Generalmente l'intolleranza è associato al tema dell'immigrazione. E di solito gli intolleranti agli stranieri sono la miglior riprova dell'esistenza del detto "botte piena e moglie ubriaca", ovvero si vuole la manodopera d'importazione ma senza le conseguenze che questo comporta. Spesso gli intolleranti agli stranieri sono gli stessi che palesano insofferenza verso i diversi in generale. Prendiamo ad esempio gli (o le) omosessuali. Posto che si può discutere sulla composizione nel 2010 della "famiglia tipo" (esiste ancora ?), si può dibattere se essere pro o contro ai matromoni tra persone dello stesso stesso, si può valutare nelle sedi istituzionali gli impatti che si hanno a fronte di queste "nuove" espressioni sociali, quello che davvero non è ammissibile è l'atteggiamento ostile verso tutti coloro che non sono eterosessuali. Si può andare dall'ironia, all'insulto, fino alla violenza che proprio negli ultimi mesi ha visto nuovi e drammatici episodi, soprattutto a Roma. La domanda è davvero semplice : ma che fastidio da chi non è etero, chi preferisce frequentare e avere rapporti con persone dello stesso sesso ? Nelle persone si dovrebbero privilegiare le caratteristiche caratteriali, culturali, civili e non le preferenze sessuali. Già, ma questi concetti sono figli diretti del ragionamento, della ratio. Evidentemente chi non vuole o non può ragionare si rifugia nei soliti semplici schemi precostituiti e immobili nel tempo, schemi che supportano il comportamente di chi ignora la realtà del mondo e la sua mutazione nel tempo. E questo sarebbe il meno. Se nonchè spesso sono proprio questi soggetti a ragionamento-zeru a pretendere che nessuno metta in discussione le loro convinzioni e che arrivano, come appunto di recente, a fare violenza su chi ha pensieri e abitudini sessuali diversi dai loro. ... ......................................................... 5555/6/2010 |