| Mondiale : era inutile illudersi.
Quella strana regola dell'"alternanza"
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Siamo usciti dal Mondiale pallonaro nella maniera peggiore possibile.
Mai era successo, almeno negli ultimi decenni, che gli azzurri fossero eliminati già nel primo turno.
Del resto cosa ci si poteva sttendere da una squadra vecchia, un allenatore riciclato e un Campionato italiano popolato da stranieri che in alcune squadre arrivano a coprire io,100% dei ruoli.
Ma a paerte l'Italia, anche la Francia ha fatto una pessima figura (uscita anch'essa al primo turno e l'Inghilterra non ha fatto certo vedere cose egregie, come del resto anche la Germania.
Le europee in grossa difficoltà ? Si, ma è tutto come previsto
Da quasi mezzo secolo, 48 anni per l'esattezza c'è una perfetta alternanza di vittorie ai Campionati del Mondo di calcio.
Un'edizione ad una squadra sudamericana e quella successiva ad una squadra europea.
Tutto inizia nel 1962, dopo che il Brasile per la seconda volta consecutiva alza al cielo il trofeo più ambito al mondo.
Da allora ecco la sequenza:
1962 Brasile, 1966 Inghilterra, 1970 Brasile, 1974 Germania, 1978 Argentina, 1982 Italia, 1986 Argentina, 1990 Germania, 1994 Brasile, 1998 Francia, 2002 Brasile, 2006 Italia.
E, combinazione ulteriore, le squadre europee vincono sempre quando si gioca nel vecchio continente (1966 Inghilterra, 1974 Germania, 1982 Spagna, 1990 Italia, 1998 Francia, 2006 Germania).
La somma delle due combinazioni ci obbliga a pronosticare per l'edizione in corso in Sud Africa una vittoria di Brasile o Argentina, magari con il Messico terzo incomodo.
Parlare di semplici combinazioni è davvero difficile ed invece molto pià probabile che alla base ci sia un bilanciamento delle vittorie per distribuire i successi in maniera equa nei due continenti in cui il pallone regna sovrano, Sud America e Europa.
Insomma, difficile parlare di casualità ed è per questo motivo che la nostra nazionale, anche se ha passato il primo turno, ha pochissime chances di vittoria.
Prepariamoci a celebrare l'ennesimo mondiale al ritmo della samba o del tango.
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