L'Alano da riporto (così Scalfari chiama il fu-Giornale) l'indomani del fuori-onda di Fini ha titolato : "Fini si è tradito, chiarisca". E il sotto titolo (forse il randellatore Feltri non si è nemmeno accorto della comica) "Il Presidente della Camera sorpreo a parlare male del premier...", ..si sa, parlare male di Lui è lesa maestà. Cosa ha detto Fini di così devastante ? Ha ripetuto fuori onda, appunto, quanto lui e milioni di italiani (soprattutto quelli che oltre al bollettino della famiglia si informano con altre fonti) vanno dicendo da tempo. 1) Che il fatto che B. sia il capo del governo, non significa sia il Padrone d'Italia, il monarca assoluto. 2) Che B. ha scambiato il fatto di essere presidente del consiglio con l'immunità di fare sempre quando e dove i c....i suoi. 3) Che quando parlerà Spatuzza (pentito di Mafia) se dirà certe cose sarà come fare scoppiare una bomba atomica. (In fin dei conti giova ricordare che l'amico di B., dell'Ultri, uno dei padri fondatori di Forza Italia e senatore del PDL è già stato condannato a 9 anni per > concorso esterno in associazione mafiosa in primo grado. Il ministro-berluscones Scaiola ha dichiarato "Fini è fuori dalla linea del PDL". La "linea" del PDL sulla giustizia è molto chiara e semplice : salvare le chiappe a B., evitandogli i processi. Niente male come mission per un Partito chiamato delle Libertà (a questo punto le Libertà di B.) Tuttavia, proprio mentre Fini diceva fuori onda queste cose, esprimendo peraltro gli stessi concetti già esternati in diverse altre occasioni, B. è stato rimesso "in sicurezza" da due alfieri. Il primo è rappresentato dalla Lega, alla quale in cambio dell'appoggio il premier concede di continuare nella sua mostruosa metamorfosi degna del romanzo di Kafka.
In pochi anni il movimento di Bossi è passato 1) dalle nozze celtiche celebrate con tanto di riti dei druidi alla difesa invasata del crocifisso cristiano, 2) dall'invito a pulirsi il culo con il tricolore all'inserimento della croce nella bandiera una volta buona per il cesso. Il secondo alfiere, custode dell'impunità di B. è P.D.menoelle (mai espressione inventata da Grillo è stata più azzeccata). Enrico Letta (nipote del Letta fido consigliere di B.), appoggiato dal neo segretario Pierluigi Bersani (la maschera dietro cui si cela sempre lui, baffino D'Alema), ha detto che B. ha diritto di difendersi "nel processo" (e fin qui saremmo tutti concordi, anzi finalmente lo > si vedrebbe perorare la sua causa in tribunale e non solo dallo zerbino Vespa), ma anche ... udite-udite... ha diritto di difendersi > "dal processo". Insomma può evitare di farsi processare. Se a ciò si aggiunge il fatto che il Partito Democratico non parteciperà alla manifestazione contro B. del 5 dicembre (il "No-Berlusconi-Day, contro le leggi ad personam e contro tutte le altre porcate ), sinceramente verrebbe da chiedersi che razza di opposizione stiano facendo Bersani e suoi compagneros. E c'è da non finire mai di stupirsi : oltre alle leggi ad-persoam, oltre al fatto che B. fa di tutto per non farsi processare, oltre all'evidente controllo gigantesco sui media e sull'informazione, oltre ai repellenti esempi di moralità che ha dato in campo famigliare, oltre alle imbarazzanti alleanze internazioni con dittatorelli e figure simili, oltre avere un concetto di democrazia e di libertà equivalente a quella che può avere un sultano, santo cielo ma che cosa deve fare ancora B. per svegliare il bell'addormentato P.D.per fargli dire "adesso basta, per favore vattene!" 4/12/2009
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