E adesso paghiamo. E' da settembre del 2008, dal fallimento di numerose grandi banche USA e di altri Paesi, che il mondo ha scoperto la più grave recessione dal 1929. Molte famiglie si sono indebitate con le banche oltre misura per acquistare casa o anche solo beni di consumo. Le banche hanno impacchettato i crediti in prodotti finanziari strutturati e diffusi sul mercato. Quando è scoppiata la bolla degli insoluti, questa si è rapidamente propagata alle banche di mezzo mondo che hanno quindi stretto la propensione creditizia. Questa misura a sua volta ha comportato il blocco degli investimenti privati e la crisi economica devastante. Si passò in pochi mesi da una crisi finanziaria (bancaria) ad una crisi economica (consumi, produzione, occupazione). Tutto iniziò così. In Italia, fino ad oggi, le fanfare propagandistiche ci hanno fatto credere nell'ordine 1) che la crisi non era "cosa nostra", 2) che si c'era un rallentamento economico, ma che eravamo messi molto meglio di altri paesi 3) che stava per iniziare la ripresa. In realtà, avendo un'economia tutt'altro che liberista e quindi molto rigida, siamo entrati in crisi dopo gli altri e quando ne usciremo lo faremo in coda al gruppo. Ma adesso la crisi va dichiarata e B. si prepara ad andare in TV per dichiarare "il senso di responsabilità dei cittadini" (tradotto lacrime&sangue) Perchè gli ottimisti adesso hanno la coda tra le gambe ? Cosa è successo che obbliga adesso i "negazionisti" della crisi ad ammettere che ci siamo dentro anche noi fino al collo ? Il motivo si chiama Euro e i parametri economici adottati dall'Europa alla sua nascita, motivo che si è aggiunto alla crisi precedente nata nell'autunno del 2008. La Grecia è sul precipizio. La Grecia ha un altissimo debito pubblico, un altissima evasione fiscale e un altissimo tasso di corruzione. Conosciamo qualche altro Paese europeo con queste caratteristiche ? Certo, l'Italia. Che però ha il vantaggio di avere du deficit molto più contentuo ed un'economia più solida. Ma in ogni caso con un debito alle stelle come il nostro (lascito a cui ha validamente contribuito quello che qualche burlone si ostina a chiamare statista, Bettino Craxi), ogni decimo di punto di incremento di tasso di interesse sono miliardi di euro bruciati. Occorre quindi dare un'immagine di un Paese impegnato nel controllo dei conti pubblici, perchè un'abbassamento della fiducia sui mercati vuol dire incremento del tasso di interesse sui titoli di Stato e questo porta a maggiori interessi da pagare. La classica corda che stringe il collo. B. chiederà sacrifici. Ci sta anche. E' giusto che ognuno si sacrifichi per il proprio Paese. Già, ma prima di chiedere sacrifici ai cittadini, forse, ci sarebbe da guardare le enormi aree di sprechi e di costi ormai insostenibili. I Parlamentari (il Presidente della Camera Fini ci dice che lavorano 9 ore alla settimana!!), beccano 15.000 euro/mese. Lo scandaloso finanziamento ai partiti (abolito per referendum nel 1993 ma reintrodotto con un diverso nome!!) ci costa 500 milioni di euro/anno. I costi della Presidenza della Repubblica (costa 4 volte la Corona Inglese) e quelli della Presidenza del Consiglio. Eliminiamo le inutili Provincie con evidenti risparmi. Calderoli dice che vuol tagliare del 5% gli stipendi ai Ministri. Un'inezia e forse una presa in giro, come ci dicono Stella e Rizzo sul Corriere della Sera. Del resto, basterebbe proprio rileggere "La Casta" dei due giornalisti per capire dove tagliare gli sprechi, non c'è bisogno di inventarsi niente. Diciamocelo francamente. La vera difficoltà dell'Italia è che ha una classe politica inaffidabile, coinvolta spesso in intrallazzi e quindi "sputtanata". Prima occorrerebbe fare piazza pulita di corrotti e corruttori con una sana legge anti-corruzione, annunciata a più riprese dal governo, ma ancora mancante. Occorrerebbe allontanare i pregiudicati dal Parlamento (una ventina) e lanciare una seria lotta alla vergognosa evasione fiscale, che in Italia insieme alla corruzione è davvero una metastasi. Come si fa in questo contesto a chiedere sacrifici ai cittadini ? ..............................................................21/5/2010 |