliore prova che sono tutte balle che la Terra si sta surriscaldando e che il Pianeta fa quello che vuole a prescindere dalle attività umane.
Non è vero niente, insomma.
Il Giornale attacca Al Gore (...e i suoi fratelli) tacciato di catastrofismo.
Per un giornalista non dovrebbe essere complicato capire la differenza tra la tendenza media dell'aumento della temperatura e i picchi di freddo stagionali.
Ma evidentemente al Giornale questo non è ancora ben chiaro oppure non interessa.
L'importante è vendere, fare notizia, stupire.
Tanto poi al limite si può sempre cambiare idea (vedi quando Feltri chiese pubblicamente scusa a Di Pietro prima e a Boffo poi).
Lui è fatto così....
Cerchiamo di capire con i dati la reale situazione, lasciando da parte il pensiero dei trinariciuti feltriani.
Partiamo dal fallimento del vertice di Copenaghen, causato sembra dalla Cina che è attentissima a evitare impicci sulla strada del suo impetuoso sviluppo.
Obama ha deluso ed è riuscito a strappare al gigante orientale solo un compromesso di basso profilo.
Nessun miracolo, quindi.
Un miracolo che invece a questo punto servirà alla Terra per evitare la catastrofe.
Perchè se prima o poi (ma il tempo sta per scadere) si arriverà ad un accordo vero per limitare le emissioni di CO2 (il calore dei raggi del sole rimbalza sul suolo terrestre, ma le particelle di CO2 lo catturano impedendone quindi la dispersione in atmosfera producendo pertanto il famoso effetto-serra), sarà davvero un miracolo vista l'eterna litigiosità tra inquilini (le nazioni) dell'unico condominio (Terra) con alcuni residenti (Cina, ma anche India e Brasile) che vogliono produrre sempre di più per il proprio sviluppo e si chiedono perchè devono limitare le emissioni dopo che molti altri inquilini (paesi ricchi) hanno fatto i loro comodi per decenni, fregandosene dell'ambiente.
E' palese la mancanza di un governo mondiale e del fallimento di organizzazioni sovrannazionali come l'ONU.
Gli interessi dei singoli vengono sempre prima, anche quando il loro operato riguarda tutti.
I dati, in ogni caso, parlano da soli : il suolo e i mari si stanno surriscaldando, i ghiacciai si stanno sciogliendo provocando cambiamenti climatici notevoli con il livello degli oceani in aumento e la desertificazione che avanza.
La progressiva deforestazione non permette all'ambiente di riassorbire le emissioni (fotosintesi clorofilliana) aggravando così la situazione.
La responsabilità dell'aumento delle temperature medie è di natura "antropologica", ovvero dell'uomo e del suo sviluppo, almeno così come inteso sinora.
I dati si diceva, eccoli :
1) Ci sono foto scattate in diversi anni che testimoniano la drammatica ritirata dei ghiacciai, con intere specie di animali a rischio estinzione.
2) Esiste uno studio condotto da ricercatori dell'università di Berna dell'istituto di Fisica e il European Project for Ice Coring in Antarctica che mostrano i dati raccolti nei ghiacci dell'Antartide che rivelano come le concentrazioni di anidride carbonica siano di gran lunga superiori a qualsiasi altro periodo negli ultimi 650.000 anni.
3) Un sondaggio del 2004 su una serie di articoli di riviste scientifiche redatti tra il 1993 e il 2003.
Il sondaggio sostiene che la totalità degli articoli è d'accordo sulle origini umane del riscaldamento globale o semplicemente non si esprime. 4) Nel XX secolo la temperatura media è aumentata di quasi 1 grado e i mari si sono innalzati di 17 centimetri.
5) Di questo passo la terra rschia di aumentare la sua temperatura media fino a 6 gradi, imboccando entro pochi decenni il punto di non-ritorno e la conseguente catastrofe.
Questi sono i dati e a rischio di essere zittitii di catastrofismo occorre ricordarli.
Lo sviluppo non va bloccato, ovviamente, ma il concetto di"sviluppo sostenibile" e di ricerca di energie a bassa emissione devono essere da subito posti al top delle priorità mondiali.
30/12/2009