C'è una Lega di lotta e una Lega di governo. C'è la Lega di Bobo Maroni e di Zaia, due buoni ministri. E c'è la Lega di Calderoli e di Borghezio... C'è una Lega con Amministrazioni comunali efficienti che raggiungono il top nella raccolta differenziata e c'è una Lega che assume atteggiamenti odiosi verso gli stranieri. Maroni, mesi fa, propose una misura per favorire l'integrazione dei bimbi figli di stranieri : un breve periodo di formazione in classi distinte per favorire l'apprendimento delle basi della nostra lingua. Qualcuno urlò alla segregazione. Era invece una misura da valutare, tutta da definire nei dettagli, ma su cui discutere per affrontare un problema reale. Adesso la stessa Lega, in un paio di amministrazioni comunali, ha adottato una misura, questa si pessima, che lascia presagire tristi scenari. I bimbi i cui genitori non versano le rette per la mensa, non possono accedervi o, quando va bene (o forse peggio ancora) viene loro servito invece del pranzo un panino. Si provi ad immaginare la scena del bambino, di solito straniero e quindi spesso già considerato "diverso" dai compagni, che seduto al refettorio scolastico mangia un panino in mezzo agli altri ragazzini che assaporano il pasto completo. Questa è davvero segregazione. Ma tale norma non è solo cattiva. E' anche stupida, frutto della miopia di certi amministratori e dell'astio che troppi rappresentanti della Lega hanno verso gli stranieri. E' davvero curioso. Da un lato la conversione di molti leghisti al clericalismo (un tempo si celebravano le nozze celtiche, si parlava di Dio Po ...), fino ad ipotizzare la nascita di una nuova DC, una specie di Lega Cristiana. Dall'altro il permanere di atteggiamenti palesemente anti-cristiani, come l'intolleranza, l'egoismo e la segregazione. "Se il bambino non mangia, il genitore capisce che deve smetterla di fare il furbo e pagare la mensa". Questa è in sintesi la ratio che c'è alla base della misura punitiva. Attenzione, stiamo parlando di bambini. E stiamo parlando di mensa, di mangiare, non della piscina o altro. Occorrerebbe capire se il genitore non "vuole" pagare o non "può", differenza che in un Paese civile non è di poco conto. Chi non vuole pagare (il furbo) va punito (magari con altre misure), chi non può va aiutato. Vogliamo andare a punire i furbi ? Molto bene. L'ha detta giusta quell'imprenditore residente in un Comune dove la locale amministrazione leghista ha applicato la misura di cui sopra, ovvero niente pappa a chi non paga. L'imprenditore ha versato cash 10.000 euro per coprire il buco dei "morosi" e ha affermato che "può darsi che ci siano dei furbetti tra i genitori che non versano la periodica retta per la mensa, ma che di furbi ne conosco molti altri, molto più ricchi". Ecco il punto : vogliamo punire i furbi, coloro che utilizzano i servizi pubblici senza pagare ? Ok, iniziamo, ad esempio, da chi non paga le tasse, da chi corrompe, da chi è corrotto. Leviamo a queste persone, peraltro si solito non proprio indigenti, la possibilità di utilizzare alcuni servizi pubblici. Chi non versa le tasse e viene beccato, niente servizi pubblici (mantenuti da chi invece le tasse le paga). Inoltre, se poi i bimbi sono stranieri, la misura è ancora peggiore. Se pretendiamo il rigore dagli stranieri, dobbiamo essere noi i primi a metterlo in pratica. E poi c'è l'integrazione, il cui obiettivo non è una possibilità, non è un'alternativa. Va raggiunta nell'interesse di tutti. L'immigrazione è un fenomeno : si può decidere se subirlo o gestirlo. Se gli stranieri non si integrano, si creano i ghetti, i quartieri etnici etc. E' ovvio che l'integrazione deve avvenire nel rispetto delle regole e delle leggi, le stesse che purtoppo noi stessi italiani facciamo fatica a rispettare. E allora, da dove iniziare l'integrazione ? Ma dai più giovani, dai bimbi, dai ragazzi, che meglio di tutti recepiscono, si adattano velocemente. Questi imparano la nostra lingua, le nostre tradizioni, la riportano in famiglia e si attiva davvero un ponte con gli adulti stranieri, nel rispetto delle reciproche abitudini. Davvero : lasciamo perdere queste cretinate, anche un pò razziste, e impegnamoci tutti per risolvere davvero i problemi di integrazione. A partire dai più piccoli. |