La pesantissima recessione ecomomica, iniziata a metà del 2008 con lo scoppio della bolla immobiliare americana, ingigantita oltremisura dai prodotti finanziari derivati che hanno provocato il contagio internazionale, provocando la stretta creditizia bancaria e la caduta dell'economia reale (meno consumi, meno produzione, meno occupazione), non è ancora finita che già qualcuno ne ipotizza l'arrivo di un'altra.
Meno devastante, ma comunque sempre in grado di deprimere i timidi segnali di ripresa che già cisono. Secondo qualche economista accreditato, infatti, il primo trimestre del 2010 ha fornito alcuni modestissimi segnali di ripresa, ma già nel secondo tali segnali sembrano non essere riconfermati. Cosa succede ? Secondo la teoria economica avanzata da questi economisti, a ogni recessione pesante (e quella in corso è la peggiore per lo meno da 90 anni) fa seguito una ripresa in scala ridotta, una ripresina insomma. In borsa si parlarebbe quasi di rimbalzo tecnico (le quotazioni che crollano quasi improvvisamente risalgono con impeto, ma per brevissimo tempo, per poi scendere ancora). La ripresina economica, sempre secondo la teoria, dovrebbe durare poco e verrebbe spazzata via da una nuova recessione, meno pesante dell'attule, ma in ogni caso in grado di deprimere ancora gli indicatori economici. Graficamente potremmo disegnarla come una "W", con il picco centrale però molto meno alto dei due estremi. Se lo scenario dovesse realizzarsi, come si comporterà l'Italia ? Il gigantesco debito pubblico (3° al mondo per dimensione !!) creato nei ruggenti anni '80 (il decennio del craxismo rampante) avrà un effetto peggiorativo rispetto agli altri paesi occidentali. E poi esiste il cronico problema del Sud Italia. Se nel primo trimestre gli indicatori di crescita palesano modestissimi incrementi, è grazie in particolare al centro-nord del Paese. Insomma, come sempre il Sud è al palo. In ogni caso, a sentire gli economisti, sarà ancora una volta la Germania a dettare il destino dell'economia europea. Se la locomotiva parte o tiene, il treno europeo pian piano si muove ; in alternativa ci attenderà ancora lo stallo. A dire il vero, la teoria della "W" viene resa pubblica proprio nel momento in cui la BCE fa sapere che invece non vi sarà alcuna nuova recessione alle porte. Per sapere chi ha ragione occorre solo aspettare. ......................................................... 55510/7/2010 |